un blog su Cuorgnè

scritto da il 31 ottobre 2007

Da qualche settimana ho scoperto per caso che è nato un blog dedicato a Cuorgnè: cuorgne.wordpress.com.

Il titolo è significativo: CUORGNE’: il non-luogo di eccellenza del Canavese (cosa c’è, cosa manca e soprattutto cosa dovrebbe esserci). Ma ancora più interessanti sono i contenuti: manifattura, piscina, assessori… Accompagnati da immagini interessanti come la foto sotto!

Non conosco chi materialmente scrive, ho la sensazione che ci sia più di un cuorgnatese e qualche trota… ma potrei anche clamorosamente sbagliarmi. Comunque sia, i miei complimenti a chi scrive! E buona lettura a voi!

ps: la foto chiaramente è proprietà di cuorgne.wordpress.com. Se il padrone non vuole che la pubblichi mi mandi un’email.

finito il salone del vino…

scritto da il 30 ottobre 2007

Dopo 4 giorni di Salone, stamattina sono tornato alla mia solita routine disoccupata. Ma così posso recuperare gli arretrati di email e feed che si sono accumulati in questi giorni. E provare anche a buttare giù qualche appunto-ricordo sparso e incoerente. Salutando alcune tra le figure con cui, in questi giorni, mi sono trovato a “interagire”…

Un saluto a chi si presentava con la spilla tastevin appuntata su abiti civili e, avvicinandosi con aria da cospiratore, mi diceva: “ciao sono un collega (avanzamento del bavero spillato) cosa mi dai?”. Cazzone, io sto lavorando e i miei colleghi sono quelli che si stanno facendo il mazzo insieme a me. Tu stai girando allegro e divertito per degustare e stroncare!

Un saluto alla professoressa dell’alberghiero che voleva tanto far assaggiare il passito ai suoi allievi. Ma era timida… tanto timida… tantissimo timida… Povera, ha dovuto mandare avanti due allievi a chiedere se era possibile! Peccato che poi, ottenuto il vino nel bicchiere, non la finisse più di sputar sentenze!

Un caro saluto ai ragazzi delle scuole alberghiere che mi hanno ascoltato, hanno chiacchierato e mi hanno regalato, con la loro presenza, il pubblico più attento e cortesemente critico.

Un saluto a tutti quelli che porgevano arroganti e impazienti il bicchiere…ringraziate che le bottiglie non sparano!

Un saluto a quelli degli ultimi dieci minuti che volevano tutto. E un saluto a quelli degli ultimi dieci minuti che non sapevano neanche più il loro nome!

Un saluto al signore vestito di nero a cui la vita ha dato poco. Se ti dico che le informazioni le danno i produttori dentro lo stand, lo stand è quella struttura non invisibile e animata alle mie spalle! Sveglia, il mondo ruota intorno al sole e la sputacchiera me la chiedi prima di riempirti la bocca!

Un caro saluto a chi ha chiacchierato, ha ringraziato, ha sorriso, ha stretto la mano. A chi era felice di poter passare un pomeriggio in allegria. A chi stava cercando di scoprire qualcosa di nuovo e l’ha trovata mettendosi in ascolto. Un caro saluto a tutte le persone che sono passare a salutarmi perchè amici!

Un caro saluto a tutti i sommelier che stavano indietro, magari in divisa di servizio perchè erano i loro minuti di pausa tra un servizio e l’altro, che con grande professionalità mi facevano segno che ripassavano, che aspettavano il loro turno e mi ascoltavano raccontare cose già sentite. Un caro saluto ai sommelier vestiti in borghese e senza spilline!

E un caro saluto a chi ha lavorato con me nello stand…ma questo è un altro post!

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ma i comunisti mangiano i bambini?

scritto da il 26 ottobre 2007

Che il Tg2 sia la voce “ufficiale” della destra in Rai è un dato di fatto. Peccato, perchè quando ho cominciato a guardarlo era un esempio di oggettività con qualche sprazzo di mondanità e leggerezza. Oggi la mondanità e gli animali la fanno da padrone con la nera da pettegolezzo.

