solidarietà nelle intercettazioni?

Scritto da il 30 agosto 2008

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Ascoltate questa storia: c’è un signore tizio che è riuscito a far credere ai suoi compaesani di essere il messia tornato in terra. Il signore tizio, in realtà, ha da sempre un’ambizione: dominare il suo paese chiudendo la bocca a chi si oppone. Insomma, fare il dittatore. E per questo scende in campo contro tutto ciò che si oppone al suo progetto.

Il signore tizio ha, tra le altre cose, la proprietà di un giornale che chiameremo “il Panorama limitato”. Un bel giorno, “il Panorama limitato” pubblica una serie di notizie riguardanti l’acerrimo oppositore del signore tizio che vuol diventare dittatore.

Il signore tizio aspetta che anche l’ultima copia del giornale sia stata venduta. Poi, novello messia tornato in terra, lancia al popolino le sue parole: “basta con le notizie personali”. E, novello Giuda Iscariota con in tasca più di 30 euro, lancia baci al suo oppositore.

Come dite? Il tizio si chiama stronzo? No, peggio.

Si chiama Silvio.

(per i dettagli, tra gli altri segnalo un articolo de l’Unità).

5 Commenti per “solidarietà nelle intercettazioni?”

  1. Andrea Cavaletto scrive:
    4 settembre 2008 at 01:32

    Lo rimpiangeremo.

    E’ l’unico politico – purtroppo in pensione – che si possa permettere di dire “pubblicate pure le mie intercettazioni”.

    E queste dimostrano anche che di fronte a richieste di favori rimandava ad una procedura di selezione delle consulenze standard, anche se si trattava di amici o parenti.

    Diverso. Ci manchi già. Romano.

  2. massimo.sozzi scrive:
    4 settembre 2008 at 14:57

    Non è stato un santo neanche lui. Ma dispiace non averlo più.

  3. Andrea Cavaletto scrive:
    4 settembre 2008 at 18:04

    Distinguiamo Romano Prodi dalle due coalizioni che lo supportavano nel 1996-1998 e nel 2006-2008 e che per due volte lo hanno fatto cadere, reggendosi esse su equilibri improponibili, trasformismi e radicalismi, interrompendo l’azione riformista e tradendo il voto degli italiani che per ben due volte su due lo ha preferito a Silvio Berlusconi nella guida dell’Italia,checchè se ne dica.

    Detto questo, in che senso non è un santo? Se intendi moralmente, mi sembra che le intercettazioni attestino piuttosto che era uno di quei pochi che si possono vantare di essere puliti.

    Forse la campagna demenziale, farsesca, populista, arrogante e becera del “Prodi ladro” che ha risuonato ogni giorno per due anni nelle orecchie degli italiani, parole prive di senso ma forti mediaticamente, hanno contagiato anche te?

  4. massimo.sozzi scrive:
    6 settembre 2008 at 09:41

    Sveglia Andrea! A me non ha contagiato nessuno, ma il periodo dell’Iri non è privo di ombre!
    Penso di aver già espresso più volte che avrei voluto che lui continuasse. E nessuno mi ha contagiato!

  5. intercettazioni scrive:
    13 settembre 2008 at 14:02

    Silvio, Romano, … ma non è un principio democratico introdotto nell’antica Grecia quello dell’alternanza? Semplicemente, se ne devono andare. Siamo in sessanta milioni. Statisticamente è impossibile non trovare una nuova classe dirigente che sappia fare meglio di quella attuale. Perchè non cominciamo?