al fuoco!

scritto da il 20 marzo 2007

E’ da una mezz’ora circa che si sentono gli aerei passare sopra casa mia, ma il forte vento che non cessa penso alimenti le fiamme. E dietro la collina si vede il fumo…

“Cuorgnè 20/03/2007: Una spessa coltre di fumo ha ricoperto il cielo di Cuorgnè da ieri pomeriggio. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso e questa mattina, martedì 20, entreranno in azione i Canad-air per cercare di domare definitivamente le fiamme, che sono state alimentate dal forte vento che soffia sulla zona.

L’incendio, probabilmente di origine dolosa, è scoppiato nei boschi della borgata Ronchi Maddalena e si è poi propagato in direzione di Alpette e verso San Colombano Belmonte. Attimi di paura soprattutto per gli abitanti di Cà Danzero, i primi ad essere stati evacuati dalle loro case, troppo vicine ad uno dei focolai.

Immediato l’arrivo dei soccorsi: prima i volontari Aib di Prascorsano e Forno Canavese, poi numerose squadre dei vigili del fuoco, provenienti anche da Torino.

A sostegno delle squadre a terra, sono intervenuti fin daieri di due elicotteri dei pompieri e degli uomini della guardia forestale. La zona da mettere in sicurezza era infatti molto vasta: in breve tempo le fiamme si sono estese in diversi punti della collina cuorgnatese.  www.localport.it”

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AutoEco a Torino

scritto da il 19 marzo 2007

La notizia è già di qualche giorno fa, ma non mi sembra che abbia avuto grandi riscontri. Eppure l’iniziativa sembra buona e innovativa e, soprattutto, mai come quest’anno sembra essere cruciale il problema inquinamento. Un’intera domenica tutto il nord-Italia (quasi…) è stato costretto a non usare l’auto. Euro 3, euro 4, si sale sempre di più e chi rimane in basso non circola, anzi viene cordialmente invitato alla demolizione. Alternative si chiedono da più parti e chi le offre viene premiato con la libertà di circolazione.

E così Torino torna il Salone dell’Automobile, non quello tradizionale oramai perso dopo che venne affidato a un esperto venuto da fuori (attento Festival del Cinema venduto a Moretti…), ma AutoEco: un salone dedicato ai costruttori, ai centri di progettazione e realizzazione di sistemi di propulsione ecologica, ai produttori di carburanti alternativi ed ai centri per l’istallazione di kit di iniezione bi-fuel.

Se vi interessa segnatevi queste date: Torino, Oval del Lingotto, dal 7 al 9 settembre2007. Fonte: Repubblica.it

A me resta un dubbio: ma la Fiat è stata avvertita di ciò che sarebbe capitato? Spero di si e spero che sia in prima linea in questi progetti. Sarebbe bello vedere Torino reinventarsi un futuro sui resti del passato. Un passato che non deve tornare, perchè per fortuna la città e il territorio hanno capito di avere grandi risorse da sfruttare che non erano solo l’industria. Ma un po’ di lavoro per tutti non guasta mai…

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umarells

scritto da il 16 marzo 2007

Grazie al commento fatto da Maso al post dell’8 marzo sui giovani e il lavoro in Italia, ho scoperto due blog dedicati agli “umarells”.

Ma chi sono gli umarells? Lasciamolo spiegare da Maso alias Danilo, anni 37: “Bologna ne è piena, ma credo che anche le altre città non scherzino. Provo a spiegarmi. Umarells (dal bolognese omarello, omarino), individui in pensione e non solo che hanno ben poco da fare tutto il giorno e giustificano la loro esistenza importunando le esistenze altrui, così, tanto per sentirsi utili, forse.

Okei, Sono stato un po’ duro, lo so, ma ho volontariamente utilizzato una descrizione forte per cercare di rendere al meglio l’importante argomento di cui voglio trattare.