Il servizio sulla Rivoluzione di ottobre però potevano proprio risparmiarselo. Perchè mettere in un solo calderone tutto (comunismo-rivoluzione-zar-hitler-sesantotto-mussolini-operaiitaliani) ha fatto solo uscire un senso di schifo per il pressapochismo. Perchè sia chiaro che la risposta più in linea con il servizio è stata quella del senatore di Rifondazione, Fosco Giannini, con le sue masse di contadini e operai allegri e felici per la rivoluzione. Più “in linea” perchè, alla stregua del servizio del tg2, mancava un pò l’oggettività.

C’è bisogno di rivedere la storia, ma senza dimenticare che quando i comunisti si prendevano la cultura, la controparte si preoccupava di investire e guadagnare, senza muovere un dito e sacrificarsi per amore di verità. Controparte chiamata capitalismo, ma che forse in realtà è definibile meglio come “interesse personale”.

NB: per chi non avesse sentito i fatti, ieri il senatore Giannini ha protestato in aula contro il servizio mandato in onda la sera prima dal Tg2, in cui la Rivoluzione d’ottobre è stata presentata come un sanguinoso colpo di Stato, che avrebbe favorito il sorgere del fascismo in Italia, che lo stesso nazismo sarebbe nato per combattere il mostro del comunismo, che la storia avrebbe dimostrato che comunismo e nazismo sono la stessa cosa e che, infine, il comunismo avrebbe manipolato i contadini e gli operai italiani.

Salone del vino a Torino

scritto da il 25 ottobre 2007

Si apre domani, venerdì 26 ottobre, la sesta edizione del “Salone del Vino” a Torino. La presentazione è chiara: un salone professionale destinato ai professionisti. Anche se non manca un momento, una giornata e mezza, dedicato al grande pubblico degli appassionati, magari senza titolo ma che in ultima analisi sono quelli che il vino lo comperano per berlo.

Parlavo ieri con un produttore che mi raccontava di alcune perplessità legate alla manifestazione: la posizione a metà autunno quando molti hanno l’uva da lavorare in cantina, lontana dalle grandi manifestazioni della primavera quando il vino nuovo sta per uscire. E poi la carenza di rappresentatività unita un po’ al disinteresse, almeno per lui, da parte di Torino. Ma nonostante i dubbi, la manifestazione la si prepara con entusiasmo e fiducia.

Comunque, in risposta a tutte le guide, ciò che guida oggi il mondo dei grandi produttori non è il tannino più morbido, l’uso sensato della barrique o i profumi floreali dei vini bianchi. Basta vedere che il convegno di apertura della manifestazione, organizzato con la collaborazione de “Il Sole 24 Ore”, che non è un giornale di cultura del buon bere, si propone di “accendere i riflettori sul tema Vino & Finanza. Si parlerà non solo di possibili quotazioni in Borsa, ma anche di tutti gli scenari economici e finanziari che riguardano il principale motore dell’agroalimentare e uno dei simboli del made in Italy: il pianeta vino”.

Chissà perchè ho la sensazione che il promoter stia per diventare più importante del sommelier?!

Ps: io sarò al Salone per i quattro giorni. Se passate di lì possiamo fare due chiacchiere, mentre vi faccio assaggiare qualcosa. Per le coordinate mandatemi un’email…

Ps2: io forse ho 1 o 2 biglietti per entrare gratis…richieste via email…

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metodi educativi efficaci

scritto da il 25 ottobre 2007

Il cartello non lascia dubbi sull’utilizzo: “Per ragazzini”!

Il numero è in base alle difficoltà educative che si incontrano… 😉

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ieri…

scritto da il 24 ottobre 2007

“per i poteri conferitimi ecc. la dichiaro…”

qual’è la mia religione giusta?

scritto da il 21 ottobre 2007

Cosa c’è di meglio la domenica mattina, essendo già andati a Messa il sabato sera, che dedicarsi a un test per scoprire la propria religione? Andare a fare colazione con cappuccio e brioche? Forse si, però stamattina ho letto su Pseudotecnico la recensione di un test che dovrebbe rivelare la religione giusta per te e ho deciso di provarlo.

