guardandomi attorno…

Scritto da il 8 giugno 2007

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In questi giorni gli impegni quasi inderogabili sembrano incombere come spada di Damocle. E i primi a subirne le conseguenze sono l’aggiornamento quotidiano del blog, le email, la lettura dei vari feed.

Stiamo infatti terminando l’anno scolastico e la mia posizione richiede di fornire “valutazioni”. E, seppur consapevole del ridotto peso che avranno, non riesco proprio ad affrontarle con leggerezza. Ci penso e ripenso, cerco conferme e bocciature per ogni ragazzo che devo valutare. E penso alla fatica che hanno fatto i professori nei miei confronti, fatica della quale nemanco immaginavo l’esistenza. Le ore volano e il tempo è tiranno…
Stamattina però mi sono preso un po’ di minuti di tempo per sistemare la situazione. E si sono accavallati un po’ di pensieri… Così da decidere di presentarli insieme.

Intanto possiamo stare tutti più sereni, entro il 2050 c’è l’impegno per ridurre mediamente l’inquinamento del 50%… e c’è chi si dice soddisfatto?! Qualche giorno fa, avevo cercato di smontare la notizia della cocaina dell’aria. In realtà già se ne vedono gli effetti: lo psiconano-di-Arcore-che-incitava-alla-rivolta-fiscale è divenuto paladino della GuardiaDiFinanza! Fantastico!

E poi, fra qualche giorno, inizierà la “nuova maturità”: professori esterni nella commissione, ammissione e conseguente possibilità di non essere ammessi, nessuna materia insufficiente o detto in termini moderni nessun debito formativo (ma solo fra qualche anno)… nuova?! Ma 10 anni fa quando l’ho fatta io tutte queste cose già c’erano! Ah, dimenticavo che c’erano stati 5 anni di “buongoverno”… che bello tornare al passato!

E poi l’Ivrea nuovamente in serie C2 e le dure accuse del presidente Zucco: il comune li ha lasciati soli! E’ vero, come per tante altre iniziative, piccole e grandi, che potrebbero ridare slancio non solo a Ivrea ma all’intero Canavese!

Troppi pensieri si sono affollati e tanti altri ancora arrivano. E’ meglio fermarsi e tornare alle valutazioni. Ma prima c’è un pezzo di Massimo Gramellini che mi ha veramente colpito: «Era dunque questo l’approdo inevitabile della cattiva politica che costa molto, produce poco e non si fa capire. La disaffezione ha prodotto impotenza. E l’impotenza una rabbia cupa che ora comincia a organizzarsi in atti collettivi di rivalsa. I cittadini non si fidano più dei mediatori sociali e si fanno giustizia da soli. Gli orfani delle ideologie tornano in piazza: non più per cambiare il mondo, ma almeno per spostare un bidone». Che davvero la gente, stanca e stufa, ricominci a scendere in piazza? Attenti solo che non ci sia un “riciclato” pronto a mettersi alla guida… Buona giornata!

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