gelati super artigianali

Scritto da il 27 luglio 2007

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Ieri pomeriggio, passeggiando per Torino, siamo passati davanti a una gelateria che diceva: “entrate…entrate…entrate ed assaggiate…”. Il giusto mix di colori, di materiali tra il tecnologico video e il coperchio sulla vaschetta che ricorda gli antichi carretti, i gusti scritti sulla lavagna apparentemente giorno per giorno, insomma tutto invitava ad entrare. Non abbiamo opposto resistenza e ci siamo gettati nell’assaggio. Buonissimo il gelato e abbastanza buona la granita, ma non vi dirò il nome della gelateria. Tanto è tra quelle citate anche in un recente articolo de LaStampa dedicato ad alcune gelaterie torinesi.

Premesso che dopo anni in cui anche il miglior gelato artigianale era preparato con buste preconfezionate (la qualità variava in base alle buste), oggi e quest’anno in particolare, mi sembra che più di un gelataio si è messo a produrre gelato con frutta vera e non prelavorati. Il gusto del cliente è appagato da queste scelte, che però comportano oneri per chi sceglie di trattare le materie prime. Il giusto plauso a chi fa una scelta di qualità.

Però mi è sorto un dubbio: ma è possibile che entrando in queste gelaterie super artigianali si trovino sempre il gelato “al pistaccchio di Bronte” e quello alla “nocciola tonda delle Langhe”?! Riscoperta e riproposta dei gusti, materie prime naturali, frutta preso dal piccolo frutteto dietro casa, ma poi ovunque vai è quasi sempre uguale! Mi pare ci sia una contraddizione nei messaggi, o forse ci troviamo di fronte ad abili operazioni di marketing.

Cari gelatai, preparate un buon gelato al pistacchio vero che è importante, se poi non è proprio quello di Bronte andrà bene lo stesso. Magari, non fermandovi a Bronte come fece qualcuno a Eboli, ne troverete di più buoni da proporre ai vostri clienti.

Vi lascio qui sopra la “mappa dei coni di Torino“, che trovate su LaStampa anche in versione più grande.

2 Commenti per “gelati super artigianali”

  1. MariCri scrive:
    27 luglio 2007 at 13:26

    Ah il buon gelato torinese…mi struggo di nostalgia sai? le mie tappe fisse erano Fiorio, Silvano e Cecchi, piccola gelateria in via N.Fabrizi che da 40 anni fa gli stessi gusti in maniera artigianale e la pizza al padellino più soffice del mondo!…però io mi sono appena strafogata di granita al VERO pistacchio di Bronte…(per non parlare dei cannoli e del gelato al gelso!)

  2. massimo.sozzi scrive:
    27 luglio 2007 at 15:23

    Grazie per le dritte! Però qui si vuol proprio far morire d’invidia! 😉