Olivetti dreaming

Scritto da il 5 marzo 2008

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Il sogno Olivetti: l’ho letto da Vittorio Pasteris che segnala di averlo preso da VerMario. E io mi associo ricopiandolo (aggiungendo solo qualche maiuscola e il trattino orizzontale allo smile), con anche un po’ di commozione:

«Voglio lavorare all’Olivetti. Ma non quella di adesso, voglio lavorarci nel 70 o giù di li. Voglio andare a stare a talponia e parcheggiare la 128 nel garage sotterraneo. Voglio andare all’asilo Olivetti, alla colonia, alla biblioteca ai servizi sociali. Voglio inventare il primo personal computer, o almeno dire che l’ho fatto. Voglio l’agenda e il calendario. Voglio stare al lago Sirio, andare a nuotare alla Serra e a leggere alla biblioteca in piazza Ottinetti. Voglio fare un prestito per i dipendenti, andare dal dentista della fabbrica, andare in mutua.

E non mi importa se poi non ha funzionato. Voglio la mia spilla d’oro. :-)».

E lasciatemi aggiungere: voglio lavorare all’Olivetti di Ivrea e non essere trattato da mendicante nelle agenzie interinali che ne hanno preso il posto!

2 Commenti per “Olivetti dreaming”

  1. vermario scrive:
    5 marzo 2008 at 14:36

    già.. va beh dai non abbattiamoci, c’è sempre vodafone! :) già, sarcasmo

  2. massimo.sozzi scrive:
    6 marzo 2008 at 09:26

    già, c’è Vodafone…ma l’Ingegner Olivetti non penso abbia mai considerato nessuno “sovra-skillato”! Doppio sarcasmo!