Cuorgnè rivive?

scritto da il 2 febbraio 2008

Che bello quando si leggono certe notizie, come quella apparsa su “la Sentinella” di giovedì 31 gennaio 2008 a pagina 26:

«Cuorgnè al centro del divertimento

Cuorgnè. Giovani determinati, convinti che sia necessario rimboccarsi le maniche, essere costruttivi e non soltanto lamentarsi delle cose che non vanno e della scarsa attenzione che si riserva alle esigenze delle nuove generazioni. (…) “Vogliamo riportare Cuorgnè e il Canavese al centro del divertimento dei giovani, come avveniva quando noi eravamo piccoli ed i nostri genitori avevano la nostra età – confida la presidente Valentina R. (sul giornale c’è il cognome per esteso) -. Il nostro è un territorio che ha grandi aspettative, quello che manca è l’abitudine, il ritornare a non doversi necessariamente spostare in auto ad Ivrea o Torino per divertirsi (…). Siamo un gruppo eterogeneo, apolitico, no profit soltanto ed esclusivamente finalizzato all’aggregazione socio-culturale giovanile».

Bene! Sembra che il gruppo abbia già organizzato diverse attività, ma l’esordio sarà in occasione del Carnevale di Cuorgnè con l’organizzazione di un concerto dei “Fratelli Sberlicchio” sabato 9 febbraio. Ma, come si chiama questa nuova associazione? Rullo di tammburi…. “I Peyote”… (silenzio)…

Peyote? Si, «dal nome di un fungo messicano» precisa la giornalista (un po’ ingenuo, secondo me). Peyote? Cioè, «un piccolo cactus di 10 – 12 cm. di diametro, di colore blu-verde scuro (…). Il peyote rappresenta una delle droghe allucinogene più popolari e considerate fra le popolazioni indigene del Messico, al punto che per gli indios messicani era a tutti gli effetti un Dio. (…) Il peyote è un potente allucinogeno che modifica le percezioni sensoriali e lo ‘stato di coscienza’ fino a provocare allucinazioni visive e acustiche. Questo può provocare effetti che possono variare da visioni paradisiache fino a incubi terrificanti; in questo senso è dimostrato che il setting (il luogo, la situazione, la compagnia) e il set (il proprio stato d’animo, l’umore, la disposizione mentale) sono determinanti sugli effetti. (…) Come tutti gli allucinogeni, il peyote ha una ricaduta molto intensa sul funzionamento neuro-fisiologico del cervello, per cui non è una sostanza da prendere alla leggera e non va assunta spesso» (tratto da www.ildiogene.it) .

Beh, però un pò li capisco. Per avere il coraggio di smuovere qualcosa in Cuorgnè c’è davvero bisogno di una forza “speciale”!

NB: il nome, come avrete capito, non mi convince. Ma faccio un grosso “in bocca al lupo” all’associazione perchè mi sembra che abbia dei bei programmi!

(le foto originali, che ho composto io in animazione, le ho prese da pastaaltonno.splinder.com, unachicadelmonton.blogomundo.com, www.sefirot.it)

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