I Cavalieri dell’Ideale…

scritto da il 22 febbraio 2007

Riprendo un pezzo di Michele Serra scritto su Repubblica e segnalatomi da Daniele.

” SI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. (…) Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza(…). Però, allora, deve avere l’onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c’erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.

Invece no(…). Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d’oro e fanno un bel buco nello scafo(…). Un bell’applauso ai Cavalieri dell’Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento. (22 febbraio 2007) ”

Chissà se un giorno la politica sarà vicina alla gente. E chi riceve l’incarico dal popolo, saprà rappresentarlo?!

tempi bui…

scritto da il 22 febbraio 2007

Non ho mai avuto la tessera di un partito e non sento la necessità di averla. Troppo spesso vedo la politica, da quella del piccolo comune alla politica nazionale e internazionale, solo come un’occasione per sistemare i propri interessi. Non è quindi un’argomento che mi emozioni in modo particolare e benchè meno positivamente…

Ma ieri sera mi ha fatto diventare un po’ triste. Prodi ha rassegnato le proprie dimissioni, acettate da Napolitano.

E già qui ci si potrebbe fermare e pensare. All’onestà di riconoscere una sconfitta (?…se voti contro le tue idee solo per non dare ragione a chi non è con te…) e di rimettere tutto in discussione. Uno stile che chi arriva dalla televisione non ha…

Mi piaceva questo governo: ance per le sue contraddizioni interne, perchè sentivo che ci sarebbe sempre stato qualcuno che avrebbe sostenuto la mia idea. La pluralità non puo’ essere indice di debolezza, a meno che non si aspiri alla dittatura. Avevo pagato di più di bollo e non è stato piacevole. Ma avevo anche visto il Presidente del Consiglio andare a sciare a pochi km da me, con la famiglia e i figli impegnati in contratti a progetto…e non mega ville con finti vulcani…

Ho visto fermare il mondo del calcio (poi fatto ripartire dal Senato…che non sia ora di mandarli in pensione?!), toccare il tempo a poteri occulti e forti, alzare la testa e cercare di aiutare il Libano senza aspettare gli ordini da oltre oceano. Ma tutto questo, da ieri sera, rischia di finire.

E per dirla con Davide: “I tartari senza dio tornano (forse) nelle fredde steppe da cui sono venuti e vi lasciano soli in compagnia dei vostri campioni della fede, i quali faranno finalmente la riforma tanto attesa. Invece della temuta R.D.I., la auspicata R.T.I. Che come primo atto del suo nuovo corso indirà una nuova grande crociata, insieme col valoroso alleato a stelle e strisce. All’armi!”

PS: evitiamo comunque ulteriori prese per i fondelli: Prodi era lì perchè più (anche se di poco) di metà Italia l’aveva voluto, se non c’è lui si torni alle urne.