Massimo Sozzi blog
Scritto da massimo.sozzi il 21 marzo 2007
La giornata del 21 marzo, primo giorno di primavera, è il momento che Libera dedica alla memoria di tutti coloro che hanno dato la vita nel nostro Paese per contrastare le mafie: ogni anno, in questa l’occasione, Libera rilancia un impegno che non deve venire mai meno.
Quest’anno in continuità con le altre edizioni e con “Contromafie�?, i primi stati generali dell’antimafia di novembre scorso, ribadisce con forza la voglia di tanti di essere contro tutte le mafie, contro la corruzione politica e gli intrecci clientelari che alimentano gli affari delle organizzazioni criminali e l’illegalità , e di voler continuare a costruire percorsi di libertà , cittadinanza, informazione, legalità , giustizia, solidarietà .
Libera per la XII giornata ha scelto la Calabria, ha scelto Polistena cittadina al centro della Piana di Gioia Tauro.
“Calabria�? dal greco “kalon-brion�?: “faccio sor�gere il bene�?.
Proprio per testimoniare il bene e il positivo presenti in questa terra meravigliosa, Libera e Avviso Pubblico hanno scelto
Memoria – ce lo ripetiamo da quel lontano 21 marzo del
Speranza che sta nell’esserci. Nell’assumere di più le nostre responsabilità . Nella serena tena�cia dell’unire le nostre strade per fare di più e di meglio. Speranza che non è attesa passiva di un futuro migliore, ma presente che chiede di essere orientato e accompagnato con scelte coraggiose, gesti concreti, parole credibili.
«C’è un tempo per tacere e un tempo per parla�re » afferma un noto passo dell’Ecclesiaste (Qo 3,7). E molti segni – evidenti a chi sappia vedere e non solo guardare, ascoltare e non solo senti�re – ci dicono che il nostro è un tempo per par�lare. Tempo della parola che si fa atto coerente e responsabile.
Della parola che si mette al servizio della verità , diversamente dal silenzio e dalla rimozione che la verità invece nascondono.
L’impegno di questi anni ci ha fatto capire che non sono solo le armi ad uccidere. “Uccidono�? anche i silenzi, la disattenzione, la smemora�tezza, l’apparente normalità , la burocrazia, le deleghe. “Uccidono�? la sottrazione del futuro e la negazione della speranza. Ma “uccide�? anche l’assenza di verità , come ci hanno insegnato i tanti famigliari di vittime di mafia che attendono giustizia e, alcuni di loro, persino di conoscere il luogo dove sono stati uccisi e sepolti i loro cari.
E’ anche per questo – nella consapevolezza dei nostri limiti e senza facili generalizzazioni – che chiediamo alla politica di fare la sua parte. «Oc�corre una politica volta a eliminare le condizioni che favoriscono lo sviluppo del fenomeno mafio�so» diceva Pio
Dobbiamo creare una vicinanza tra il senso del vivere e una politica che dia senso alla vita. Per�ché la politica ritorni a essere quel camminare insieme che riempie di libertà e speranza il no�stro essere cittadini.
don Luigi Ciotti
Presidente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie
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