Gli umarells sono ovunque, basta solamente farci caso. Li possiamo trovare vicino ad un incrocio dove c’è appena stato un incidente stradale, oppure in un autobus strapieno a litigare con chi li ha leggermente spintonati, oppure in fila in posta, in banca, all’Ufficio del Catasto (dove non sono mai stato, ma sono sicuro che sia pieno di umarells), da Castorama. Cominciate un po’ a capire di cosa sto parlando?

Credo di si, ma proverò a spiegarmi ancora meglio. L’umarell è quello che adora guardare i lavori stradali, quello che ama le ruspe, le gru, i cingolati in generale, le auto che eseguono manovre di parcheggio difficoltose, i negozi di ferramenta, le cantine, i garaggg e fate molta attenzione, perché dentro ognuno di noi alberga un pò di animo umarell, l’importante è rendersene conto.”

Ironici, politicamente non corretti, due blog da guardare con leggerezza……e forse con un pizzico di invidia per la filosofica capacità che hanno nel rendere slow (scusate l’uso della lingua della perfida Albione) la vita.

Ah, non metteteci troppa leggerezza, perchè ricordatevi che:

GLI UMARELLS SONO IN MEZZO A NOI E CONQUISTERANNO IL MONDO!! 

www.umarellsblog.it e umarells.splinder.com

Il Treno del Vino

scritto da il 15 marzo 2007

Partirà alle 8 di giovedì 29 marzo da Verona Porta Nuova il viaggio inaugurale del Treno del Vino, sino a Desenzano del Garda. Alle 10 il rientro a Verona, accolti dagli amici del Vinitaly e in tempo per l’apertura ufficiale della Fiera 2007.

A bordo ci saranno i promotori dell’iniziativa (Roberto Cipresso, Giovanni Negri, Fabio Leccisotti, Franco Mazzetto, Cooperativa Archeologia) con gli amici Lina Wertmuller e Gad Lerner, testimonial dell’evento, insieme a personalità politiche,ai Sindaci dell’Associazione Nazionale Città del Vino in festa per il ventennale, agli Chef della JRE Italia (Jeunes Restaurateurs d’Europe), a numerosi sommeliers e ai giornalisti accreditati.

Poi a partire da sabato 16 giugno 2007, il Treno del Vino effettuerà servizio con partenza tutti i weekend da Siena (una volta al mese anche da Roma) attraverso la Val d’Orcia e sino alla Stazione di Montalcino.

Il Treno del Vino sono tre carrozze arredate e dotate di ogni confort, una locomotiva d’epoca, per offrire un viaggio esclusivo per centocinquanta passeggeri fra antichi gusti e moderni schermi al plasma. Per chi ama viaggiare in libertà, alla ricerca della vite primordiale, o a caccia dei vini del futuro.

Si partirà da Siena, attraverso il grano e le colline, le crete e i castelli, risalendo lentamente le meraviglie della Val d’Orcia, fra panorami e angoli naturali mai lambiti da strade e automobili. Oppure si parte da Roma, lungo il mare verso l’Argentario, Grosseto e l’Amiata incontaminato. Fino a Montalcino. Signori, si scende.

Alla Stazione troverete una bicicletta, con la quale risalire vigne e cantine. Ma se non amate il fitness avrete un collegamento continuo con Montalcino e la sua fortezza, le botteghe e le osterie, le piazze e i musei.

Informazioni e curiosità le trovate su: www.winestation.it

A me non resta che un pensiero: a Caluso la stazione esiste, certo arrivandoci da Torino o da Milano non si ammirano i paesaggi della Val d’Orcia, ma una volta scesi, le cantine e le vigne nei dintorno non mancano! Poi si potrebbe organizzare un collegamento “ecologico” con Agliè, San Giorgio, Cuceglio, con i paesi dell’Erbaluce.

Chissà che qualcuno, un politico o un produttore lungimirante, non voglia raccogliere questa proposta. Potremmo parlarne insieme…davanti a un bicchierino di Passito!

