il Club del Nebbiolo

scritto da il 5 marzo 2007

In Gran Bretagna, patria dei Club per eccellenza, ha visto la luce il “Club Barolo plus“.

“‘Club Barolo plus’ è un gruppo informale di appassionati di Barolo e Barbaresco ( ‘plus’ altri nebbioli da Carema a Sassella, ‘plus’ altri vini langaroli e monferrini da Grignolino a Pelaverga. ” si legge in una pagina tradotta in italiano sul sito del club.

Fondato dall’ingegner John Wheaver, il Club sponsorizza, promuove e ricerca le aziende che producono vini a base nebbiolo senza barrique, fornendone persino una meticolosa lista, utile anche per noi italiani!

Così Franco Ziliani (da cui ho preso la segnalazione) presenta il sito del Club, in un interessante articolo: “…non va visto come lo spazio Web di un gruppo di assolutisti, ma come una vetrina (…) dove una serie di rispettabili opinioni sul Barolo ed il Barbaresco vengono espresse con grande chiarezza e determinazione, in nome di una filosofia del gusto che merita rispetto e considerazione. E che io personalmente condivido in toto.
Questo Club Barolo plus britannico refrattario al gusto uniformante dei piccoli fusti di rovere francese non rappresenta forse un modo intelligente e garbato di affermare un’idea personale del vino e di opporsi alla standardizzazione imperante?”

Forse il sito è anche troppo semplice, ma la passione che ne traspare è davvero genuina!

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morti sulle strade

scritto da il 5 marzo 2007

3 ragazzi sono morti, e 1 è grave in ospedale, alle porte di Ivrea nelle prime ore di sabato. Sono usciti di strada ai 190 all’ora, al ritorno da una discoteca. La notizia rimbalza sui tg del week-end e rende tristi.

Un dolore che chiede rispetto e silenzio. Ma chiede anche di non ripetersi. Ed ecco che tanti si impegnano, si concedono a interviste in cui si scagliano contro velocità, alcool e stanchezza. Tutto giusto. Si chiude il tg e parte la rubrica dei motori: servizio su una macchina molto bella, che raggiunge la velocità di 360 km all’ora… e i morti di prima?

Io avrei una proposta da fare. Perchè all’uscita dai locali, dalle discoteche non si inizia a verificare seriamente lo stato psicofisico di chi guida? Basterebbe tarare una macchinetta per i riflessi, semplice come un gioco: alcuni pulsanti che si accendono in sequenza e che uno deve schiacciare velocemente, dimostrando così di avere riflessi pronti. Se uno è stanco gli si impone di non guidare, senza multe perchè avere sonno non è un reato. Unito ai tradizionali controlli per l’alcool che così assumerebbero un senso. Potrebbe funzionare?

Potrebbe funzionare però il padrone della discoteca non è contento perchè diminuirebbero i clienti? Però troppa Polizia non aiuta ad aumentare la clientela? Però i controlli, se non portano a fare multe e quindi batter cassa, non sono graditi all’amministrazione?

Allora continuiamo a piangere i morti. Spegnendo la televisione per non avere la compagnia di chi, sempre dopo, sarà lì a  pontificare…