olio piemontese

scritto da il 28 febbraio 2007

In Piemonte ci sono sessantamila ulivi e nel 2006 sono finiti in commercio 15 quintali di olio di ottima qualità. Una tra le zone che si sta facendo strada è il Canavese, in particolare a Vialfrè e Settimo Vittone. Tanto che la sede dell’Asspo, associazione piemontese olivicoltori è a Vialfrè. E l’ex sindaco del paese Pier Luigi Baratono, è stato riconfermato da poco, con un consenso plebiscitario (48 preferenze personali su 51 presenti e votanti), alla guida degli olivicoltori piemontesi.

Baratono, nel 2003, è stato tra i soci fondatori dell’associazione. Oggi, il sodalizio che raduna i produttori di olive e dell’olio del Piemonte, conta circa 170 soci sparsi in tutta la regione, dal Monferrato, al Pinerolese, dal Saluzzese al Canavese, dove operano (ed è un dato davvero interessante) una cinquantina di olivicoltori.

approfondimento: sito dell’ASSPO e articolo su L’Espresso/La Sentinella (se non c’è più la pagina, io l’ho salvata)

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poesia

scritto da il 27 febbraio 2007

Se quella sera per divin consiglio,
donna Rosa, concependo Silvio,
avesse dato a un uomo di Milano
anzicché la potta il deretano,
in cul l’avrebbe preso quella sera
sol donna Rosa e non l’Italia intera.

(R. Benigni)

 

L’ho letta su Ciccsoft e non ho potuto resistere a copiarla!

Roma: la Sinistra contro l’Amore!

scritto da il 27 febbraio 2007

Leggo sul Corriere.it: La sinistra dei Dico non accetta l’amore sano, sincero di giovani coppie che seguono storiche tradizioni… Per fortuna arrivano Forza Italia e An, forse ispirate dal nanerottolo di Arcore e dalle sue dichiarazioni pubbliche alla pubblica seconda moglie, a difendere questa antica tradizione: “I lucchetti dell’amore di Ponte Milvio non si toccano!” Il sindaco Veltroni è contro gli innamorati perchè ha chiesto la rimozione dei lucchetti presenti sui lampioni di Ponte Milvio. Quella dei lucchetti a Roma è un’usanza che si sta trasformando in una tradizione e va rispettata».

…già, un’antica tradizione che risale ai romanzi di Federico Moccia («Tre metri sopra il cielo», «Ho voglia di te») di fine ventesimo secolo, pietre miliari per la cultura non solo italiana ma mondiale. Migliaia di coppiette, italiane e straniere, passano di lì e si giurano eterno amore: poi scrivono i loro nomi su un lucchetto, lo appendono a un lampione (il terzo, preferibilmente) e gettano la chiave nel Tevere.

Nel Tevere?! Allora intervengano i Verdi, perchè questo inquinamento è inacettabile!

Ma si, è bello che la politica italiana si possa interessare di temi così leggeri. Tanto il governo è stabile, le BR un triste ricordo, le partite allo stadio una grande festa tutte le domeniche, il lavoro sicuro e ben pagato per tutti, destra e sinistra concordano sul passato, presente e futuro… Risolti i grandi problemi dell’Italia è giusto avvicinarsi anche queste situazioni, accogliendo le reali esigenze dell’elettore italiano… :-(

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una notte da Oscar made in Italy

scritto da il 26 febbraio 2007

Tutti in piedi al Kodak Theatre di Los Angeles, per Ennio Morricone. Mentre sugli schermi scorrevano le immagini dei più importanti film musicati dal maestro italiano e le sue note riempivano la sala, tutti i presenti gli hanno tributato un applauso così caldo e sincero che Morricone ha ceduto alla commozione. In particolare quando ha dedicato, ringraziandola, la sua statuetta alla moglie. «Non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza», ha detto e a assicurato e che, a 78 anni, continuerà a dedicarsi «con passione al mondo del cinema».

