Le premier cri

Scritto da il 17 novembre 2007

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In Italia arriverà nel 2008, ma è già stato venduto in tutto il mondo (Cina, India, Turchia, per ora solo non in Africa) e da due settimane sta spopolando nei cinema francesi.

Parlo del film-documentario “Le premier cri”, del regista Gilles de Maistre, parla di un tema universale: la nascita di un essere umano. Non è un film sulla maternità o sulla genitorialità, ma sono dieci storie in dieci luoghi diversi (Francia, Stati Uniti, Vietnam, India, Brasile, Niger, Tanzania, Giappone, Messico, Siberia) di nascite.
Le donne partoriscono in maniere diverse. La donna Masai partorisce in piedi in una capanna, sorretta sotto le ascelle da un’altra donna. L’americana Vanessa sceglie un parto non assistito, senza visite mediche, ecografie, medicine. L’inizio è con due ragazze messicane, Gaby e Pilar, che vogliono partorire tra i delfini.

Tanti film parlano della morte, nessuno aveva ancora parlato dell’inizio della vita. Forse perchè neanche la nascita segna l’inizio della vita di una persona. Neanche l’embrione, di cui tanti si riempono la bocca a difesa o a condanna, neanche la cellula spermatozoica, segnano l’inizio dello spazio vitale.
E’ lo spazio mentale che crea la coppia genitoriale (lasciando poi entrare il dono di Dio o della natura, a seconda di quel che si crede) a far veramente nascere una nuova vita. E’ la costruzione dello spazio mentale tra uomo e donna, con l’impegno e la fatica che richiede, a segnare la “nascita”. Ma questo si preferisce non dirlo, perchè la presa di coscienza che richiede e le responsabilità che ne derivano, sono veramente troppo pesanti…

(le notizie sul film, il cui titolo tradotto è “il primo grido”, sono tratte da Repubblica.it)

(pubblicato anche qui)

2 Commenti per “Le premier cri”

  1. Daniele scrive:
    20 novembre 2007 at 18:08

    Un commento rapido rapido per comlimentarmi per il bel post.

  2. massimo.sozzi scrive:
    21 novembre 2007 at 15:32

    Grazie! Detto da un papà mi fa doppiamente piacere!