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Massimo Gramellini, il 3 luglio raccontava una “strana” storia americana: quella dell’amante della signora Friedman di Chicago, portato dal signor Friedman in tribunale e condannato dal giudice a pagare 4802 dollari per «furto d’affetto».
Scrive Gramellini: «L’idea che l’affetto si possa rubare come un motorino, e costi più o meno lo stesso, appartiene a una concezione dell’esistenza tipica degli americani, per i quali anche un bene immateriale soggiace alle leggi che tutelano la proprietà privata. Ma si può onestamente affermare che l’affetto di un coniuge sia un valore che la società deve proteggere? E che debba proteggerlo persino quando i primi a lasciarlo deperire sono i diretti interessati?».
La mente vola veloce alle parole di un grande Poeta, che nel 1967 cantava: «una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole argute:
“il furto d’amore sarà punito-
disse- dall’ordine costituito”».
Ma ricordatevi: «Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio».
Ne sono passati di anni, 40 giusti giusti, e quella che una volta era una canzone è divenuta realtà. Oggi si invoca la privacy ma poi, quando ci trova in difficoltà, si chiama la legge anche in camera da letto. Ascoltando sempre i suggerimenti delle persone più indicate!

(pubblicato il 06/07/07 su LoSpillo)

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