povera Chiesa e poveri salesiani

scritto da il 14 maggio 2006

Sabato 9 giugno a Torino verrano ordinati diaconi un gruppo di salesiani. Tra questi c’è Moreno Filipetto di Romano Can.se.
Forse è utile far sapere qualcosa in più di questa persona. Arrivato a Cuorgnè nel 2000, se n’è andata nel 2002.
Quali aneddoti possiamo ricordare?

– l’ostruzionismo completo verso il suo direttore, don Cavicchiolo, messo sempre in ridicolo anche davanti agli animatori più giovani. Nonostate il salesiano voto di obbedienza.

– la denigrazione di suor Giuliana, direttrice della comunità FmA. Presentata sempre come una rompiscatole gelosa ed infatuata, come un’adolescente, di lui. E psicologizzare una persona equivale a distruggerla.

– gli abbonamenti a stadio e teatro, che lo “costringevano” ad andare via prima dall’oratorio.

– il finanziamento-acquisto di un ristorante con i soldi di un centro estivo…evviva il votodi povertà!

– la creazione di un’associazione…personale. Nel 2000 circa, costituiamo con altri 3-4 animatori “anziani” di Cuorgnè un’associazione così da poter gestire centri estivi e attività giovanili. Con l’idea che diventasse un’opportunità di lavoro e sostentamento. Per questo, per gestire i centri, rinuncio anche a dare esami.
L’associazione cresce e rimane attiva anche dopo la partenza di Filipetto. Mi accorgo che di parecchie attività non viene detto nulla. Nel 2002 chiedo di parlare chiaramente del futuro dell’associazione. Ripetutamente chiedo e ripetutamente viene rimandata la discussione-spiegazione. Finch’è non mi viene detto: “dei miei affari non te ne deve fregare niente” e ” se vuoi continuare con la mia associazione (mia? l’avevamo fondata insieme!) devi essere un guanto nelle mie mani”…

preghiamo, e preghiamo molto perchè questi sono i futuri pastori!

Mafia condicio

scritto da il 14 maggio 2006

Agostino Saccà direttore di Rai Fiction, quindi nostro dipendente pagato con soldi pubblici, ha vietato la messa in onda del film “Giovanni Falcone�? in cui compariva anche il giudice Paolo Borsellino.
Il programma doveva andare in onda il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, prima delle elezioni siciliane, ma Saccà non vuole che sia diffuso per la par condicio…

tratto e continua su Beppe Grillo

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Vangelo della Domenica

scritto da il 14 maggio 2006

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

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