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pesto ai blogger

scritto da il 14 marzo 2007

Quando il mio blog ha compiuto 6 mesi sono andato a registrarmi sul sito della San Lorenzo alla pagina dell’iniziativa “Pesto ai Blogger” (non so se l’iniziativa è ancora attiva, perchè sull’home-page del nuovo sito della San Lorenzo non ho trovato nessun rimando).

Mi arriva un’email di auguri di Antonio Tombolini, che cura l’iniziativa, e che mi preannuncia l’arrivo del pacco di trofie. Passano i giorni ma niente arriva… Il 6 novembre chiedo delucidazioni e vengo rassicurato che controllano subito. Passano i giorni… Il 6 marzo scrivevo così:

“Spett.le Signor Tombolini, il 1 settembre 2006 mi ero iscritto per l’iniziativa “Pesto ai blogger”, il 6 novembre le avevo segnalato che nulla era arrivato. Lei gentilmente mi disse che avrebbe controllato subito.. Ma ad oggi, 6 marzo, ancora nulla!

Non importa, l’iniziativa è simpatica e so che funziona perchè un mio amico ha ricevuto il pacco. A me dispiace solo non poter farvi i complimenti sul mio povero blog! Cordiali saluti,

Massimo Sozzi”

E il giorno dopo mi scriveva Antonio:

“Accidenti Massimo, sono desolatissimo! La sorte si è accanita contro di noi in questo caso. Spero di poter rimediare, mi dia solo qualche giorno, mi conceda un’ultima chance. Per intanto, la prego di accettare le mie scuse. Grazie! “

Ancora un’email per avere un telefono per il recapito ed ecco che il 12 marzo…arriva il pacco!

Ho provato e veramente si scioglie in acqua. Spettacolare! Questa attenzione nel confezionare, meriterebbe da sola un post di riflessione.

Ma il pacco non è uno! Sono due!

Che si siano sbagliati? Provo a chiedere se devo restituirne uno. Ed ecco la risposta:

Massimo, non devi restituire nulla: il secondo pacco riguarda gli “interessi” maturati a causa del nostro ritardo 😉 AT

Doppio grazie allora! E ieri sera ci siamo gustati un pacco di trofie. Buone, veramente buone! Per chi se ne intende, lasciano l’acqua “sporca” come la pasta Latini, e ho detto tutto!

Grazie alla San Lorenzo, a Simona A. dell’assistenza clienti e soprattutto grazie ad Antonio Tombolini! Non tanto per ciò che mi è arrivato (che comunque è un bellissimo regalo!) ma per la capacità di gestire con simpatia e professionalità il piccolo disguido!

scandaloso!

scritto da il 13 marzo 2007

Volevo scrivere un post per raccontare della cena di sabato ma avrei anche dovuto raccontare del regalo ricevuto ieri dalla San Lorenzo. Invece, un attimo prima di iniziare a scrivere, sono passato dal blog di Gloria e ho avuto un flash.

O meglio, mi sono ricordato anch’io del servizio visto ieri sera alle Iene. E mi sono ricordato del silenzio che mi era calato dentro…

Non avete visto il servizio? Lo trovate sul loro sito ed è una piccola inchiesta sulla situazione lavorativa dei portaborse in parlamento. Quella di ieri sera era la seconda parte, dedicata al Senato. Ma non sembrano esserci differenze tra i due rami del parlamento.

Si, perchè la maggioranza dei portaborse lavora in nero.

Senza differenze di schieramento e coalizione, una realtà conosciuta che tutti fingono di ignorare. Tutti, compresi i presidenti di Camera e Senato, ex-sindacalisti entrambi… Usanza deprecabile sembrano dire i nostri politici nell’intervista. Ma ancora più deprecabile sembra essere il fatto che qualcuno ne parli! E sono questi personaggi a voler governare, risanare e far andare avanti l’Italia?!

