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In questi giorni il tema dell’emergenza spazzatura a Napoli monopolizza l’informazione. O meglio, l’informazione in accordo con la politica ha deciso di monopolizzare la nostra attenzione raccontandoci cosa, secondo loro, succede a Napoli.

Ma le idee migliori non le ho sentite dalla tv, anzi, in tv di idee proprio non se ne sono sentite. Al massimo qualche trito slogan pre-campagna-elettorale, tipo “via questo” e “dentro quello”!

Le idee migliori le ho ricevute via email dalla lista di “Consumo critico” di PeaceLink. Ve ne riporto qualcuno, citando i nomi di chi le ha scritte. E intanto mi chiedo perchè la politica non abbia queste persone…

Scrive Vittorio Marinelli: «(…) Il segno di continuità/discontinuità che tutti ci aspettavamo, nell’emergenza rifiuti campana, che dura da circa 15 anni, un po’ come con il respiratore artificiale, è finalmente arrivato.

E il nome straniero del super commissario, che in quattro mesi dovrebbe far diventare, la situazione napoletana, europea, la dice lunga. Si chiama De Gennaro (…).

Forse invece bene avrebbe fatto il governo, a quanto pare, per nulla ammalato di esterofilia, a nominare Roberto Saviano, come supercommissario straordinario sui commissari straordinari ordinari. L’unico che, in maniera lucida, ha detto quello che tutti sanno. Che, sulla monnezza, ci rubano tutti: politici, tecnici, camorra. Anche il primo gruppo industriale italiano: lo dice Pecoraro Scanio oggi, sempre sul giornale. Mentre la magistratura dorme. O, se non dorme, viene fatta fuori o le vengono fatti fuori i genitori.

Noi, però, che siamo esterofili, avremmo preferito un commissario europeo, per esempio, dalla Germania, dall’Olanda, dall’Austria, dal Giappone, dal Belgio, dalla Svezia, o per finire dalla Danimarca. In cerca d’economia, forse avremmo pure potuto optare per un estone (…), visto che la storia ha reso il paese baltico abbastanza economico e, quindi, un supercommissario straordinario ai commissari straordinari ordinari estone, con 2.000 euro al mese, lo porti a casa.

Paesi esteri citati che si distinguono per la quantità totale di imballaggi di vetro e carta riciclati ogni anno, come ci informa il National Geographic ancora in edicola.

Però noi, che alle lavatrici italiane, abbiamo sempre preferito le tedesche, anche il supercommissario straordinario ai commissari straordinari ordinari, l’avremmo preferito con la solidità teutonica.

Peraltro, nella classifica prima richiamata, la Germania la fa da padrona e, con un premier non di sinistra e non ecologista, come la Merkel, che si avvicina all’essere la leader ecologica ed ecologista indiscussa del mondo occidentale, la cosa è ancora più singolare. Un po’ come per l’ordinarietà nella straordinarietà, peraltro.

(…) Sorge quindi il sospetto, che coloro che si proclamano ecologisti o similari, lo fanno in realtà indifferenti poi alle tematiche sponsorizzate. Scegliendo, in perfetta continuità, uno di loro, che fa il poliziotto, e che da sempre li difende. Contro il popolo, contro l’ambiente, contro gli interessi della collettività».

Secondo Dario Nicodemo: «1. Il problema è culturale e sociale!
2. Il problema è statale, cioè che prende tutta l’Italia e non la sola Campania, le istituzioni locali c’entrano per una parte!
3. Il problema è la radicalizzazione della Camorra
4. Il problema è politico
5. Il problema è nostro e quotidiano.

1. Bisogna insegnare alle persone, a noi!!! perchè quando parliamo di persone crediamo siano sempre altri! Mai siamo noi le persone!! Bisogna consumare di meno! Bisogna far uso il meno possibile di oggetti non riciclabili! (INFORMATEVI cosa è riciclabile! Sapevate che la plastica dei giocattoli, dei piatti e delle posate in plastica non è riclabile??
(…) La raccolta differenziata non è una mera catena di montaggio! è uno stile di vita! Come i nostri nonni che mettevano da parte anche il filo di cotone di 5 cm che sarebbe potuto servire eventualmente!

2. IL problema è statale perchè? Perchè se continuano a mandarci (CAmpania) tramite traffici illegali ( CAmorre) i rifiuti speciali e non dal centro nord italia è normale che si satura tutto! Tutto il nostro territorio è pieno della loro immondizia! Noi siamo la loro discarica!

3. La Camorra va combattuta dalla stato e non dalla polizia locale, invece di mandare l’esercito in Afghanistan o Iraq è bene che mettano a posto prima i problemi qui da noi!
Non sono per la violenza, ma i militari sono un ottimo sostegno logistico per prendere tutti i malviventi!

4. La politica vive con la camorra: (…) alcuni rami della politica nazionale sguazzano con l’aiuto della camorra.
Bassolino ha fatto molte cose e neanche 5 commissari sono riusciti a contrastare la forza della camorra: guardate cosa sta facendo a pianura: quella degli scontri violenti è camorra!

5. IL problema è quotidiano e nostro: ora che finiamo di leggere questa mail non buttiamo la cicca o la carta per terra e non prendiamo la macchina per andare a comprare il pane a 50m da casa!!».

scrive ancora Giuseppe Palermo: «Adesso, dopo anni di boicottaggio consapevole (…) tutti parlano di raccolta differenziata. Molti (…) perché tanto, pensano, è una cosa lunga a farsi e, nell’attesa, zittiti comitati e ambientalisti, si può finalmente dare via libera ai termovalorizzatori, alias inceneritori (il danno e la beffa cioè, della serie: provocate il disastro e sarete premiati). Bisognerebbe far capire a questa gente, e un po’ a tutti quanti, che il riciclo è già un ripiego e una sconfitta, perché i rifiuti bisogna anzi tutto evitare di crearli. Venendo al caso attuale, basterebbe una sola ordinanza del Governo o del Commissario (siamo o no in emergenza?) per vietare dall’indomani sacchetti e bottiglie di plastica, e, se è vero che gli imballaggi costituiscono almeno il 40% dei rifiuti, gli effetti li vedremmo subito. La gente tornerebbe a bere sorella acqua dal rubinetto e chi proprio vuole la minerale lo farebbe restituendo il vuoto al fornitore, come si faceva una volta (qui in Italia, non in Scandinavia). Ma c’è poco da sperare: persino la ridicola tassa di 5 centesimi che la Finanziaria ha introdotto per le bottiglie di plastica è stata causa di attacchi virulenti, del tipo: “Ci tassano anche l’acqua”, mentre il Ciarrapico, chi sa mai perché, s’è buttato a sinistra…(…) Dell’acqua sappiamo già molte cose, del compostaggio domestico forse meno. Il Svizzera il compostaggio da decenni è obbligatorio per chi ha un giardino anche piccolissimo (le leggi, nei dettagli, cambiano a seconda dei cantoni); l’esperienza che ho io è di parecchio tempo fa, e se qualcuno ne sa di più, sarebbe opportuno richiamare queste disposizioni. Nulla in realtà, anche in Italia, vieta ai singoli comuni di riprenderle, senza aspettare il governo (…)».

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