il mio undici settembre

Scritto da il 11 settembre 2007

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Non me ne voglia nessuno perchè non intendo mancare di rispetto a chi è morto senza motivo; e non voglio che si dimentichi una assurda violenza senza motivo. Ma non posso pensare che le parole di Tiziano Terzani scritte il 14 settembre 2001, appena tre giorni dopo l’abbattimento delle due torri, siano rimaste carta straccia. Scriveva: “Questa è l’occasione per pensare diversamente da come abbiamo fatto finora, l’occasione per reinventarci il futuro e non rifare il cammino che ci ha portato all’oggi e potrebbe domani portarci al nullaâ€??

Parole al vento. Allora il mio undici settembre è quello del 1906, quando Gandhi, nel Teatro Imperiale di Johannesburg in Sud Africa, davanti a una grande assemblea di immigrati indiani proponeva di intraprendere una campagna di disobbedienza civile alle leggi discriminatorie del cosiddetto Black Act. Quell’evento fu l’atto di nascita del satyÄ??graha, cioè di un modo nuovo di lottare che sostituisce alla forza fisica una “Forza più grande, generata dalla Verità e dall’Amore”. Una lezione troppe volte dimenticata…

“Sostengo che il satyÄ??graha
sia un completo sostituto
della violenza e della guerra.
È progettato, cioè,
per raggiungere i cuori
sia dei cosiddetti “terroristi”,
sia dei governanti che cercano
di sradicare i terroristi
castrando un’intera nazione”.
M.K. Gandhi

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