ma la “guida” mi guida?!

scritto da il 14 giugno 2007

L’altra settimana, una persona amica mi ha raccontato il suo “incontro” con un tizio. Questo, mai visto prima, si era prenotato per una serata di degustazione. Arrivato si è presentato come il proprietario-scrittore di un blog (abbastanza conosciuto nell’ambiente) in cui presenta recensioni dei ristoranti in cui va a mangiare. Grazie a notevoli possibilità economiche le sue recensioni sono specializzate in ristoranti “stellati” e simili, posti in cui la spesa non è mai inferiore al centinaio di euro a cranio.

Il mio amico è rimasto alquanto perplesso nell’ascoltare questo personaggio, per non dire che l’ha proprio infastidito! Come si permette costui di dare giudizi, di criticare senza conoscere la cucina e il lavoro che sta dietro, mi diceva estendendo il discorso, così mi è parso di capire, un po’ a tutta la “razza” dei blogger-gastronomi?

Il discorso si è poi interrotto e non sono riuscito ad esprimere il mio pensiero all’amico. Fermo restando il massimo rispetto per chi si impegna e duramente lavora nelle sua cucina e riconoscendo che è vero che se ti abitui a certi livelli non ne sentirai (subirai) più la magia e i tuoi giudizi saranno molto critici e forse anche fastidiosi. Assodato tutto ciò, ma chi deve veramente fare un passo indietro? Il blogger, che esprime un giudizio esponendosi in prima persona e lo lascia nel web a chi lo vuole (sottolineo a chi vuole) leggere, o il ristoratore che si fa pagare una porzione (non un pranzo) 30 euro?

Penso che il ristoratore che si fa così (stra)pagare deve accettare il peso di certi giudizi, perchè la tassa per emetterli è stata versata.

Era un paio di giorni che volevo scrivere questi pensieri, quando oggi mi è capitato di leggere un pezzo in cui si raccontava del famoso critico gastronomo Raspelli e delle cause che gli erano state intentate in tribunale. Ho avuto un flash: non avevo mai sentito di guide e censori portati in tribunale per la recensione di un ristorante! Forse, dico forse, perchè nessuno osa contrastare le grandi guide?

Ho ripensato al discorso lasciato in sospeso con il mio amico, aggiungendovi un pezzo: il giudizio dei blogger potrà essere fastidioso e non oggettivo ma è libero… speriamo!

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