in memoria di Luigi Meneghello

Scritto da il 27 giugno 2007

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Â?«Ci sono due strati nella personalitĂ  di un uomo; sopra, le ferite superficiali, in italiano, in francese, in latino; sotto, le ferite antiche che rimarginandosi hanno fatto queste croste della parole in dialetto. Quando se ne tocca una si sente sprigionarsi una reazione a catena, che è difficile spiegare a chi non ha il dialetto. C’è un nocciolo indistruttibile di materia apprehended, (…)»

da Libera nos a malo di Luigi Meneghello (1922-26 giugno 2007)

2 Commenti per “in memoria di Luigi Meneghello”

  1. mario scrive:
    28 giugno 2007 at 10:30

    Sono passati parecchi anni da quando, al teatro Garybaldi di Settimo quasi deserto rimasi folgoratio da un giovane attore ancora sconosciuto e dal suo spettacolo.
    L’attore era (anzi, è) Marco Paolini, e lo spettacolo (che gira ancora, anche se con un altro interprete) si intitolava “Libera Nos”, tratto appunto da “Libera Nos a Malo”. So che il giorno dopo corsi in libreria a procurarmi il romanzo di Meneghello, che lessi quasi d’un fiato. A parer mio un romanzo innovatore, che è riuscito a dare a un dialetto – quello veneto -troppe volte maltrattato una dignitĂ  e una valenza letteraria.

  2. massimo.sozzi scrive:
    28 giugno 2007 at 11:23

    1963 l’anno di uscita del romanzo, eppure ancora oggi così bello e fresco da leggere! Sai Mario che anch’io ho “conosciuto” Meneghello tramite Paolini? Due grandi personaggi italiani!