Conclusioni? Spero, come già avvenuto in passato, nell’intervento della magistratura. Anche se ho paura che nulla verrà fatto… E poi mi chiedo questo: non è possibile per le prossime elezioni far nascere un movimento, un partito, espressione vera di questo paese che è stufo di farsi prendere per i fondelli?

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omaggio a Emanuela

scritto da il 12 marzo 2007

Chi Emanuela? Diciamo che è una persona che vive di informatica perchè ha bisogno del pane quotidiano. Ma in realtà è una persona che conosce il mondo del vino e, soprattutto, ha una grande capacità di raccogliere immagini di ciò che la circonda con la sua macchina fotografica!

E i risultati si vedono anche nelle competizioni: 3° posto al concorso fotografico “+ 1: 365 giorni di Montagne Olimpiche – Prima edizione” dell’ATL Montagnedoc. Complimenti Emanuela! E guardando le altre foto, lasciatemi dire che il 1° posto le sarebbe stato più consono!

Sono lieto di presentarvi (sperando che l’autrice me lo conceda! :-) ) di Ferrero Emanuela: Abbraccio

 

Stiletto run

scritto da il 9 marzo 2007

Mi è capitato più volte, di vedere belle donne dominare l’ambiente che le circondava. Quasi sempre aiutate a svettare da tacchi vertiginosi. Ma spesso, appena iniziano a camminare perdono tutto il loro fascino, assomigliando più ad un cammello che arranca nel deserto!

Questo però non dev’essere il problema di quelle signore e signorine che si sono sfidate ad Amsterdam nella “stiletto run” su tacchi vertiginosi. La vincitrice si è aggiudicata un premio di 10mila euro!

Organizzatore della manifestazione è la rivista Glamour, e cercando su Internet potrete facilmente trovare anche le immagini delle edizioni precedenti di Berlino e Mosca.

Bene, ora Veltroni deve assolutamente proporre Roma come prossima location. Perchè penso che il fascino di una “stiletto run” sui sanpietrini non avrebbe uguali!

 

Due articoli diversi, ma non troppo, descrivono l’Italia dei giovani e del lavoro. E la conclusione di Pier Luigi Tolardo: “Questo pamphlet on line, però, chiarisce in maniera inequivocabile perché, come, dove e quando, assisteremo nei prossimi anni alle più imponenti e distruttive rivolte giovanili d’Europa.” è un grido che in tanti oggi non vogliono sentire, ma il non ascoltare, fra qualche anno, rischia di farci tanto male.

Nei giorni scorsi, ampio risalto è stato dato a persone impresentabili salite in “cattedra”. Mi riferisco a Renato Curcio e alle sue conferenze. Impresentabile perchè è una persona che ha fatto molto male ad altri esseri umani e non si è mai pentito. Ma che suona un’allarmante campanello, parlando ad esempio delle condizioni di lavoro nei supermercati. Non diciamo poi che non ci hanno avvertiti: se i brigatisti sono tornati presto troveranno anche il terreno fertile, non più nelle fabbriche ma nei nostri bei supermercati.

Vi lascio ai due articoli:

Il rapporto Ires-Cgil “I volti del sommerso” presentato lo scorso 5 marzo a Roma, denuncia che sono oltre 3 milioni i lavoratori in nero in Italia. Di questi, 500 mila sono stranieri e quasi la metà si trova al sud. Emerge una situazione in cui i lavoratori sono come intrappolati nella propria condizione, costretti a subire l’illegalità in cambio di un lavoro che possa far arrivare alla fine del mese. Le paghe oscillano dai 400 ai 900-1000 euro al mese, per 8-10 ore di lavoro al giorno. Ovviamente, senza accumulare contributi, ricevere il pagamento dei giorni d’asenza per malattia, senza diritto alla maternità per le donne, etc… (fonte Amisnet)

