Cuorgnè cambia? Ma per favore!

Scritto da il 26 agosto 2008

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Questo è un post che potrà interessare un pubblico assai ristretto. Ma mi piace ogni tanto parlare del mio paese.

Leggo infatti un titolo su Localport: «Un concorso per il restyling di via Torino e via Ivrea».

Ma saranno mica le due vie di Cuorgnè?

«Il centro urbano di Cuorgnè cambierà volto». Si! Proprio loro! Andiamo avanti a leggere…

«L’amministrazione comunale ha infatti approvato il bando di concorso (che verrà reso pubblico nel mese di settembre) che permetterà ai professionisti ed esperti del settore di rivedere l’aspetto urbano di via Torino e via Ivrea.

I candidati dovranno migliorare l’area antistante la stazione, via Torino, l’incrocio semaforico con via Ivrea, fino all’entrata dell’ex Manifattura.

Oltre ad abbellire i viali nei progetti si dovranno tenere in considerazione anche gli spazi per i parcheggi e per la sosta. Il costo dei lavori, che verranno effettuati nell’arco del 2009, si aggira intorno ai 500 mila euro».

Siete mai passati con calma per via Torino? Avete visto quanto è larga la domenica pomeriggio, quanto l’unico passaggio è quello di qualche auto? Avete mai provato a guardare le facciate delle case più vecchie? Portano i segni di un benessere passato. E si capisce che la via, insieme con la sua prosecuzione in via Ivrea, è stata la fortuna e sfortuna della città. Insieme ad altri fattori, sia chiaro!

Quanto l’unica strada di collegamento tra le valli e Torino era quella, tutti dovevano passare da Cuorgnè. E in tanti probabilmente si fermavano.

Oggi è tanto se qualcuno ci passa.

Rivedere, migliorare, ecc. ecc. Prima o poi salterà fuori la verità: “come Rivarolo”. Peccato che i nostri vicini prima hanno curato le attività, il contenuto, poi la cornice, il contenitore.

Alla fine? Saranno 500 mila euro spesi bene perchè altre cuorgnatesi diranno: “com’è bravo questo sindaco, sistema tutte le strade!”.

4 Commenti per “Cuorgnè cambia? Ma per favore!”

  1. io scrive:
    28 agosto 2008 at 09:36

    E’ incredibile!!!! Non vi va mai bene nulla! Se l’amministrazione fa qualcosa sbaglia, se non fa nulla sbaglia. Sempre pronti a sputar sentenze e mai a fare nulla di concreto! Non ti è mai passato per la testa di trasferirti altrove???

  2. massimo.sozzi scrive:
    28 agosto 2008 at 15:12

    @io: qualcosa di concreto l’ho già fatto non votando questa giunta. Cmq mentre io penso se trasferirmi, tu pensa a trovare te stesso. Perchè “io” come nick mi fa preoccupare.
    Ah, magari tu che sei concreto, spiegaci a cosa serve questo bel concorso. Concretamente.

    @Amiconi oni oni: non trovi il tuo commento. Ho preferito dedicarti un post

  3. Enfer scrive:
    1 settembre 2008 at 12:20

    Buongiorno Massimo, per come vedo Cuorgnè anche questo poco è meglio del nulla che ci circonda. Da qualche parte si dovrà pur iniziare, anche a voler copiare la “capitale” del Canavese. Essendo arrivato a Cuorgnè da relativamente poco non conosco molto bene nè la parte che governa, nè l’opposizione. Ma per quel poco che ho visto vi sono troppi personalismi, ubiquamente distribuiti. Il leader, o comunque il più visibile, dell’opposizione era parte integrante (assessore) di una maggioranza che ora vuole distruggere; la maggioranza attualmente in carica è viva grazie al ritorno di chi governa da troppi anni, facendo di questa cittadina “un paese per vecchi”.
    Ad @io chiedi cosa serve il concorso: magari ne viene fuori qualche bella idea. Magari è un modo per puntare i riflettori su questa realtà oramai in caduta libera e dopo aver messo in mostra la facciata si potrebbe passare ai contenutil. Personalmente avrei puntato più sul centro storico. Ma, ripeto, da qualche parte si deve iniziare. A presto.

  4. massimo.sozzi scrive:
    2 settembre 2008 at 09:18

    Grazie Enfer la tua visione, che mi pare molto oggettiva.
    Dal concorso spero anch’io che ne esca qualche bella idea.
    Resta la sensazione, se mi è permesso anche molto tangibile, che chi ci governa pensi sempre alla facciata. Tecnica che sembra funzionare, visto che non siamo ancora riusciti a cambiare.
    E chi li sostiene (vedi “io”), punta i piedi e si infervora. Ma quando è ora di spiegare concretamente sparisce…