etichette di Barolo

Scritto da il 22 settembre 2008

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Dopo una full immersion di 8 ore di Barolo, oltre a preferire l’acqua e odiare i finti intenditori, ti rimangono tanti pensieri da tradurre in parole…

Prima però si possono tradurre in immagini. E cominciare con le etichette più “interessanti”.

Ai primi due posti ci metto le etichette più “commentate”. Il commento più gentile è stato: «certo che ci vuole del coraggio a mettere un’etichetta così a del Barolo!». Perchè? Io invece ci dedico un post!

La terza invece ve la presento con le stesse parole con cui l’hanno portata a me: «ma tu che sei psicologo, cosa ne pensi?»…

Mah..piccole fissazioni… 😉

NB: tutte le 3 immagini sono prese dai siti dei relativi produttori.

3 Commenti per “etichette di Barolo”

  1. mario scrive:
    23 settembre 2008 at 09:50

    Ciao.
    Personalmente ritengo che per un certo tipo di vini, come il barolo, un’etichetta sobria sia la scelta migliore. Ragion per cui preferisco quella di Gagliardo (anche se icorda molto quelle di un altro produttore, che inizia anche lui per “G” ma sta a Barbaresco.
    Invece c’è una cosa che mi infastidisce: perchè molto produttori di Barolo (ma anche di Barbaresco) usano la bordolese anziché l’albeisa? Credo che in Borgogna non ci sia una cantina che osi fare altrettanto!

  2. Enfer scrive:
    23 settembre 2008 at 10:03

    La cosa più importante è che il contenuto sia di buona qualità (e nel caso dalla J.S. la qualità non manca, ovviamente sempre a mio modesto avviso). L’etichetta ha, per me, importanza relativa. Il Barolo sarà anche il Vino piemontese per eccellenza, ma l’austerità e la nobiltà non sono legate all’etichetta (per la serie, non è l’abito che il monaco..)
    Sono d’accordo con Mario per quanto riguarda l’albeisa.
    A parte questo, come è andato il servizio? Aspetto tue riflessioni sui finti intenditori e sui Baroli 2004, visto che ho letto giudizi contrastanti… Enfer

  3. massimo.sozzi scrive:
    23 settembre 2008 at 14:39

    @Mario: non ci avevo fatto caso alle bottiglie, 3 in un colpo! Il commento per l’etichetta G invece…rimanda molto al punto G! 😉

    @Enfer: certamente l’abito non fa il monaco, è un po’ anche il senso del mio post. A volte, però, non bisogna dimenticarsi che aiuta a riconoscerlo.
    I finti intenditori sono quelli che mentre chiudevamo, dopo 2 ore che “degustavano-tracannavano”, ci hanno quasi insultato perchè non gli abbiamo più dato da bere!
    Sui Baroli ti rimando al post di oggi!