Titolo: L’Italia spiegata a mio nonno, 50 pagine scritte da Federico Mello, con un’introduzione dello scrittore Enrico Brizzi, gratuitamente scaricabili in rete. Lucidamente e con dati certi e inoppugnabili descrive i giovani italiani: senza la prospettiva di un lavoro stabile, senza la certezza (anzi solo la speranza) di una pensione decente, condannati a stare in famiglia, vita natural durante. Dopo l’approvazione della legge Biagi il 50,7% dei contratti di lavoro stipulati dai giovani tra i 20 e 29 anni era a termine. Quelli passati da “a termine” a permanenti si riducono dal 31,9% del 2002-2003 al 25,4% del 2004-2005, mentre la possibilità di passare dal contratto a termine alla disoccupazione aumenta dall’11,2% del 2002-2004 al 20,7 del 2004-2005. Il reddito medio dei giovani italiani risulta quasi la metà rispetto ai coetanei inglesi, e del 50% più basso rispetto ai pari età francesi e tedeschi. In Italia i giovani fra i 18 e i 34 anni che vivono con almeno un genitore sono il 61%, degli uomini tra i 25 e i 30 anni, addirittura il 68% sta ancora con i genitori, contro il 23% dei tedeschi, il 18 per cento dei francesi, il 13% dei britannici. (fonte ZeusNews)

senza morti sulle strade

scritto da il 8 marzo 2007

In un post dell’altro giorno, ho scritto una cosa molto simile. Oggi sul Buongiorno di Gramellini potete leggere così:

Sulla strada giusta

Questo stesso testo esce oggi anche ne «l’Amaca» di Michele Serra su Repubblica e in «Italians» di Beppe Severgnini sul Corriere della Sera.

Dall’inizio dell’anno sono morti sulla strada più giovani italiani (138) che in tutte le missioni militari dal 1945 in poi (106). Per interrompere questo suicidio collettivo a puntate, il governo si accinge a dettare regole e inasprire sanzioni. Come già il governo precedente, ingrandisce il cartello «Attenti al cane» senza rendersi conto che il cane non c’è.

Il cane sono le pattuglie di polizia e carabinieri che dovrebbero controllare il territorio, dissuadendo gli ubriachi dal salire in auto e sottoponendo i sospetti alla prova del palloncino. In Germania, dove bevono peggio ma non meno che da noi, le stragi del sabato sera non esistono più. In Francia neppure. E non in virtù di un miracolo o della particolare resistenza alcolica degli indigeni. Il crollo degli incidenti ha coinciso con la decisione di mettere una pattuglia di agenti davanti ai locali a rischio. Cosa costa imitarli? Nelle casse dello Stato ci sono 37 miliardi di entrate fiscali extra: potremo permetterci di usarne qualcuno per pagare gli straordinari alle forze dell’ordine. Persino la Federvini ha promesso un aiuto. Se il numero d’incidenti crollasse di colpo, sapremo di essere sulla strada giusta. Coraggio, ministri Amato, Bianchi e Melandri. Fatelo per i ragazzi e un po’ anche per i genitori: passano le notti in bianco in attesa di una porta che si apre.

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Tende con il sughero, orecchini con i vecchi floppy, sono due delle idee che si trovano sul neonato blog Ri-Creazione. New-entry della Communicagroup, si presenta così: “Quello che gettiamo via ogni giorno può tornare a vivere con una nuova identità, grazie alla fantasia e alla voglia di guardare il mondo in modo sempre nuovo, con gli occhi di un bambino.”

L’idea è buona, poi non so se ci sarà la voglia di seguire i consigli! Però ai feed mi abbono…

A proposito di riciclare, in questi giorni sono stati eliminati i costi di ricarica (avete esultato? Poveri illusi…) e si è parlato delle schedine da 2-5 euro. Mi stavo chiedendo: quanto è eticamente ecologico produrle? Io penso che la schedina, che ricarichi 2 o 2000 non importa, ha sempre costo: per la produzione e per il suo smaltimento. Non mi risulta che queste schedine siano biodegradabili, mi pare invece che siano abbondantemente usate e…gettate!

