Massimo Sozzi blog
Scritto da massimo.sozzi il 5 dicembre 2008
Su Petrolio è stato pubblicato un grafico con l’andamento del prezzo, per barile, del greggio.
L’ho modificato con le due rette rosse, così da visualizzare bene che il prezzo a novembre 2008 corrisponde al prezzo nei primi mesi del 2005.
Bisognerebbe essere contenti.
Bisognerebbe. Ho la maniacale abitudine di segnarmi ogni intervento per l’auto, compresi i rifornimenti. Così sono andato a recuperarmi un piccolo dato:
– il 21/11/2008 ho pagato il gasolio 1,156 euro al litro;
– il 21/02/2005 lo pagavo 0,996 euro al litro.
Prezzo al barile uguale. Prezzo al consumatore più alto.
C’è ancora poco da essere contenti!
Fai bene a sottolineare la differenza tra prezzo del greggio e prezzo della benzina, dovuta come sappiamo ai cartelli petroliferi ed alle esose accise sulla benzina accumulatesi in un secolo di storia. (C’è persino ancora quella aggiunta per pagare la guerra d’Abissinia).
Il problema più grave però è che sul calo del prezzo della benzina per noi consumatori, (non così drastico, come fai notare) gravano pesanti cause, non essendo il calo dovuto a variazioni dell’offerta (la produzione OPEC, per intenderci) ma a variazioni della domanda, ad un calo drastico della domanda dovuto alla crisi economica che sta facendo chiudere stabilimenti e mettendo in crisi il settore automobilistico e molti altri. E questo basterebbe a rispondere alle baggianate di Berlusconi su una crisi che non avrebbe intaccato l’economia reale.
Perfettamente d’accordo! Forse la crisi non è partita dall’economia reale ma piuttosto dall'”alta finanza”. Che di alto ha ben poco.
Oggi, però, la ricetta non può più essere ottimismo q.b. e avanti a consumare. Eppure c’è ancora chi ci crede!