moderna santa inquisizione

Scritto da il 30 gennaio 2008

ATTENZIONE: questo post e' piu' vecchio di 12 mesi. I commenti sono stati percio' chiusi. Per qualunque segnalazione usate la maschera contattami.

Quando ho iniziato l’avventura del blog mi ero aristocraticamente posto il divieto di inserire le pubblicità. Volevo un blog “puro”, solamente con contenuti miei. Purtroppo la nobiltà non paga. Così una decina di giorni fa ho deciso di iscrivermi al servizio (?) AdSense di Google.

Così qui a fianco erano comparse le pubblicità di Google.

Quando ci cliccavate sopra mi veniva accreditato virtualmente qualche centesimo, 1 o 2 centesimi. L’accredito reale invece sarebbe stato fatto al raggiungimento di una cifra minima.

C’erano delle regole chiare (pensavo!) per evitare”clic non validi”, che penso si possano riassumere in: 1- non invitare a fare clic sugli annunci con post o simili; 2- non farsi clic da solo sugli annunci o utilizzando programmi fraudolenti.

Così erano comparsi gli annunci pubblicitari ma io mi ero ben guardato dal dirlo sul blog o di cliccarci sopra. Oggi però ne posso parlare perchè gli annunci non ci sono più, c’è solo uno spazio vuoto occupato da codice oramai inutile.

Cos’è successo? Ieri mi arriva questa email:

«Gentile Massimo Sozzi,

Recentemente durante l’esame dei suoi dati, abbiamo scoperto che il suo account AdSense ha rappresentato una seria minaccia per i nostri inserzionisti AdWords. (…) Pertanto, abbiamo deciso di disattivarlo.

La preghiamo di comprendere che questa decisione si è resa necessaria al fine di proteggere gli interessi dei nostri inserzionisti e di altri publisher AdSense. Ci rendiamo conto che ciò può causarle disagi. La ringraziamo anticipatamente per la sua comprensione e collaborazione.

Per eventuali domande sul suo account o sui provvedimenti adottati non risponda a questa email. Per ulteriori informazioni, consulti la pagina ecc.»

Francamente non comprendo! Però vado a visitare la pagina indicata per capire qualcosa di più su quali possano essere i motivi della disattivazione. Cerco in particolare di avere qualche informazione sui clic non validi:

«Abbiamo l’esigenza di proteggere i nostri sistemi proprietari di rilevamento. Pertanto, non siamo in grado di fornire ai nostri publisher informazioni più dettagliate in merito all’attività dei propri account, incluse pagine web, utenti o servizi di terze parti eventualmente interessati.

Come forse saprai, Google prende molto sul serio l’attività di clic non validi. Per questo analizza tutti i clic e le impressioni per determinare se corrispondono a un metodo fraudolento volto a incrementare artificialmente i costi di un inserzionista o le entrate di un publisher. Quando determiniamo che un account AdSense può costituire un rischio per i nostri inserzionisti AdWords, possiamo disattivare l’account del publisher al fine di proteggere gli interessi dei nostri inserzionisti.

Tieni presente, inoltre, che, come specificato nei nostri Termini e condizioni, Google determina i casi di attività di clic non validi a sua esclusiva discrezione».

Bene, non sembrano esserci molte indicazioni. Ma non c’è modo di riattivare l’account? Io non fatto nulla di illecito, non posso nemmeno difendermi? Forse si:

«È possibile che il mio account venga riattivato dopo che è stato disattivato a causa di un’attività di clic non validi?

Siamo sempre a tua disposizione per risolvere qualsiasi problema riscontrato. Se ritieni che questa decisione sia errata e, in buona fede, puoi garantirci che l’attività non valida rilevata sui tuoi annunci non è dovuta a tue azioni, a negligenza o ad azioni o negligenza di altre persone per le quali rispondi, puoi presentare un ricorso contro la chiusura del tuo account.

(…) Per presentare un ricorso contro la disattivazione del tuo account, ti preghiamo di contattarci esclusivamente attraverso il nostro modulo online».