Risultato? Al 90% cristianesimo e fin qua nessuna sorpresa (perchè manca il 10%? Forse perchè della chiesa di tanti cardinali, vescovi, suore, preti & religiosi non mi fido molto, o meglio, mi hanno fregato per benino!). E il test mi dice: “Il tuo risultato è Cristianesimo. Le tue credenze si avvicinano maggiormente a quelle del Cristianesimo. Fai qualche ricerca a riguardo e considera l’idea di diventare cristiano se non lo sei già”. Poi c’è un 70% di affinità con buddismo e confucianesimo, cosa mi rende orgoglioso anche se non so bene il perchè. Ma a seguire trovo un 60% di affinità con ebraismo e… satanismo! Che debba cominciare a preoccuparmi?!

Seriamente, l’ho fatto, mi sono divertito a fare attenzione a come le domande erano poste ma poi non saprei se puo’ essere veramente attendibile. Buona domenica!

(ps: per chi non conosce la lingua inglese e voglia tentare il test, sappia che disagree significa disaccordo e agree accordo.
psBis: per leggere ciò che c’è scritto nell’immagine, solito clik con tasto destro e visualizza immagine)

cicciopernacchio

scritto da il 20 ottobre 2007

E’ nato Cicciopernacchio, che si definisce il fratello cattivo de “Lo Spillo.it”. Benvenuto nel web!

L’annuncio del papà dice: “E’ nato! E’ nato! Il blog che non guarda in faccia nessuno, ma proprio nessuno. Che dice le cose che qui non si possono dire. E lo dice con quella innocenza che punta il re quando è nudo. E se sbaglia sa che qui le cose continueranno ad essere dette bene e non si spaventerà più di tanto. E’ solo il fratellino più piccolo e cattivo di questo portale. E’ solo un cicciopernacchio qualunque…”

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per una tv laica

scritto da il 19 ottobre 2007

E’ ora di dire basta all’interferenza della Cei nella vita pubblica italiana! Abbiamo raggiunto un livello inaccettabile per un paese civile.

Pensate che ieri sera, quasi all’ora di cena, durante il programma “Chi vuol essere milionario?” una povera fanciulla è stata costretta ad andare a casa per una domanda chiaramente imposta dal Vaticano. Qualcuno dice di aver visto addirittura Bagnasco uscire dal camerino di Gerry prima dell’inizio della trasmissione.

E nel momento clou è uscita la domanda: “qual’è l’ultimo libro della Bibbia?”. Possibili risposte: Vangelo di Luca, Apocalisse, Atti degli Apostoli, Esodo. La domanda era talmente diabolica che neanche da casa hanno potuto aiutare la poveretta. Basta, questo è veramente troppo!

Senza contare poi sto Gerry, che quasi tutte le sere ci manda di traverso il boccone con “che Dio vi benedica!”. Ma dove pensa di essere, su teleVaticano?!
Vogliamo una televisione laica e possibilmente meno impegnata!

ps: mi spiace per la concorrente, ma a sentirla rispondere “Atti degli Apostoli” e così andare a casa, ho goduto. Pensare che le sarebbe bastato qualche ricordo di catechismo. Purtroppo non mi stupirò se qualche mente “illuminata” userà le mie parole sopra. Senza ironia però!

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parcheggio ladrone

scritto da il 18 ottobre 2007

Arrivo a Torino (piuttosto che Ivrea, tanto per citare luoghi frequentati), devo pagare il posteggio per fermarmi una mezzora,
il costo sarebbe di circa 40 centesimi. Ma io ho solo 1 euro.

Cosa faccio?

Premetto che ritengo le strisce blu, ovvero i parcheggi a pagamento che non offrono alcun servizio se non il suolo pubblico, una truffa legalizzata come dover pagare l’autostrada quando hai fatto tre ore di coda. Purtroppo sembrano una piaga impossibile da eliminare. Però si potrebbe renderli un pò meno antipatici e anche più corretti. Si, perchè avete mai notato che le macchinette per pagare il posteggio non danno mai il resto?

E, ammesso che una tecnologia simile nel 2007 sia ancora troppo costosa (dai, facciamo finta di crederci!) non sarebbe possibile sistemare delle macchine cambia monete a fianco? Così che se ho solo 1 euro e devo pagare per 40 centesimi, posso non regalare ulteriori soldi al comune-strozzino?

