Perchè da una guerra, e ancor più da una guerra civile, non potrà mai uscire un vincitore ma solo ferite, più o meno profonde, da risanare. Perchè la democrazia italiana è nata dall’omicidio, brutale e senza processo, del suo capo di stato. E dall’animalesca esposizione del suo cadavere in piazzale Loreto. Del suo e di una donna che aveva la sola colpa di amarlo.

Perchè i primi 50 anni sono stati dominati da strane convivenze con mafia e stragi di stato, con mazzette e speculazioni. Ma anche un welfare che tutto il mondo ci invidia.

Forse è una democrazia che ancora deve crescere e che nell’unità nazionale deve trovare la sua forza. E se il 25 aprile può diventare il simbolo di questa crescita insieme, allora ci spero.

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Perchè troppo spesso, la sola voce che si sente è quella di chi ha perpetuato gli stessi orrori dei lager. Cambiano i nomi ma foibe e gulag sono una triste realtà sotto la bandiera con falce e martello.

Perchè ancora oggi le ruberie e le stragi partigiane (fatte dai partigiani) sotto atti di coraggio e non crimini da giudicare. Anche a costo di non risanare ferite ancora aperte.

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perchè mi piace il 25 aprile

scritto da il 26 aprile 2006

Perchè credo nell’Uomo e nei principi naturali della sua libertà. Principi già presenti nella Dichiarazione della Rivoluzione Francese e che il movimento nazifascista ha negato, arrivando alla pianificazione della distruzione di un popolo, basandosi su false scientificità ma soprattutto su stereotipi e situazioni di miseria per mettere l’uomo contro l’uomo.

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ieri era il 25 aprile

scritto da il 26 aprile 2006

Da alcuni anni il 25 aprile era diventato festa di tutti, forse perchè una parte era all’opposizione in notevole minoranza o forse perchè diverse persone si erano impegnate perchè ciò avvenisse. In questi giorni però ho sentito ripetere, in alcuni comizi pubblici, questa considerazione: “il 25 aprile è di tutti ma distinguiamo i morti buoni dai morti cattivi”.

Non mi sembra il modo migliore per aiutare l’unità nazionale…

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