 «Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie». Dopo aver sfiorato per sette volte il prmio più ambito del cinema, Martin Scorsese è esploso di grande e sincero entusiasmo nella notte che lo consacra finalmente tra i grandissimi. Un trionfo copn The departed : quattro statuette, tra cui quella per il miglior fil e la miglior regia. Per il regista italo-americano è stato il grande riscatto. «Tutti mi chiedevano quando avrei vinto un Oscar. Me lo chiedevano in ascensore, me lo chiedeva il medico quando mi facevo le radiografie, me lo chiedevano per strada». E, infine, rivolto al figlio di sette anni Francesco: «Ora puoi cominciare a saltare sul letto. Fai un sacco di casino in albergo».

Ma c’è anche un’altra statuetta italiana nella notte degli Oscar. La vince Milena Canonero, per i costumi di Maria Antonietta di Sofia Coppola. La Canonero ha definito «travolgente» il lavoro fatto al fianco di Sofia Coppola. «Eravamo perennemente in corsa contro il tempo e per la qualità e la quantità: per non parlare della necessità di contenere i costi, per questo a volte è stato stressante, ma Sofia era sempre disponibile e gentile e mi ha dato moltissimi input per dare concretezza a una visione che era molto poetica. Lei mi ha molto aiutato ad andare nella giusta direzione».

fonte: Corriere della Sera.it

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più è vicino e meno paghi!

scritto da il 26 febbraio 2007

L’ “Osteria Vitanovaâ€??, che si trova in centro storico di Padova, è il primo locale al quale la Coldiretti ha consegnato l’attestato con il marchio “km zeroâ€??. Il menu a chilometri zero propone esclusivamente prodotti locali e di stagione che devono percorrere solo una breve distanza prima di giungere sulla tavola del locale.

Fa pensare il fatto che per trasportare a Roma un chilo di ciliegie dall’Argentina in volo per una distanza di 12mila km si consumano 5,4 kg di petrolio mentre per un kg di pesche dal Sudafrica nel viaggio di 8mila chilometri si bruciano 4,35 kg di petrolio e infine gli arrivi di ogni kg di uva dal Cile richiedono la combustione di 5,8 kg di petrolio.

Speriamo che l’iniziativa venga accolta e proseguita anche da altri locali. Senza che i soliti furbetti se ne approfittino, perchè se ho fatto risparmiare 5,4 kg di petrolio voglio che anche la mia cena costi meno!

Il comunicato stampa della Coldiretti lo trovate qui.

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Da oggi…

scritto da il 24 febbraio 2007

Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

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E in questa pagina ho lasciato le note legali.

Un ringraziamento particolare va a Diego e Gianluca, inconsapevoli ma preziosi aiuti nell’affrontare la Licenza!

Ps: dopo aver scopiazzato a vostra insaputa, permettetemi di offrirvi da bere alla prima occasione!

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e ritorna San Remo…

scritto da il 23 febbraio 2007

Lo spunto mi è arrivato dalle parole di Massimo Gramellini di oggi: “Vergogna, il ministro ha cambiato in corsa una legge pur di consentire alla Rai di pagare i compensi milionari di Pippo Baudo e Michelle Hunziker. Peccato che i presentatori del prossimo Sanremo non guadagnino certe cifre in virtù di una congiura cosmica, ma perché molti di noi seguono i loro programmi, leggono i pettegolezzi che li riguardano e comprano i prodotti a cui fanno pubblicità. (…)”.

Lascio a voi continuare la piacevole lettura, che tocca anche il momento politico che stiamo vivendo, per una riflessione. A me San Remo non piace e non lo guardo perchè non lo trovo interessante. Però riempie la serata, anzi una settimana di serate, a tanta gente. Quali sono gli ingredienti di questo riempimento? Provo a elencarli per punti:

a) il PRESENTATORE, padrone di casa e dello spettacolo;

b) la/le VALLETTA, che puo’ arrivare ad essere co-presentatrice, sufficientemente (s)vestita da intrigare il pubblico;

c) l’OSPITE, meglio se straniero;

d) CANTANTI e CANZONI “opportunamente selezionati”;

e) il DOPO-FESTIVAL, per continuare a divertirsi e andare a nanna tardi come i giovani.

