la crescita del petrolio

Scritto da il 4 marzo 2008

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Oggi dedico la giornata al petrolio…

In realtà è da alcuni giorni che voglio segnalare due grafici, con relative spiegazioni, molto interessanti.

Il primo l’ho trovato su petrolio.blogosfere.it

Il concetto è abbastanza chiaro: «E’ interessante scoprire come nel non lontano 1999 il barile valeva pochi spiccioli (credo che il record negativo sia 9$, vado a memoria); nel 2003 invece, quando scoprii il problema dell’esaurimento delle risorse, si trovava intorno ai 30 dollari. In quella remota era, si pensava che il raggiungimento dei 50 avrebbe significato la crisi economica, i 70 la crisi sistemica, e i 100 la fine della civiltà occidentale, pianti e stridor di denti.

Esagerati? Forse. Ma per altri versi si era ottimisti: scommettendo sul raggiungimento dei 100 dollari, c’era chi diceva 2015, chi 2018, chi 2020. Qualche pazzo parlava di 2010… ma era solo uno sconsiderato pessimista».

Il secondo invece arriva da aspoitalia.blogspot.com

Il post spiega molto bene la crescita esponenziale. Fermandomi al grafico, invece, mi chiedo: perchè dobbiamo continuare a pagare noi per i problemi della “democrazia” Usa?!

Comunque il problema più grosso non penso sia la crescita del prezzo petrolifero, ma l’incapacità di sfruttare altre energie. Non quella nucleare come qualcuno ci vuol far credere, ma quelle rinnovabili. Per cominciare si potrebbe rendere obbligatorio per ogni palazzo, uno o più pannelli solari. Qualcuno ha calcolato il risparmio?

Per vedere meglio i due grafici basta che ci clicchiate sopra

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