Bene, allora compiliamo il modulo. Mi chiedo chi sono con email, url, ecc. Poi qualche domanda più “specifica”:

«Pubblico del tuo sito Web:» mi viene voglia di scrivergli “chiunque al mondo possa accedere a internet”. Mi contengo.

«Principali origini del traffico sul tuo sito Web:» Google che chiede a me da dove arrivano i miei visitatori? Ma Analytics è morto? Mi contengo.

Infine la chicca:

«Qualsiasi informazione pertinente che ritieni possa spiegare i clic non validi da noi rilevati:» mi accusate di clic non validi, non mi date nessuna informazione ulteriore e pretendete che ve li spieghi? Qui non mi sono più contenuto e ho fatto presente a Mister Big Fratello Google che sarei stato felice di collaborare se mi avessero spiegato di cos’ero accusato!

Non penso che il mio account verrà riattivato, soprattutto dopo questo post. Mi piacevano Google e i suoi servizi e non avrei mai pensato che attuasse medioevali sistemi di vessazione. Moderni tribunali della santa inquisizione:

giudice: Difendetevi dall’accusa di stregoneria dichiarandovi colpevoli!

imputato: Vostro onore, non ho fatto nulla!

g: Appunto, dimostratelo!

i: Ma cosa devo dimostrare se non so neanche di cosa mi accusate!

g: Dimostrate che non abbiamo nulla di cui accusarvi.

i: ….

g: Bene, l’imputato è senza dubbio colpevole! Gli vengano tolti i beni e condannati al pubblico rogo!

Eh si, perchè alla fine in qualche giorno io avevo raccimolato qualche dollaro. Io i soldi non li vedrò mai, ma gli inserzionisti che Google “difende” li hanno sborsati…

4 Commenti per “moderna santa inquisizione”

  1. Daniele scrive:
    30 gennaio 2008 at 14:03

    Gran bel post.

    Che però mi conferma la facilità con cui Google disattiva gli account AdSense.
    Io non ho mai avuto problemi su psicologia del lavoro, ma tieni presente che ho sempre addirittura DISINCENTIVATO i collaboratori al sito (che si collegano saltuariamente e con IP diversi dal mio, e con account google diverso dal mio, dal fare click sulle inserzioni, invitandoli addirittura, nel caso interessasse una pubblicità, a riscrivere manualmente nella barra degli indirizzi l’url del sito, senza cliccare sulla pubblicità AdSense. Proprio per assicurarmi che TUTTI i click siano SOLO ed ESCLUSIVAMENTE dei visitatori del sito. E problemi non ne ho mai avuti. Anche se come sito non ci stiamo arricchendo, almeno ci “sostiene” un po’ … 😉

    Facci sapere se Google risponde!

  2. Azza scrive:
    29 febbraio 2008 at 20:36

    Ciao Massimo,
    mi è successa tempo fà la stessa cosa e come potrai leggere da qui: http://www.azzablog.it/?p=281 mi è arrivata la medesima lettera, ormai non credo più a quel tipo di pubblicità sopratutto dopo che in un sito ho letto che su quel che quadagni con adsense (sempre se non ti bannano) ci devi pure fare la dichiarazione dei redditi a fine anno…
    Comunque è inaccettabile che diano dei truffatori alla gente senza mostrare loro i metoti di giudizio che hanno usato per bannare l’account, senza dar modo di opporsi e accusando di essere praticamente dei ladri..
    Mi consola almeno di vedere di non essere l’unico a “rappresentare una seria minaccia per i loro inserzionisti AdWords”..
    Ciaooo XD

  3. massimo.sozzi scrive:
    5 marzo 2008 at 09:23

    Ciao Azza, ho letto il tuo post e i commenti. Penso che fra qualche anno o anche meno, anzichè zio Bill odieremo i mister Google!
    Riguardo alla dichiarazione dei redditi, ho già letto due testimonianze opposte, ma entrambe molto articolate, documentate e attendibili…forse, visto che uno dice l’opposto dell’altro!
    Beh, consoliamoci e non arrabbiamoci troppo! Tanto Google non ci risponde più… 😉

  4. arrgianf scrive:
    6 gennaio 2009 at 14:36

    Alternative ad adsense? La vedo dura :(