l’america di bush

scritto da il 4 ottobre 2007

Tutto minuscolo nel titolo, perchè non si meritano di più: Bush ha usato il suo potere di veto, per la quarta volta da quando è alla Casa Bianca, per bloccare una legge approvata dal Congresso. Ha così negato l’assistenza medica gratuita a quasi quattro milioni di bambini americani, le cui famiglie non sono in grado di pagare le costose polizze assicurative private. La nuova legge avrebbe esteso ad altri 3,8 milioni di bambini i benefici sanitari già goduti, in base alla vecchia normativa, da 6,6 milioni di bambini. La spesa aggiuntiva sarebbe dovuta essere di 35 miliardi di dollari, coperti dall’aumento delle tasse sui prodotti derivati dal tabacco.

Bush, che vuole riportare sotto controllo il bilancio pubblico ha obiettato che la legge è troppo costosa (é disposto a stanziare solo 5 miliardi di dollari) e poi l’ampliamento spingerebbe migliaia di famiglie, oggi coperte dall’assicurazione privata, a chiedere l’aiuto pubblico creando un pericoloso precedente(?)! Contemporaneamente chiede altri 42 miliardi di dollari per la guerra in Iraq.

Anche in Italia c’è qualcuno che vuol farci credere che la salute non sia più un diritto; facciamo attenzione!

Ah, questo “bush” è lo stesso che appoggiate quando sostenete che la guerra in Iraq era un atto dovuto!

NB: le cifre non sono concordanti tra le fonti che ho letto (Ansa, il Corriere, l’Unità, Reuters), secondo alcuni la spesa aggiuntiva dovrebbe essere di 25 miliardi, portando la cifra totale da 35 a 60 miliardi di dollari. Tutti comunque concordano che la Casa Bianca, nel suo progetto di bilancio, aveva previsto di aggiungere appena 5 miliardi di dollari al programma, 1 miliardo ogni anno.

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Dal Monte dice no al doping!

scritto da il 4 ottobre 2007

Forse il titolo è poco serio e decoroso, spero che il Professor Antonio dal Monte non si offenda! Penso di no, almeno da quel poco che ho potuto vederlo in televisione mi è sembrato molto alla buona. Ma ciò non toglie nulla alla sua grande cultura e, come solo chi veramente conosce ciò di cui parla, alla sua capacità di comunicare.
Ve lo ricordate nello studio delle notti olimpiche di Atene? Spettacolare!
Oggi vi voglio invitare a leggere un’intervista che ha rilasciato a Panorama. Tutto nasce da una dichiarazione rilasciata da Salvatore Garritano, ex-calciatore anche del Toro dove vinse uno scudetto nella stagione 1975-76. L’ex-attaccante calabrese, classe 1955, poche settimane fa, dalle pagine del Quotidiano della Calabria, ha lanciato un’accusa pesante parlando della leucemia che l’ha colpito: “Il mio male potrebbe essere dovuto a quello che ci iniettavano quando giocavamoâ€??.
Leggetevi quanto dice a tal proposito il Professor dal Monte (l’intervista completa la trovate qui:
«Professor Dal Monte, molte di queste persone, che anche recentemente hanno fatto denunce, hanno ammesso di non sapere quali sostanze utilizzavano.
Io non capisco, non siamo nel 1300. Non posso credere che questa gente abbia fatto tutto in modo superficiale. È come chi fuma: sa che il fumo fa male, ma sta con la sigaretta all’angolo della bocca.
Secondo lei, perché allora questi atleti, e non solo nel caso di Garritano, escono allo scoperto all’improvviso?
Qualcuno va a caccia di notorietà. Altri ancora, invece, vogliono sondare il campo, cercando dei responsabili a cui magari poi chiedere dei soldi. Non vi è quindi un impegno morale, altrimenti avrebbero parlato molto prima, non le pare?
Ma cosa si può fare per arginare un fenomeno ormai dilagante come quello del doping?
Lo dico spesso nelle interviste: repressione, repressione, repressione. È solo la “strizza�? di essere beccati che poi fa dir loro certe cose. Credo poco a quelle persone che sulle soglie della pensione ci vengono a dire: “Non sapevo quale prodotto ero costretto ad assumere�?. Così fanno solo la figura degli sprovveduti.
(…)
Ma chi si dopa di più allora?
Le faccio io una domanda. Chi in genere cerca qualcosa, in questo caso atleti dopati, dove si concentra, dove c’è un caso o dove è possibile trovarne molti?
La seconda che ha detto…
Esatto. Quindi, per esempio i ciclisti, la smettano di farsi trovare positivi e vedrete che nessuno li cercherà più. Basta, alla fine, avere un po’ di buona volontà e magari lo sport sarà finalmente tale».

Speriamo! Per intanto, buon lavoro Professore!

(scritto su LoSpillo)

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