Carnevale d’Ivrea 2008 online

scritto da il 4 febbraio 2008

Aspettando il secondo pomeriggio di tiro, mi faccio un giretto tra blog e notizie online. E scopro con piacere tanti riferimenti al Carnevale d’Ivrea.

Grazie alla segnalazione di Vittorio Pasteris, scopro una miriade di foto su Flickr con soggetto Ivrea, quasi tutte dedicate al Carnevale 2008.

LaStampa.it racconta di circa 4000 aranceri a piedi, poco più di un centinaio di feriti e la manifestazione un po’ sottotono causa l’accoppiata “maltempo & tiket”. Una lettura abbastanza corretta, assolutamente distante da quella fintamente perbenista del Tg2 di ieri sera, che metteva l’accento sui feriti e riduceva gli aranceri a piedi a poche centinaia, sottinteso di pazzi scatenati e quindi un po’ comunisti…

Da Flickr risalgo al blog di Andrea che boccia la sfilata di sabato sera (io mi chiedevo se si può ancora chiamarla sfilata), ma soprattutto racconta un bella stronzata di un giornaletto e di una radio neanche troppo piccola, che hanno divulgato il nome della Mugnaia già nell’edizione di sabato: VERGOGNA!

Stasera ci dovrebbe essere la sfilata delle bande…speriamo che il tempo sia clemente!

la Mugnaia 2008

scritto da il 3 febbraio 2008

Ieri sera è stata presentata la Vezzosa Mugnaia 2008 dello Storico Carnevale d’Ivrea: Paola Sacerdote in Rovaris!

(foto di Marco Leonardi)

Sempre emozionante l’uscita, anche se non vorremmo più vedere al sabato sera:
1- una sfilata (se così si può chiamare) di più di 2 ore con 3 squadre;
2- gli aranceri lontani da Lungo Dora che non riescono a vedere i fuochi;
3- neanche un bicchiere di vin brulè per gli Scacchi!

Ma oggi pomeriggio si inizia a tirare, sperando che il tempo sia clemente… E ancora una volta canteremo la Canzone del Carnevale!

Una volta anticamente
Egli è certo che un Barone
Ci trattava duramente
Con la corda e col bastone;
D’in sull’alto Castellazzo,
Dove avea covile e possa,
Sghignazzando a mo’ di pazzo
Ci mangiava polpa ed ossa.

Ma la figlia d’un mugnaro
Gli ha insegnato la creanza,
Che rapita all’uom più caro
Volea farne la sua ganza.
Ma quell’altra prese impegno
Di trattarlo a tu per tu:
Quello è stato il nostro segno,
E il Castello non c’è più. (…)

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Cuorgnè rivive?

scritto da il 2 febbraio 2008

Che bello quando si leggono certe notizie, come quella apparsa su “la Sentinella” di giovedì 31 gennaio 2008 a pagina 26:

«Cuorgnè al centro del divertimento

Cuorgnè. Giovani determinati, convinti che sia necessario rimboccarsi le maniche, essere costruttivi e non soltanto lamentarsi delle cose che non vanno e della scarsa attenzione che si riserva alle esigenze delle nuove generazioni. (…) “Vogliamo riportare Cuorgnè e il Canavese al centro del divertimento dei giovani, come avveniva quando noi eravamo piccoli ed i nostri genitori avevano la nostra età – confida la presidente Valentina R. (sul giornale c’è il cognome per esteso) -. Il nostro è un territorio che ha grandi aspettative, quello che manca è l’abitudine, il ritornare a non doversi necessariamente spostare in auto ad Ivrea o Torino per divertirsi (…). Siamo un gruppo eterogeneo, apolitico, no profit soltanto ed esclusivamente finalizzato all’aggregazione socio-culturale giovanile».

Bene! Sembra che il gruppo abbia già organizzato diverse attività, ma l’esordio sarà in occasione del Carnevale di Cuorgnè con l’organizzazione di un concerto dei “Fratelli Sberlicchio” sabato 9 febbraio. Ma, come si chiama questa nuova associazione? Rullo di tammburi…. “I Peyote”… (silenzio)…

Peyote? Si, «dal nome di un fungo messicano» precisa la giornalista (un po’ ingenuo, secondo me). Peyote? Cioè, «un piccolo cactus di 10 – 12 cm. di diametro, di colore blu-verde scuro (…). Il peyote rappresenta una delle droghe allucinogene più popolari e considerate fra le popolazioni indigene del Messico, al punto che per gli indios messicani era a tutti gli effetti un Dio. (…) Il peyote è un potente allucinogeno che modifica le percezioni sensoriali e lo ‘stato di coscienza’ fino a provocare allucinazioni visive e acustiche. Questo può provocare effetti che possono variare da visioni paradisiache fino a incubi terrificanti; in questo senso è dimostrato che il setting (il luogo, la situazione, la compagnia) e il set (il proprio stato d’animo, l’umore, la disposizione mentale) sono determinanti sugli effetti. (…) Come tutti gli allucinogeni, il peyote ha una ricaduta molto intensa sul funzionamento neuro-fisiologico del cervello, per cui non è una sostanza da prendere alla leggera e non va assunta spesso» (tratto da www.ildiogene.it) .

Beh, però un pò li capisco. Per avere il coraggio di smuovere qualcosa in Cuorgnè c’è davvero bisogno di una forza “speciale”!

NB: il nome, come avrete capito, non mi convince. Ma faccio un grosso “in bocca al lupo” all’associazione perchè mi sembra che abbia dei bei programmi!

(le foto originali, che ho composto io in animazione, le ho prese da pastaaltonno.splinder.com, unachicadelmonton.blogomundo.com, www.sefirot.it)

Commenti disabilitati su Cuorgnè rivive?

