riflessioni pedalando…

Scritto da il 14 agosto 2007

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Se ripenso ai miei sedici-diciassette anni e a come mi muovevo, l’immagine è chiara: manubrio ricurvo, colore celeste, adesivo “Cicli Motocicli Accessori Grosso”, marchio Bianchi… Poi una lunga pausa quasi decennale, interrotta solamente da un paio di pedalate. Dopo un paio di anni di riposo ancora, la mia gloriosa bicicletta Bianchi da corsa ha ripreso, da un paio di giorni, a macinare chilometri.

Si pedala con calma, per riabituare le ginocchia a movimenti dimenticati, guardandoti attorno da un’angolatura solitamente sconosciuta e che ti offre panorami, scorci, colpi d’occhio eccezionali. E ancora passando tra le campagne si incontrano persone, assolutamente sconosciute, che si fermano ti guardano, aspettano e poi, quasi in sintoni, scatta il saluto. E via…

Forse i ricordi sono sempre più dolci del presente, però qualcosa manca: se ripenso a quindici anni fa, ricordo un continuo saluto tra i ciclisti. Un po’ come ancora si fa, andando in moto, con le dita a V. Un po’ come, camminando sui sentieri,  si saluta quando si incrociano altri escursionisti. Eravamo tutti sulla strada ma essendo, ieri come oggi, più vulnerabili c’era un’intesa, un’affinità che si materializzava in quel saluto.

In questi giorni abbiamo incontrato diversi ciclisti, ma i saluti sono stati ben pochi. Forse è il caldo di agosto che rende più solitari, forse è una forma di riservatezza e rispetto della privacy che oggi fa tanto trendy. Spero, piuttosto, che sia solo un caso statistico e che il saluto tra ciclisti non sia una bella abitudine andata perduta.

2 Commenti per “riflessioni pedalando…”

  1. Ema scrive:
    28 agosto 2007 at 09:08

    sono 11 anni che passo le mie vacanze pedalando….
    e con il viaggio da poco concluso credo di aver toccato gli 8000 km passati in giro per l’Italia e l’Europa…la BICI per me è diventata l’espressione della mia libertà diverse volte alle frontiere invece dei controlli abbiamo “subito”(!!!) sorrisi, oppure veri e propri “interrogatori” (in varie lingue!!) da parte della gente che per caso ci ha incontrato per strada….
    E noi sempre a spiegare quale sarebbe stato il nostro itinerario o quale era stato sino a quel momento…e sai una cosa?!?
    nei loro occhi ho sempre letto un pochino di invidia…!!
    ma ti assicuro che una delle gioie più grandi è quella di incontrare altri
    “conciati come noi”….li chiamiamo (non a caso!) da sempre “fratellini”…e allora quando si incontra un fratellino…si che i saluti ci sono, in un secondo ci si trasmette tutto….
    E sempre su tema “saluti”….quest’anno nelle repubbliche baltiche, abbiamo attraversato zone assolutamente non popolate…dove il massimo della civiltà era la fermata del pulman (…del paese nesssuna traccia!!!)…ecco…è successo che delle persone ci salutassero…o che noi salutassimo….
    la bici è anche questo….

    Forse ormai dalle nostre parti siamo troppo impegnati, troppo presi da altri pensieri….peccato….

  2. massimo.sozzi scrive:
    28 agosto 2007 at 15:20

    Grazie Ema per aver raccontato la tua esperienza, che è decisamente più vasta della mia!
    Noi salutiamo…chissà che altri non seguano!