Napoleon-Brunettà

Scritto da il 13 maggio 2008

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«Promette una rivoluzione tecnologica Renato Brunetta, secondo il quale la banda larga e l’Ict devono far superare “senza ritorno” ogni barriera fisica nel giro di un anno, un anno mezzo. Un taglio deciso alle montagne di carta che invadono la Pubblica amministrazione: “non ci dovrà più essere la documentazione cartacea”, promette il ministro, “le pagelle dovranno essere lette su internet, basta pagelle di carta”. (…) una “rivoluzione con la quale la carta dovrà progressivamente sparire per essere sostituita dall’elettronica”. (…) Il piano per riformare la Pubblica amministrazione è ambizioso, ma Brunetta assicura di non avere “la sindrome di Napoleone”, perché per fare le riforme c’è bisogno del consenso del Paese. (…) “Penso di avere la consapevolezza, l’umiltà e la determinazione per fare bene, ma da solo non potrò fare nulla. Ho bisogno del consenso del Paese, degli stakeholders e di quelli che mi hanno preceduto”» (da Il Sole24).

Sinceramente? A me l’idea piace, piace anche parecchio.

Però, sia chiaro, ci dovranno essere delle condizioni minime senza le quali non si potrà operare. Prendiamo ad esempio le pagelle:

  1. tutte le persone interessate dovranno poter accedere alla risorsa in rete.
  2. tutte le persone interessate dovranno poter accedere alla risorsa in rete in un tempo massimo.
  3. la risorsa in rete dovrà essere resa disponibile in un formato usufruibile da chiunque.
  4. chi non potrà accedere alla rete, dovrà comunque avere la possibilità di accedere alle informazioni che lo riguardano.

Riusciamo a rispettarli tutti questi punti minimi?

Perchè solo qualche mese fa, ho letto una circolare ministeriale che richiedeva alle insegnanti di consegnare un documento in “formato Word”!!! Prevedo una lunga strada… Nel frattempo, vorrei suggerire al Ministro Brunetta un uso moderato degli inglesismi. Perchè, mi risulta che oggi gli stakeholders si siano messi tutti in mutua!

«Brunetta ha escluso di essere affetto dalla Sindrome di Napoleone. Poi si e’ calato in testa il suo cappello a coccarda e si e’ allontanato fischiettando la marsigliese» (Mantellini).

7 Commenti per “Napoleon-Brunettà”

  1. Daniele scrive:
    13 maggio 2008 at 10:54

    Se Brunetta riuscisse a perseguire un quinto di quanto promesso – il che, beninteso, glielo auguro, perché sarebbe semplicemente bellissimo – si aprirebbero peraltro opportunità di lavoro importanti a livello di formazione nella PA.
    Hai presente aggiornare TUTTA LA PA DI OGNI ORDINE E GRADO su come si accede a Internet, come si crea un file PDF, come si invia una mail, che cos’è una mail certificata?

    Non vorrei fare l’uccello del malaugurio, ma anche a me è sembrato di intravedere la coccarda e una mano nel panciotto, al neo ministro. E, per dirla come dicono i manager TIM-TELECOM, non vorrei che finisse come “quel gran capolavoro a Waterloo”… :-)

  2. massimo.sozzi scrive:
    13 maggio 2008 at 11:09

    Da qualche parte leggevo che è una tendenza dei ministri della Funzione Pubblica partire con grandi campagne!
    Speriamo comunque che non si incarichi la Telecom della formazione! 😉

  3. bakkio2 scrive:
    13 maggio 2008 at 13:45

    Già, bell’iniziativa, peccato che sia da anni che sento sempre la stessa romanzina, ma poi non succede nulla.
    Anni fa avevo firmato un petizione affinchè la pubblica amministrazione utilizzasse open source, e come è andata a finire?
    Che se vai sul sito dell’agenzia delle entrate (per esempio) trovi tutti i documenti in MICROSOFT WORD, e per lavorare devi utilizzare programmi in .exe.
    La cosa che più mi fa incazzare è che i programmi sono stati scritti in java, ma invece di rilasciare il programma in .jar multipiattaforma, ti rilasciano l’exe, e i Linuxiani come me, se la prendono dove sempre….

  4. Valeh scrive:
    14 maggio 2008 at 14:50

    oltre a tutto ciò che avete detto.. se tutto verrà messo online bisognerà anche che l’assistenza tecnica in caso di guasto adsl non sia più nelle “48 successive al giorno della segnalazione” come dobbiamo dire noi addetti call center ora… perchè se è tutto improntato su base informatica.. beh il servizio di accesso all’informazione dovrà quanto mai essere efficacissimo!
    e poi al sicurezza sul web e la gestione dei dati sensibili… mah. .l’idea è buona.. però la vedo grigia… moooolto grigia!
    incrociamo le dita!

  5. massimo.sozzi scrive:
    14 maggio 2008 at 14:51

    @Carlo: Speriamo che a questo giro succeda qualcosa. E qualcosa di buono!
    Penso, con il punto 3, di aver colpito pienamente la situazione che presenti tu. Che non dovrebbe presentarsi!

    @Vale: abbiamo scritto in contemporanea ma l’ho visto solo adesso! Grazie per la tua visione dall’interno. E incrociamo le dita…
    ps: sto ancora aspettando delucidazioni sui cambiamenti…

  6. alce scrive:
    22 settembre 2008 at 16:27

    MALGOVERNO NELLA P:A:in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio. (…)

  7. massimo.sozzi scrive:
    29 settembre 2008 at 15:04

    @alce: nome finto, email finta e io devo pubblicare il tuo commento che nulla centra con il post? No.
    Ps: evita di ripresentarlo per altre 4 volte, tanto finisce nello spam. Grazie.