Questo sarà un post un po’ lungo, ma seguitemi fino in fondo. Parto con due premesse-precisazioni. Intanto sul mio nuovo collega (vedi post precedente): è il presidente di una cooperativa che gestiva un centro per rifugiati politici. Gestiva, perchè da gennaio il comune con cui erano convenzionati non ha rinnovato la convenzione. Lavorano bene o lavoravano male? Chi ha rotto la convenzione dice che lavoravano male, loro il contrario. Certo che in tanti anni, pur sapendo che le convenzioni erano a termine, non si sono mai creati un ambito di ricaduta. Poca lungimiranza e capacità gestionali?!

Seconda premessa: il contratto che ho, prevede che dopo due rinnovi a tempo determinato, arrivi il tempo indeterminato. Io ho iniziato nel mio attuale posto di lavoro nell’ottobre 2003. Nel settembre 2004 mi viene rinnovato il contratto, mi vengono però anche aggiunte ore e mansioni. Devo perciò passare dalla scuola elementare a quella media. Un dopo pranzo il direttore: “fai veloce un foglio di dimissioni perché ti devo fare un altro contratto�?. Ma non si puo’ fare un passaggio interno? Faccio il foglio (fesso sono stato) e riparto da zero…

Nel settembre 2005 mi viene rinnovato per due anni. Certo era il primo rinnovo…

E arriviamo a ieri, dopo due settimane che sono rientrato il direttore passa in cortile e mi dice così: “ti sarai accorto che c’è un altro, te lo avrei dovuto dire prima ma tanto non è un problema. Comunque da settembre la gestione di tutte le assistenze (cioè il mio lavoro) verrà data alla cooperativa (sopracitata). Adesso, tu se vuoi puoi passare alla cooperativa o finire l’anno che manca e poi passare alla cooperativa. Naturalmente con eguale retribuizione. Non è il caso di darmi subito una risposta.�?

Provo invece a dirgli subito qualcosa: non mi sembra che essere dipendente dei salesiani o di una cooperativa (con uguale retribuzione bisogna poi vedere, sicuramente che paga sempre in ritardo e che non prevede mutua e infortuni) sia la stessa cosa, e poi pensavo che il prossimo anno sarebbe arrivata un’assunzione a tempo indeterminato e quindi una certa sicurezza.

Risposta: “se passi subito devo (devo?!) farti un contratto a tempo determinato ma fra un anno avrai il tempo indeterminato. Comunque gli accordi si fanno adesso… (ma non c’era tempo per la risposta?!)�?

Mi ha detto anche che bisognava poi dividersi i compiti. Ma la responsabilità sarebbe stata della cooperativa, quindi dei suoi dirigenti, a cui dovrei quindi sottomettermi come l’ultimo entrato.

Don Bosco si era battuto per ottenere giusti contratti e condizioni di lavoro eque per i suoi ragazzi. Penso che se passate da Maria Ausiliatrice potreste sentire movimenti nei dintorni della sua tomba…