no al canone Rai

scritto da il 29 febbraio 2008

Su www.altroconsumo.it hanno pubblicato un articolo riguardo al canone Rai che mi trova particolarmente d’accordo. In particolare sul rendere pubblici e fruibili tutti i contenuti della televisione pubblica.

E non, come mi è capitato qualche settimana fa, di ricevere la pubblicità di un’iniziativa della DeAgostini: vendita di dvd con le puntate della trasmissione Rai “La Storia siamo noi”. Non è corretto che un programma prodotto con i soldi pubblici del canone e già mandato in onda, venga sfruttato e venduto da un soggetto privato. Soprattutto, se lo stesso programma non è reso disponibile gratuitamente in rete!

Ben vengano le proposte di Altroconsumo, anche se penso che nessuno schieramento politico avrà il coraggio di pronunciarsi a proposito:

«Come lo scorso anno, la Rai sta chiedendo il pagamento del canone anche a chi non ha più il televisore, ma vede i programmi attraverso computer e tvfonini. Pratica che, purtroppo, trova legittimazione giuridica nell’assurda legislazione vigente: il regio decreto del 1938, che impone il pagamento del canone a “chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”.

Il Governo deve a nostro avviso intervenire subito con una moratoria sul pagamento del canone per Pc e Tvfonini. Il canone Rai è infatti ormai assurdo e obsoleto, tanto più su questi supporti.

Per questo, a tutte le forze politiche che si affronteranno nelle imminenti elezioni, ne chiediamo l’abolizione. (…) Destinando, a copertura del servizio, parte o tutta l’Iva versata sull’acquisto degli apparecchi atti a ricevere il segnale televisivo. (…)

Altro punto importante è a nostro avviso che tutto l’archivio Rai sia reso libero e gratuito su internet: rappresenterebbe un notevole passo avanti, dal punto di vista culturale, per il nostro Paese. E che la Rai dia attuazione al Contratto di Servizio, rendendo disponibili sui suoi portali tutti i programmi trasmessi da radio e televisione “non appena terminata la trasmissione”, offrendo all’utenza la “possibilità di scaricare, modificare e ridistribuire via internet i contenuti radiotelevisivi prodotti dalla Rai mediante proventi dei canoni di abbonamento”.

(…) ricordiamo che, ferma la legislazione vigente, il canone va comunque pagato per il possesso di uno solo dei terminali atti alla ricezione del segnale televisivo. Chi ha un televisore, quindi, non deve pagare anche per il possesso del tvfonino, ma chi non ha televisore ed ha un tvfonino dovrebbe pagare la tassa di possesso. Per quanto riguarda i cellulari, inoltre, il canone può essere richiesto per i tvfonini, ma non per i videofonini, che sono una cosa diversa (sono quelli che permettono di fare videochiamate, ma non di vedere programmi tv)».

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di 28 ce n’è uno…

scritto da il 29 febbraio 2008

…ma oggi siamo a 29! Caspita, capita solo una volta ogni 4 anni!

Perciò, se volete risparmiare potete renderlo un anniversario: mettersi insieme, sposarsi, nascere, iniziare una nuova attività, ecc… Insomma, programmare per oggi un avvenimento, da ricordare di anno in anno, vuol dire risparmiare: perchè lo dovrete festeggiare con tutti i santi crismi solo ogni 4 anni.

Contemporaneamente: volete rendere davvero triste la vostra vita? Programmate per oggi un avvenimento da ricordare di anno in anno…tristezza assicurata!

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