gli effetti della psicoterapia

Scritto da il 31 maggio 2006

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Dedicato a tutti quelli che “la psicologia non serve a niente”…

Su Acta Neuropsychiatrica è stata pubblicata una review a cura di Veena Kumari dell’Istituto di Psichiatria di Londra, che, esaminando numerose ricerche recenti, dimostra che le psicoterapie, in particolare quella cognitivo-comportamentale, determinano cambiamenti neurobiologici nel cervello equiparabili a quelli prodotti dai farmaci.
fonte: Psicocafè

2 Commenti per “gli effetti della psicoterapia”

  1. Marco scrive:
    17 novembre 2007 at 03:03

    psicoterapia come gli psicofarmaci? E gli effetti collaterali pure?

    noi siamo portati a pensare e a credere che è buono seguire il medico e perciò seguiamo gli psichiatri e gli psicoterapisti(anche se questi ultimi non sono medici); ma la verità è che gli psicofarmaci fanno male, solo male, il bene che fanno è solo un effetto collaterale come altri, non è cura ne bene in se.

    il papa Giovanni Paolo II ebbe a elencare fra le cose che sono contro la dignità della persona(anima) i “farmaci della psiche” fra le altre questioni come l’aborto ecc…
    Quindi è ragionevole fidarsi e credere che i farmaci della psiche o psicofarmaci sono un male per la dignità della persona, intrinsecamente qualunque psicofarmaco, non esistono quelli buoni e quelli cattivi, sono tutti nella stessa categoria intrinsecamente disordinati e lesivi della dignità umana della persona, e lo dico non solo per fiducia ragionevole verso il papa, ma perchè ne sono testimone certo.

    La verità è che i medici si basano sui soldi, la scienza è connivente col potere, e i medici attuano in un sistema di cose per cui è importante il brevetto non tanto il curare o aiutare una persona.

    Quindi la cromoterapia
    la terapia degli oli essenziali o aromaterapia
    la terapia delle tinture madri o preparati idroalcolici delle piante
    i buoni consigli come l’esercizio fisico regolare accompagnato da magnesio e potassio e vigilare che non ci sia mancanza di vitamine B che sono buone per la testa così come anche gli omega 3 a loro modo e il già menzionato magnesio come anti-stres essenziale. (essenziale nel senso letterale di basico)

    Ma ai dottori non interessano queste cose e tantomeno i colori e altri buoni consigli.

    Ai medici psichiatri interessa soltanto renderti dipendente o cominciare a renderti dipendente dalle loro droghe così diventerai fonte di soldi per i loro brevetti i brevetti della scienza, le cure naturali vengono messe da parte e considerate piccoli aiuti. Mentre invece sarebbe doveroso oltrechè migliore curarsi con olio di lavanda, o tintura di valeriana o iperico e rodiola rosea anzichè cominciare a prendere EN e giù di lì.

    il contatto con la natura è la chiave di volta delle vere cure contro le depressioni e le ansie e pure con le schizofrenie e psicosi maniache ossessive compulsive tutte cazzate e paroloni che spaventano e che però cascano come castelli di carta davanti alla realtà umana intera. (INTERA)
    Perchè la natura il contatto con la natura è ciò che può curarci in qualche modo da cercare individualmente. Toglie via le ossessioni, le psicosi, le alienazioni dalla realtà fa ritornare il sentimento di se e la calma di chi è un uomo e che essendo nato tale e non cavallo allora sa usare la ragione, perchè è uomo e anche se la psiche fosse messa male.

    Gli psicofarmaci invece impediscono tutto questo cioè impediscono di curarsi. Sono una calamità sociale non sopportabile camuffata , ma è una vergogna comunque che si diano queste cose a milioni di persone e così gli psichiatri e psicologi possono dire che fanno il loro lavoro sono utile alla società, ma però non alla verità e non alla verità della persona ne alla sua dignità di esseri umani e persone, a questo non sono utili per niente di fatto al di là delle parvenzae di buone intenzioni sono comunque ignoranti allora, se i medici hanno veramente delle buone intenzioni allora sono dei dottori ignoranti.

  2. massimo.sozzi scrive:
    17 novembre 2007 at 11:31

    Forse non sono stato capito ma la mia posizione non è a favore degli psicofarmaci. Non capisco neanche l’accostamento psicologo-psichiatra parlando degli psicofarmaci, in quanto partiamo da basi concettualmente quasi opposte.
    L’idea della malattia come fenomeno naturale è affascinante. Come ha documentato Foucault, era un’idea già seguita durante la rivoluzione francese, ma non per molto perchè la gente preferiva guarire…
    Concordo nel dire che le etichette diagnostiche possono essere un marchio che toglie libertà (“cazzate e paroloni” detto in altri termini). Ma voglio vederti a raccontare a chi soffre, ripeto soffre, solo perchè deve uscire di casa perchè lo sente come un abbandono, un’insicurezza che non lo lascia respirare, che tutto si risolve nel contatto con la natura, magari in un bel prato verde…
    Massimo