Ma perchè non spegnere la tv, non guardare il Festival e organizzarsi il proprio di FESTivAl? Per gli ingredienti? Rivediamoli punto per punto, tenendo presente che quelli che vi proporrò, potranno essere usati in una sola serata o in più serate, liberamente mescolati tra loro:

a) il PRESENTATORE, padrone di casa e dello spettacolo: semplicemente VOI, i migliori padroni di casa e della propria vita che uno può avere. Sceglierete modi e tempi di svolgimento della rassegna.

b) la/le VALLETTA, che puo’ arrivare ad essere co-presentatrice, sufficientemente (s)vestita da intrigare il pubblico: nel nostro caso si parlerà al singolare e sarà la vostra compagna, moglie, fidanzata. Abbandonato il ruolo di valletta sarà la co-presentatrice, se non regina della serata. Chiedetele di truccarsi e vestirsi in modo speciale per voi, e poi…via con la festa! Che potrà continuare anche dopo, perchè il vestito se lo toglierà davanti a voi e non in un camerino…

c) l’OSPITE: non cercate lo straniero, è meglio l’amico, anzi gli amici, che da un po’ non incontrate o anche quelli con cui vi vedete sempre. Invitateli a cena e quasi sicuramente arriveranno con una buona bottiglia. Non dovrete pagarli perchè siano vostri ospiti, e se porteranno anche i pasticcini, allora avete risolto anche il punto e.

d) CANTANTI e CANZONI “opportunamente selezionati”: i vostri Cd, cassette e magari Lp, che potrete ascoltare per tutta la serata. Il meglio per le vostre orecchie, quelli che regalano le emozioni senza tempo. Utili anche per il punto e.

e) il DOPO-FESTIVAL, per continuare a divertirsi e andare a nanna tardi come i giovani: questo punto è variabile. Nel caso di presenza del punto b, lascio alla vostra fantasia. Se no (ma possono anche convivere), aprire una bottiglia di quelle buone e, seduti intorno a un tavolo: carte, chiacchere e cibo da sgranocchiare.

Scusate la lunghezza, ma organizzandovi il vostro FESTivAl lo share cadrà e Baudo andrà in pensione. Non ne vale la pena?!

ps: sono perfettamente consapevole che tante spese di San Remo sono coperte dagli sponsor, ma vorrei sapere esattamente quante…

I Cavalieri dell’Ideale…

scritto da il 22 febbraio 2007

Riprendo un pezzo di Michele Serra scritto su Repubblica e segnalatomi da Daniele.

” SI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. (…) Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza(…). Però, allora, deve avere l’onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c’erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.

Invece no(…). Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d’oro e fanno un bel buco nello scafo(…). Un bell’applauso ai Cavalieri dell’Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento. (22 febbraio 2007) ”

Chissà se un giorno la politica sarà vicina alla gente. E chi riceve l’incarico dal popolo, saprà rappresentarlo?!

tempi bui…

scritto da il 22 febbraio 2007

Non ho mai avuto la tessera di un partito e non sento la necessità di averla. Troppo spesso vedo la politica, da quella del piccolo comune alla politica nazionale e internazionale, solo come un’occasione per sistemare i propri interessi. Non è quindi un’argomento che mi emozioni in modo particolare e benchè meno positivamente…

Ma ieri sera mi ha fatto diventare un po’ triste. Prodi ha rassegnato le proprie dimissioni, acettate da Napolitano.

E già qui ci si potrebbe fermare e pensare. All’onestà di riconoscere una sconfitta (?…se voti contro le tue idee solo per non dare ragione a chi non è con te…) e di rimettere tutto in discussione. Uno stile che chi arriva dalla televisione non ha…

Mi piaceva questo governo: ance per le sue contraddizioni interne, perchè sentivo che ci sarebbe sempre stato qualcuno che avrebbe sostenuto la mia idea. La pluralità non puo’ essere indice di debolezza, a meno che non si aspiri alla dittatura. Avevo pagato di più di bollo e non è stato piacevole. Ma avevo anche visto il Presidente del Consiglio andare a sciare a pochi km da me, con la famiglia e i figli impegnati in contratti a progetto…e non mega ville con finti vulcani…

Ho visto fermare il mondo del calcio (poi fatto ripartire dal Senato…che non sia ora di mandarli in pensione?!), toccare il tempo a poteri occulti e forti, alzare la testa e cercare di aiutare il Libano senza aspettare gli ordini da oltre oceano. Ma tutto questo, da ieri sera, rischia di finire.

