Dal Monte dice no al doping!

Scritto da il 4 ottobre 2007

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Forse il titolo è poco serio e decoroso, spero che il Professor Antonio dal Monte non si offenda! Penso di no, almeno da quel poco che ho potuto vederlo in televisione mi è sembrato molto alla buona. Ma ciò non toglie nulla alla sua grande cultura e, come solo chi veramente conosce ciò di cui parla, alla sua capacità di comunicare.
Ve lo ricordate nello studio delle notti olimpiche di Atene? Spettacolare!
Oggi vi voglio invitare a leggere un’intervista che ha rilasciato a Panorama. Tutto nasce da una dichiarazione rilasciata da Salvatore Garritano, ex-calciatore anche del Toro dove vinse uno scudetto nella stagione 1975-76. L’ex-attaccante calabrese, classe 1955, poche settimane fa, dalle pagine del Quotidiano della Calabria, ha lanciato un’accusa pesante parlando della leucemia che l’ha colpito: “Il mio male potrebbe essere dovuto a quello che ci iniettavano quando giocavamoâ€??.
Leggetevi quanto dice a tal proposito il Professor dal Monte (l’intervista completa la trovate qui:
«Professor Dal Monte, molte di queste persone, che anche recentemente hanno fatto denunce, hanno ammesso di non sapere quali sostanze utilizzavano.
Io non capisco, non siamo nel 1300. Non posso credere che questa gente abbia fatto tutto in modo superficiale. È come chi fuma: sa che il fumo fa male, ma sta con la sigaretta all’angolo della bocca.
Secondo lei, perché allora questi atleti, e non solo nel caso di Garritano, escono allo scoperto all’improvviso?
Qualcuno va a caccia di notorietà. Altri ancora, invece, vogliono sondare il campo, cercando dei responsabili a cui magari poi chiedere dei soldi. Non vi è quindi un impegno morale, altrimenti avrebbero parlato molto prima, non le pare?
Ma cosa si può fare per arginare un fenomeno ormai dilagante come quello del doping?
Lo dico spesso nelle interviste: repressione, repressione, repressione. È solo la “strizza�? di essere beccati che poi fa dir loro certe cose. Credo poco a quelle persone che sulle soglie della pensione ci vengono a dire: “Non sapevo quale prodotto ero costretto ad assumere�?. Così fanno solo la figura degli sprovveduti.
(…)
Ma chi si dopa di più allora?
Le faccio io una domanda. Chi in genere cerca qualcosa, in questo caso atleti dopati, dove si concentra, dove c’è un caso o dove è possibile trovarne molti?
La seconda che ha detto…
Esatto. Quindi, per esempio i ciclisti, la smettano di farsi trovare positivi e vedrete che nessuno li cercherà più. Basta, alla fine, avere un po’ di buona volontà e magari lo sport sarà finalmente tale».

Speriamo! Per intanto, buon lavoro Professore!

(scritto su LoSpillo)

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