un “reale” Truman Show

scritto da il 17 maggio 2006

Il figlio di Deb Roy, ricercatore del MIT Media Lab di Boston, verrà spiato in casa da una rete di microfoni e videocamere, per 14 ore al giorno, 365 giorni l’anno, fino al compimento del suo terzo anno di vita.

Concordo con Giulietta De Santis, anche se puo’ sembrare una cosa un po’ pazzoide, sarebbe bello avere i ricordi dei nostri primi anni di vita. Tutti dicono che sono importantissimi ma nessuno puo’ ricordarseli!

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a chi gli scudetti?

scritto da il 17 maggio 2006

Se venissero tolti alla Juve (speriamo di no), a chi dovrebbero andare? Meglio a nessuno, ma se a qualcuno non al Milan!

Come scrive anche Massimo Gramellini: Gli scudetti del Chievo

Che il direttore milanista del giornale di Rifondazione pretenda la consegna al Milan degli scudetti di Moggi – anziché la loro revoca per evidente deterioramento di tutto il sistema – non è una grande sorpresa. L’idealismo dei comunisti tende a fermarsi davanti all’interesse di parte. Quando però anche un moderato di sinistra come Enrico Letta fa il verso a Berlusconi e afferma che «gli scudetti della Juve sono moralmente del Milan», significa che il demone dell’opportunismo ha ormai invaso ogni strato della società. Qui rischia di finire come a Tangentopoli, dove i colleghi di Craxi si rifecero una verginità «morale», pur avendo condiviso, se non proprio e non sempre gli stessi metodi, di sicuro lo stesso ambiente maleodorante.

Juventus e Milan hanno gestito insieme la deriva arrogante del calcio. Comandavano in Lega e in Federazione. Si erano spartite tutto: i soldi delle televisioni, il potere e l’obiettivo di assorbire le altre tifoserie per diventare sempre più ricche, più gonfie, più debordanti, raccontandosi la solita storia che nell’economia moderna non c’è spazio per la diversità e i pesci grandi fanno branco fra loro per mangiarsi i piccoli. E’ il progetto che ha partorito il calcio mostruoso di questi anni: gli ingaggi folli, i bilanci truccati, le rose elefantiache, il rifiuto di tetti salariali, la mancata spartizione dei diritti tv e, naturalmente, la cupola di Moggi. E’ umano, per quanto triste, che un tifoso del Milan sottovaluti le responsabilità del suo club: decisive, anche se non risultassero penalmente rilevanti. Invece da un politico come Enrico Letta sarebbe stato lecito aspettarsi che avesse il coraggio di dire la verità: gli scudetti della Juve sono moralmente del Chievo.