(pubblicato anche qui)

no ospedale…no party!

scritto da il 17 ottobre 2007

La notizia me l’ha girata Emanuela che ringrazio! Ma la potete trovare anche voi su LaStampa.it e leggerete che:

Gioventù sballata
Due quattordicenni finiscono in ospedale intossicati dal troppo alcol in discoteca

LODOVICO POLETTO
TORINO

Ubriachi, anzi, molto di più. Storditi dalla quantità industriale di drink alcolici, scolati a ripetizione nella notte tra sabato e domenica due ragazzi, di appena 14 anni, sono finiti all’ospedale Martini….

L’articolo poi continua, ma state tranquilli di guardia al pronto soccorso c’era il dottor Ross!

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sappiamo cosa beviamo?

scritto da il 16 ottobre 2007

Secondo uno studio commissionato da Greenpeace, in uno dei birrifici della Anheuser- Busch, in Arkansas (Stati Uniti), dove viene prodotta la birra Budweiser, si è rilevata la presenza di riso transgenico.

Greenpeace ha informato l’Anheuser-Busch del risultato delle analisi prima di pubblicarle, chiedendo però informazioni sull’estensione della contaminazione e sulla politica circa l’utilizzo di ingredienti Ogm. La Anheuser-Busch ha replicato che il riso rilevato è autorizzato negli Usa e non viene utilizzato per la produzione della birra destinata all’esportazione.

Quello che lascia qualche dubbio è che la Anheuser-Busch è il maggiore acquirente di riso negli Usa. Da quando, nel 2006, gli stock di riso degli Usa sono stati contaminati da quelli Ogm, l’industria statunitense del riso ha subito un impatto estremamente negativo. Il riso contaminato non ha più potuto essere esportato sui mercati esteri dove non autorizzato. La Budweiser è una delle poche birre che utilizza il riso come ingrediente e viene commercializzata in circa 60 paesi, sia esportata direttamente che prodotta in loco grazie ad apposite licenze.

Ora, in Italia viene prodotta e commercializzata dalla Heineken. Ma chi garantisce che qualche lotto commercializzato in Italia non provenga dagli USA? Soprattutto adesso che hanno tanto riso di cui non sanno cosa fare?
E intanto la nostra politica quando si deciderà a mettere qualche regola sull’uso, diretto e indiretto, degli Ogm?

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aggiornamento piattaforma

scritto da il 16 ottobre 2007

Ho appena aggiornata la piattaforma del blog, che gira grazie a WordPress, alla versione 2.3.

Leggendo in diversi blog, questo aggiornamento ha creato qualche problemino. Qui sembra essere tutto in ordine, ma se notate qualche errore fatemelo sapere. Poi vi offro da bere! 😉

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degustazione Castel Schwanburg

scritto da il 15 ottobre 2007

Venerdì sera abbiamo partecipato a una degustazione di vini dell’azienda Castel Schwanburg. Organizzata dall’enoteca Perbacco di Caluso, si è svolta nella Cantina dell’ Hotel Piccolo Principe di Caluso. Nella presentazione della serata, si leggeva che Castel Schwanburg è: “Azienda storica dell’Alto Adige, fondata nel 1556. Non ha mai mancato l’appuntamento con i cinque grappoli con il Cabernet Sauvignon Privat che degusteremo con altri otto eccellenti guidati dal dott. Dieter Rudolf”. Con una premessa così, le aspettative erano tante.

Com’è andata? Una bella introduzione da parte del Dieter, ci ha presentato l’azienda come lui, dopo importanti esperienze francesi, ha fatto crescere. Poi siamo passati ai vini. Ve li elenco, in ordine di degustazione, con i miei piccoli, insignificanti e inutili appunti…

A.A. Pinot bianco Pitzon 2006: al naso abbastanza minerale.
A.A. Terlaner 2006: al naso esce subito il sauvignon, anche se è solo il 10% delle uve che concorrono a formare il vino. Secondo il produttore, ciò è dato dal fatto che si usa un clone giovane di sauvignon.
A.A. Sauvignon Engl 2006: a differenza del precedente e a discapito del nome, qui il sauvignon non si sente! Un vino non stucchevole, consistente, lungo in bocca. Nasce da 5 cloni differenti e assai maturi come anni. L’ho trovato molto interessante.
A.A. Riesling Bacher 2006: un profumo molto delicato e tenue di pesca, da cercare ma una volta trovato è molto piacevole. Se qualcuno avesse dubbi, è riesling renano.
A.A. Pinot bianco Sonnenberg 2003: marsalato. Il produttore ha parlato di futuro!?!?!?