Ai gestori non piacciono e all’ambiente nemmeno. Proposta: eliminiamole in cambio della promessa (seria) di non aumentarci le tariffe. Che ne dite?

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1977-2007

scritto da il 6 marzo 2007

Oggi è 30 anni che babbo e mamma sono genitori. Non sono mica pochi, eppure sembrano di meno…o forse è l’effetto degli anni che passano?

Comunque sia, oggi il mio GRAZIE va a loro due!

il Club del Nebbiolo

scritto da il 5 marzo 2007

In Gran Bretagna, patria dei Club per eccellenza, ha visto la luce il “Club Barolo plus“.

“‘Club Barolo plus’ è un gruppo informale di appassionati di Barolo e Barbaresco ( ‘plus’ altri nebbioli da Carema a Sassella, ‘plus’ altri vini langaroli e monferrini da Grignolino a Pelaverga. ” si legge in una pagina tradotta in italiano sul sito del club.

Fondato dall’ingegner John Wheaver, il Club sponsorizza, promuove e ricerca le aziende che producono vini a base nebbiolo senza barrique, fornendone persino una meticolosa lista, utile anche per noi italiani!

Così Franco Ziliani (da cui ho preso la segnalazione) presenta il sito del Club, in un interessante articolo: “…non va visto come lo spazio Web di un gruppo di assolutisti, ma come una vetrina (…) dove una serie di rispettabili opinioni sul Barolo ed il Barbaresco vengono espresse con grande chiarezza e determinazione, in nome di una filosofia del gusto che merita rispetto e considerazione. E che io personalmente condivido in toto.
Questo Club Barolo plus britannico refrattario al gusto uniformante dei piccoli fusti di rovere francese non rappresenta forse un modo intelligente e garbato di affermare un’idea personale del vino e di opporsi alla standardizzazione imperante?”

Forse il sito è anche troppo semplice, ma la passione che ne traspare è davvero genuina!

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morti sulle strade

scritto da il 5 marzo 2007

3 ragazzi sono morti, e 1 è grave in ospedale, alle porte di Ivrea nelle prime ore di sabato. Sono usciti di strada ai 190 all’ora, al ritorno da una discoteca. La notizia rimbalza sui tg del week-end e rende tristi.

Un dolore che chiede rispetto e silenzio. Ma chiede anche di non ripetersi. Ed ecco che tanti si impegnano, si concedono a interviste in cui si scagliano contro velocità, alcool e stanchezza. Tutto giusto. Si chiude il tg e parte la rubrica dei motori: servizio su una macchina molto bella, che raggiunge la velocità di 360 km all’ora… e i morti di prima?

Io avrei una proposta da fare. Perchè all’uscita dai locali, dalle discoteche non si inizia a verificare seriamente lo stato psicofisico di chi guida? Basterebbe tarare una macchinetta per i riflessi, semplice come un gioco: alcuni pulsanti che si accendono in sequenza e che uno deve schiacciare velocemente, dimostrando così di avere riflessi pronti. Se uno è stanco gli si impone di non guidare, senza multe perchè avere sonno non è un reato. Unito ai tradizionali controlli per l’alcool che così assumerebbero un senso. Potrebbe funzionare?

Potrebbe funzionare però il padrone della discoteca non è contento perchè diminuirebbero i clienti? Però troppa Polizia non aiuta ad aumentare la clientela? Però i controlli, se non portano a fare multe e quindi batter cassa, non sono graditi all’amministrazione?

Allora continuiamo a piangere i morti. Spegnendo la televisione per non avere la compagnia di chi, sempre dopo, sarà lì a  pontificare…

il padrone di Rai3

scritto da il 4 marzo 2007

Appena sentita al Tg3 delle 14:15, Pippo Baudo risponde all’intervistatrice: “…e poi c’è sempre la mia terza rete in cui posso fare ciò che voglio…” EHHH??!!

Chi di dovere intervenga subito!

ps: quando qualcuno prenderà una seria iniziativa per liberarci dall’iniqua gabella della Rai?!

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