8 marzo, le origini della festa

Scritto da il 8 marzo 2006

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Questa testo mi è arrivato via email tramite PeaceLink, ma in rete lo si trova anche da altre parti. Io l’ho trovato interessante anche se non lo condivido tutto.
L’8 marzo ha radici lontane. Nasce dal movimento internazionale socialista delle donne. Era il 1907: Clara Zetkin (che nella prima guerra mondiale fondo’ la Lega di Spartaco) dirigente del movimento operaio tedesco organizza con Rosa Luxemburg (teorica della rivoluzione marxista che fondo’ il partito socialista polacco e il partito comunista tedesco) la prima conferenza internazionale della donna.

Ma la data simbolo e’ legata all’incendio divampato in un opificio (Cottons) di Chicago nel 1908, occupato nel corso di uno sciopero da 129 operaie tessili che morirono bruciate vive.
Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un nuovo incontro internazionale della donna si propone l’istituzione di una GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, anche in ricordo dei fatti di Chicago.

Successivamente la giornata comincia ad essere celebrata in varie parti del mondo e anche in Italia durante e dopo la prima guerra mondiale (1914-18).
La tradizione, nel nostro Paese, viene interrotta dal fascismo. La celebrazione riprende durante la lotta di liberazione nazionale come giornata di mobilitazione delle donne contro la guerra, l’occupazione tedesca e per le rivendicazioni di diritti femminili. Nascono i gruppi di difesa della donna collegati al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) che daranno origine all’UDI (Unione Donne Italiane).

Nel 1946 l’UDI prepara il primo 8 marzo nell’Italia libera, proponendo di farne una giornata per il riconoscimento dei diritti economici, sociali e politici delle donne. Sceglie la mimosa come simbolo della giornata.

La vera “esplosione” in termini di popolarita’ e di partecipazione, l’8 marzo l’avra’ negli anni ’70. Anni che segnano la collaborazione dei movimenti femminili e femministi che, tra l’altro, operano attivamente per la legge di parita’, per il diritto al divorzio e all’aborto. La prima manifestazione femminista, risale infatti al 1972 e si svolse a Roma. Ma il
top, la celebrazione dell’8 marzo, lo raggiunge nel 1980, con una grande manifestazione unitaria in cui confluiscono per la prima volta tutti i movimenti femminili e femministi.

Malgrado la storia delle donne sia lunga, il cammino non si puo’ fermare. A gennaio le donne sono scese in piazza per la difesa dei Consultori e della legge 194, ed e’ di pochi giorni fa la vergognosa sentenza riguardante lo stupro di una ragazzina.

In conclusione possiamo dire che il percorso dell’8 marzo si snoda in quasi un secolo di storia che ha visto nascere movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni. Un cammino lungo e complesso per le donne di tanti paesi, piu’ volte interrotto, ma che con grande tenacia e’ sempre stato ripreso con l’obiettivo dell’emancipazione e della liberazione delle donne.
Per questo l’8 MARZO NON E’ SOLO MIMOSA, ma anche un momento di riflessione sul percorso che le donne stanno facendo verso la loro effettiva emancipazione.

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