A.A. Schiava vino del castello 2006: unica uva coltivata con la pergola, piacevole al naso, poco persistente in bocca, nessun tannino. Per il produttore è il vino da bere sempre.
A.A. Pinot nero riserva 2004: la zona in cui viene coltivata l’uva è molto ventosa, questo permette di asciugare bene i chicchi assai vicini del pinot nero. Buoni profumi. Un colore un po’ scarico
A.A. Lagrein riserva 2004: buona persistenza in bocca. Un colore molto intenso che mi sarei aspettato di più nel pinot sopra.
A.A. Cabernet Sauvignon Privat 2001: è il prodotto di punta dell’azienda e lo dimostra. Nasce da una vendemmia fatta molto tardi (si parla di fine ottobre). Complesso al naso, ha bisogno di tempo per esprimere i suoi profumi. Dopo mezzora, riprendendo il bicchiere si scopriva ancora nuove sensazioni.

Conclusioni? Ci aspettavamo di più. Non solo, ma facendo notare al produttore che il Sonnenberg era marsalato ho rischiato la fucilazione sul posto. La fucilazione l’ho scampata, ma non il suo sguardo di superiorità misto a disprezzo… Poi ha tentato di dire che era tappo… Poi ha tentato di dare la colpa a chi aveva aperto il vino… Poi… Un pò troppo visto che aveva torto. E non è più stato tanto gentile!

Due note sull’organizzazione. Prima i complimenti all’enoteca Perbacco che ha deciso di organizzare l’evento, che indipendentemente dalla cortesia del signor Dieter, è riuscito bene offrendo un’occasione rara in Canavese. Poi, però, un appunto sulla sala: capisco che probabilmente era l’unica disponibile e penso sia molto bella per una cena tra amici, ma l’ho trovata poco funzionale per una degustazione, lo spazio personale era ristretto ed i rumori erano amplificati.

Infine, se volete leggere una recensione più seria e professionale della mia sopra, la trovate su MySobry.

davanti alla morte

scritto da il 13 ottobre 2007

E’ morto il campione Tizio ma la manifestazione andrà avanti lo stesso perchè lui avrebbe voluto così…

L’attore Caio ci ha lasciati, ma la rassegna non si ferma perchè lui avrebbe voluto così…

La nostra amica Sempronia ci ha lasciati ma noi faremo lo stesso la sagra in sua memoria…

Quante volte si sentono notizie come quelle sopra. E quante volte sentendole si pensa che chi decide di andare avanti è proprio bravo, quasi coraggioso. Nonostante il grave lutto non ci si ferma ma, rispettando una presunta volontà del defunto, si continua.

A parte il fatto che il defunto, essendo tale, non può più confermare o smentire le volontà a lui attribuite, ma poi è proprio coraggio quello di voler andare avanti ad ogni costo? Oppure è una risorsa per chi rimane, una via di fuga per non fermarsi a pensare che la vita terrena un bel giorno finisce?

Fermarsi, rendersi conto che la persona amata non c’è più, elaborare che uno spazio è vuoto sicuramente crea dolore, disagio. Ma è un atto dovuto per poi continuare ad andare avanti. E’ ammettere che chi ci ha lasciato ci mancherà, è riconoscere giustamente il proprio dolore. Non ci sarà più un momento per piangere e contemporaneamente sentire il calore di chi ci sta attorno sostenendoci.

Domani sera, 14 ottobre, in piazza a Nichelino avrebbero dovuto suonare i Modena City Ramblers. Avrebbero dovuto perchè il concerto è stato annullato: il 6 ottobre Luca detto Gabibbo, un componente del gruppo, è morto in un incidente. E i Modena domani sera non suonano. Punto.