E per dirla con Davide: “I tartari senza dio tornano (forse) nelle fredde steppe da cui sono venuti e vi lasciano soli in compagnia dei vostri campioni della fede, i quali faranno finalmente la riforma tanto attesa. Invece della temuta R.D.I., la auspicata R.T.I. Che come primo atto del suo nuovo corso indirà una nuova grande crociata, insieme col valoroso alleato a stelle e strisce. All’armi!”

PS: evitiamo comunque ulteriori prese per i fondelli: Prodi era lì perchè più (anche se di poco) di metà Italia l’aveva voluto, se non c’è lui si torni alle urne.

Il contro-festival di Mulo Tv

scritto da il 21 febbraio 2007

Roma, 20 febbraio. E’ boom per il ‘controfestival’ dei Giovani esclusi da Sanremo, indetto dal Mulo Tv (Movimento Utenti Laici Organizzati della TV). A sole 24 ore dall’annuncio, l’iniziativa che ha lo scopo di far conoscere e dare visilibilita’ almeno sul web a quei brani non selezionati per il cast ufficiale della kermesse canora, ha gia’ ottenuto le prime dieci adesioni. E’ stato dunque raggiunto a tempo di record il traguardo che il Mulo aveva posto come condizione minima per lo svolgimento del singolare concorso.(continua…)

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La canzone del Carnevale

scritto da il 18 febbraio 2007

Una volta anticamente
Egli è certo che un Barone
Ci trattava duramente
Con la corda e col bastone;
D’in sull’alto Castellazzo,
Dove avea covile e possa,
Sghignazzando a mo’ di pazzo
Ci mangiava polpa ed ossa.
 
Ma la figlia d’un mugnaro
Gli ha insegnato la creanza,
Che rapita all’uom più caro
Volea farne la sua ganza.
Ma quell’altra prese impegno
Di trattarlo a tu per tu:
Quello è stato il nostro segno,
E il Castello non c’è più.
 
E sui ruderi ammucchiati,
Dame e prodi in bella mostra,
Sotto scarli inalberati
Noi veniamo a far la giostra:
Su quei greppi, tra quei muri,
Che alla belva furon tana,
Suonan pifferi e tamburi
La vittoria popolana.
 
Non v’è povero quartiere
Che non sfoggi un po’ di gale,
Che non canti con piacere
La Canzon del Carnevale.
Con la Sposa e col Garzone
Che ad Abbà prescelto fu,
Va cantando ogni rione:
Il Castello non c’è più.
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Carnevale

scritto da il 17 febbraio 2007

Qui si sospende per qualche giorno, per la precisione fino a mercoledì. Si, perchè stasera si entra nel vivo del Carnevale! Alle 21 esce la Mugnaia e poi via con la sfilata, i fuochi sulla Dora e la festa!

Domani mattina la Preda in Dora…se uno ha voglia di svegliarsi presto! E poi alle 14: inizia la battaglia delle arance!

E’ 2 anni che aspetto di tornare in piazza e il momento si avvicina… Non capite il perchè di tanta attesa e gioia nel partecipare a questa battaglia? Non preoccupatevi, non vi condanno perchè anch’io per tanti anni non ne ho capito il senso. Poi, poco per volta, più per amore che per forza, sono stato introdotto nel giro… Ho scoperto “il Carnevale” che non è solo la battaglia delle arance. E’ un tempo di festa che inizia il 6 gennaio, che inizia con il suono dei Pifferi e Tamburi. Avete mai ascoltato le loro musiche?

E poi arriva il Generale e lo Stato Maggiore, l’omaggio dei ceri al Vescovo, gli Abbà, le Fagiolate… Mi fermo. Non sono così esperto e rischierei di non citare qualcuno, una delle tante parti che compongono il Carnevale e senza le quali non sarebbe Carnevale!

