La notizia è apparsa in tutti i Tg di ieri e la trovate anche sul sito dell’ANSA: «TARANTO, 29 MAG – Aveva ingannato tutti con un certificato medico che attestava la sua cecita’ e assunto come centralinista al carcere di Taranto. Dopo 24 anni e’ stato scoperto e denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato».
Quando l’ho sentita ho avuto un forte sussulto! Ma chi era il cieco? Il finto oppure chi lo doveva vedere e non vedeva?
Mah… Come scrive Gramellini: «ci sono voluti 24 anni perché il truffatore venisse scoperto dai carabinieri, insospettiti da un filmato in cui il finto cieco leggeva il giornale. In effetti, leggere il giornale è diventato un comportamento così eccentrico da attirare immediatamente l’attenzione. (…) Ma non divaghiamo. Ogni mattina, per 24 anni, il non vedente che ci vedeva è andato al lavoro guidando la sua automobile. Per 24 anni, ogni mattina, gli addetti alla sorveglianza lo hanno lasciato entrare senza che la scena di un cieco versione Schumacher li insospettisse minimamente. Le telecamere dell’istituto di pena lo hanno ripreso migliaia di volte mentre parcheggiava l’auto nello spazio apposito e saliva le scale per recarsi al suo bugigattolo. Almeno due generazioni di agenti di custodia hanno parlato, scherzato, litigato e fatto la pace con lui. Tutti orbi? (…)».
Un penitenziario originale, quasi un progetto pilota, se per sorvegliarlo bastano dei non vedenti…