Nel prossimo mese giugno saremo chiamati a votare per le europee. Insieme si è deciso di unire le elezioni amministrative, provinciali e regionali dove previste, creando così un quasi  “election-day”.

Qausi perchè per completare il turno mancherebbe il referendum. Che, probabilmente, verrà fatto due settimane dopo. Andando così a spendere 400 milioni di euro in più.

Perchè?

Perchè la Lega (contraria al suo possibile esito positivo che la indebolirebbe) si preoccupa del valore costituzionale del referendum. Già dire che la Lega si preoccupa di un valore costituzionale fa capire che stiamo cadendo nel ridicolo. Ma proviamo a prenderli sul serio: perchè non si può unire il referendum alle altre elezioni?

Dice la Lega: il valore del referendum è legato anche al raggiungimento del quorum, unirlo alle altre elezioni falserebbe tale obiettivo. Sottointeso: quando si andrà a votare, l’elettore voterà per tutto.

E’ qui che l’intellighenzia leghista commette un errore madornale! Il perchè lo si capisce da questo esempio: anche quando si vota per più di un quesito referendario, l’elettore ha la facoltà di scegliere e chiedere di votare solo per n quesiti. Praticamente: ci sono 7 schede e io ne chiedo solo 3, per le altre 4 io non sarò considerato, sarà come se non fossi andato a votare e non concorrerò al raggiungimento del quorum.

Basterebbe perciò pubblicizzare ampliamente tale possibilità: rifiutate la scheda del referendum, è un vostro diritto.

Dubito che si tratti di un errore. Ho avuto modo di apprezzare (seriamente) la preparazione legislativa e normativa dei rappresentati leghisti ai seggi. Piuttosto, i dirigenti leghisti hanno paura che gli italiani non comprendano l’invito a rifiutare la scheda…ovvero, che gli italiani siano degli idioti.

Forse tutti i torti non li hanno, visto che continuiamo a sopportare inutili sprechi!