Dal vangelo secondo Luca (1, 39-56)
(…) Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Maria compare per l’ultima volta nel Nuovo Testamento, nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli: sta pregando, nel cenacolo, in attesa della discesa dello Spirito Santo, alla vigilia di Pentecoste. Il racconto della “dormizione�? di Maria si trova dunque solo nel Protovangelo di Giacomo e nella Narrazione di san Giovanni il teologo.

Inizialmente questa festa veniva celebrata solo in Oriente, dove era stata introdotta nel VII secolo con un decreto dell´imperatore Maurizio. Nello stesso secolo la festa venne introdotta anche a Roma, da un papa di origini orientali, Sergio I, mentre il termine “assunzione�? risale al secolo successivo.

Fu Pio XII a pronunciare il dogma dell’Assunzione nel 1950, ammettendo che Maria non dovette attendere, come tutte le altre creature, la fine dei tempi per risorgere. In tal modo si è voluto sottolineare il carattere unico della santificazione personale di Maria, la cui anima non è mai stata oscurata, neppure per un attimo, dal peccato (tratto da www.santantonio.org).

Buon Ferragosto a tutti!