Dopo aver scritto il post qui sotto, l’ho segnalato alla redazione di www.extratorino.it. Un’oretta dopo mi arrivava il riscontro dell’autore:

«Caro Massimo Sozzi,
Ho letto ora la tua mail e anche il contenuto del tuo blog, e devo dirti che l’ho trovato molto “delicato�? e simpatico nel correggere le mie imprecisioni. Imprecisioni che però vengono da un’esperienza diretta (di qualche anno fa) al Carnevale di Ivrea: quello che ho scritto sono le impressioni su una giornata splendida passata a tirare (e ricevere) arence, oltre a qualche informazione di servizio.

A questo punto, ti propongo una cosa: aggiorno l’articolo aggiungendoci due righe sulle reazioni ottenute e linko il tuo blog in modo che i lettori di extra possano avere del carnevale una visione più… precisa
(ovviamente se non ti va avvertimi che rimetto tutto com’era prima)

E grazie delle correzioni, non hai urtato nessuno, anzi!

Un saluto

Daniele Silva»

Certo che accetto la proposta!

Così, se adesso andate alla pagina dell’articolo, trovate le precisazioni, un link al mio blog e un bel augurio di Buon Carnevale come anch’io avevo proposto alla fine del post.

A me non resta altro da fare che ringraziare Daniele Silva e tutta la redazione di torinoextra.it, facendo i complimenti per la capacità di informare, ascoltando pazientemente anche chi è un pò pignolo!

Commenti disabilitati su leggende sul Carnevale – aggiornamento

leggende sul Carnevale di Ivrea

scritto da il 1 febbraio 2008

Che bello! Sulla newsletter di www.extratorino.it propongono per il weekend, «una una domenica tra gli aranceri del carnevale di Ivrea (attenzione alle arance vaganti)» offrendo «la guida di extratorino alla spietata battaglia delle arance (e al carnevale più divertente)». Beh, “spietata battaglia” e “carnevale più divertente” è un connubio che mi piace. Ci siamo persi lo “storico”, ma probabilmente lo troveremo nell’articolo. Leggiamo….

Ma il Signor Daniele Silva (autore dell’articolo), dove ha trovato queste informazioni?! Perchè ci sono un po’ troppi errori!

L’intento è buono, ma bisogna sistemare un po’ di informazioni qua e là. Cominciamo:

Molte cose non si conoscono di Ivrea. La prima, anche se un po’ trita e ritrita, è che i suoi abitanti si chiamano eporediesi: (…) La seconda è che a carnevale si prendono ad aranciate: non si tirano le lattine, ma si tirano le arance, quelle tonde e tendenzialmente anche non troppo mature, chè fanno più male.

Le arance sono comprate in cassette impilate su bancali. Possono essercene di meno mature ma anche di quasi marce.

Anche la Battaglia delle arance non è tutto ‘sto scoop, ma forse ciò che non potete immaginare – se non ci siete mai stati – è che come tutte le manifestazioni popolari del genere, la cosa viene presa dagli eporediesi molto seriamente.

Questo è molto corretto, anche perchè si sta parlando dello “Storico Carnevale d’Ivrea”!

Tanto seriamente che per (…) stare sui carri, dai quali si possono lanciare arance sul pubblico da una posizione privilegiata, si pagano dei soldi. E, soprattutto, che lanciarsi le arance non è uno scherzo: bisogna farsi male.

Bisogna…non è scritto esattamente nel regolamento.

(…) Il clou, se volete partecipare alla battaglia, è domenica 3 febbraio.

Non solo, ma anche lunedì 4 e martedì 5.

(…) I carri allegorici (divisi in squadre) passano per le vie della città, zeppi di “tiratoriâ€?? bardati (è tutto vero) che lanciano arance verso il basso, dove c’è la folla. Voi (che presumibilmente sarete la folla) dovete armarvi di arance e tirarle verso i carri, senza pietà: alla fine del carnevale il carro più “combattivoâ€?? vincerà la gara. Più gliene tirate, più saranno contenti.

Aiuto! Facciamo ordine: i carri, divisi in pariglie e quadriglie in base al numero dei cavalli, sono entità singole, solo pochissimi solo legati alle squadre, che sono invece quelle formate dagli aranceri a piedi. I carri sono dipinti ancora a mano e particolarmente curate sono le finiture dei cavalli, sono belli da vedere e simboleggiano le armate del tiranno, ma definirli “allegorici” può far confondere con Viareggio. I carri tirano le arance verso il basso, ma non verso la folla che è venuta ad assistere! Le arance si tirano nelle piazze, dove ci sono le squadre degli aranceri a piedi. I quali hanno anche loro pagato per comprare le arance e tirare, e non sono per niente contenti che i lettori di extratorino vengano ad armarsi con le loro arance!
Le “folla”, piuttosto, è chiamato a vestire il berretto frigio a partire dal giovedì.

Oltre alla battaglia c’è tutta una rappresentazione allegorica, che comincia sabato alle 21 (…) Per informazioni sugli eventi collaterali e su come arrivare e dove parcheggiare, www.carnevale-diivrea.it.

La rappresentazione STORICA inizia sempre il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, e si compone di tanti momenti e giornate che portano all’uscita della Mugnaia del sabato sera.
Il link al sito è corretto, mentre è sbagliato il trattino nel testo. Se volete poi approfondire, non dimenticate il sito www.carnevalediivrea.com.

Chissà se gli amici di extratorino.it, di cui consiglio la newsletter perchè è sempre molto interessante, mi leggeranno? Spero di si e spero che capiscano le mie puntualizzazioni. In fin dei conti lo ha scritto anche Daniele Silva:«la cosa viene presa dagli eporediesi molto seriamente».

E Buon Carnevale a Tutti!