Italia indietro sul clima

scritto da il 11 dicembre 2008

Neanche a farlo apposta, ieri, finito di scrivere il post su “Topolino poco ecologico“, mi sono imbattuto nella classica ciliegina sulla torta: un articolo del Corriere della Sera.it che presentava i dati di un rapporto internazionale, il Climate Change Performance Index del German Watch, realizzato con la collaborazione di Legambiente. Il rapporto valuta la qualità degli interventi per la riduzione dei gas serra nei Paesi industrializzati ed emergenti.

Cosa ne emerge? L’Italia, come qualità degli interventi, è al 47° posto sui 57 paesi a maggiori emissioni di CO2. Eravamo al 44° e siamo ancora scesi. Siamo poco sopra a Cina e Polonia!

Scrivono sul Corriere: «A spingerci così in basso in questa graduatoria sono l’assenza di una strategia complessiva per abbattere le emissioni di CO2, una politica energetica che punta sull’aumento dell’uso del carbone, il deficit di trasporti a basse emissioni. A 11 anni dalla firma del Protocollo di Kyoto c’è la constatazione che l’Italia è uno dei Paesi europei dove i gas serra sono cresciuti rispetto ai livelli del 1990 (+9,9%), nonostante il trattato internazionale imponga un taglio del 6,5%».

Sottolinea Legambiente che ci salvano dagli ultimi posti: «le poche ma importanti misure adottate in questi anni, come il conto energia per la promozione del fotovoltaico o gli incentivi del 55 per cento per l’efficienza energetica. Misure che paradossalmente sono proprio quelle finite nel mirino dell’attuale governo(…). La situazione dell’Italia, come sottolinea il rapporto, potrebbe presto diventare ancora peggiore, anche per il ruolo all’interno dei negoziati internazionali in corso. Insieme alla Polonia l’Italia è il paese che merita il giudizio più negativo sul piano internazionale per i ripetuti tentativi di sabotare il pacchetto energia e clima dell’Unione europea».

Sapete come viene affrontata la situazione da chi ci governa? «Bruxelles, 11 dic. – Il premier Silvio Berlusconi chiarisce subito al suo arrivo a Bruxelles le sue intenzioni sul Pacchetto Clima-Energia dell’Ue: difendere le aziende italiane a rischio. “(…)Trovo assurdo parlare di emissioni quando c’e’ una crisi in atto. E’ come se chi ha la polmonite pensa di farsi la messa in piega…”. Il presidente del Consiglio e’ categorico: “Ci aspetta il compito difficile di convincere gli altri. Oggi mi tocca fare il cattivo, cosi’ divento il piu’ antieuropeista di tutti…”» (www.agi.it).

Ecco, brutti ecologisti, adesso lui deve fare il cattivo! Perchè la salute del pianeta vale meno che andare dal parrucchiere.

Rabbia e tristezza.

Commenti disabilitati su Italia indietro sul clima