Continuate a non capire perchè si debba battagliare a colpi di arance? Ci considerate, come mi ha detto qualcuno ieri sera, “barbarici”? Eppure noi non spacchiamo nulla e dove sporchiamo puliamo. Non andiamo allo stadio per ammazzare gente e, finita la battaglia, ci si ricorda solo dei momenti belli. Continuate a disprezzare la figura dell’Arancere? Non importa, noi non vi giudichiamo e rispettiamo la Vostra opinione. Ma fateci la cortesia, se entrate in Ivrea in questi giorni non dimenticate il berretto frigio, non ci costringerete così a farvi “oggetto di gentile getto”!

PS: tante parole ancora si potrebbero versare, il mio invito è quello di immergervi nella festa, scegliendo la parte che vi piace di più, ma senza perdere nessun pezzo. Perchè se no, non è Carnevale! E forza Scacchi!

Da Pompei a Cuorgnè…

scritto da il 17 febbraio 2007

Si inaugura oggi a Cuorgnè la mostra “Aspetti della vita quotidiana a Pompei”. Saranno esposti circa un centinaio di pezzi di inestimabile valore: oggetti vari, reperti biologici ed anche i famosi calchi della popolazione di Pompei ed Ercolano che non riuscì a sfuggire all’improvvisa eruzione del Vesuvio del 79 d. C. Si tratta di un evento unico nel suo genere, la prima volta che questi pezzi arrivano in un comune dell’alto Canavese ed la prima volta che vengono esposti in un “cittadina”!

C’è tempo fino al 30 aprile per visitarla, quella che non sarà solo una mostra perchè i pezzi saranno anche restaurati dagli allievi della scuola. Io, passato Carnevale, voglio farci un giro, magari una domenica pomeriggio. Se qualcuno si unisce, poi possiamo andare a far merenda in una storica pasticceria sotto ai portici…

Info: CESMA e Comune di Cuorgnè

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L’acqua in bottiglia…

scritto da il 16 febbraio 2007

Dalla newsletter di altraeconomia: “I numeri del settore sono impressionanti: nel 2005 il giro d’affari ha toccato i 3 miliardi di euro. Noi italiani siamo i più grandi consumatori di acqua in bottiglia al mondo: mezzo litro a testa, ogni giorno.

È un bisogno indotto dalla pubblicità: nello stesso anno le aziende -le prima 12 controllano oltre l’80% del mercato- hanno investito 379 milioni di euro tra spot tv e radio e pagine su quotidiani e periodici. La materia prima, invece, la ottengono praticamente gratis. 14 regioni su 20 gli “imbottigliatori�? non pagano niente per sfruttare le sorgenti d’acqua, che fanno parte del demanio pubblico. Solo Basilicata, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Veneto e Umbria prevedono un “canone di concessione�? per lo sfruttamento delle sorgenti.

Ad Altreconomia siamo convinti che sia opportuno regolamentare per legge la pubblicità delle acque, perché la bottiglia fa concorrenza sleale all’acqua degli acquedotti, spesso più buona, senz’altro sottoposta a controlli più severi e più economica. È la nostra goccia nella battaglia più grande per la difesa dell’acqua, “bene comune�? dell’umanità. Vorremmo sapere cosa ne pensate.

Venite a leggerci su www.altreconomia.it/acqua”

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Giòbia ‘n bòt…

scritto da il 15 febbraio 2007

“Con l’arrivo del Giovedì Grasso lo Storico Carnevale di Ivrea entra nel vivo delle sue celebrazioni. Alle 14.15, nella Sala Dorata del Comune, il Generale Roberto Ricci riceverà dal Sindaco Grijuela i poteri civili sulla Città di Ivrea, indossando la fascia bianca e rossa. Alle 14.30, dalla loggia esterna del Civico Palazzo, il Sostituto del Gran Cancelliere Gian Piero Frigo darà lettura del Proclama e dell’Ordinanza del Generale.

Poi, la prima salita a cavallo del Generale che si porrà alla guida dello Stato Maggiore per la tradizionale Marcia del Giovedì grasso.”

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