Zochrot: ricordando

Scritto da il 17 maggio 2010

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L’organizzazione israeliana Zochrot (in ebraico “ricordando”) dal 2002 cerca di costruire un “messaggio ponte” tra le comunità israeliane e palestinese: così da superare “muri mentali” e verità assolute sull’eredità storica del 1948 (anno in cui nacque lo stato di Israele).

Si fonda su un’idea tanto complessa quanto ambiziosa: avvicinare l’opinione pubblica israeliana alla Nakba (in arabo “tragedia”) palestinese del 1948. Per farlo organizza tour sulle rovine dei villaggi, pubblica opuscoli, allestisce mostre, cataloga testimonianze. Tutto ad esclusivo uso e consumo della maggioranza ebraica del Paese.

Il suo fondatore, Eitan Bronstein, non vede alternative: “Riconoscere il passato. Capire il presente. Affrontare il futuro”.

Per comprendere il suo messaggio leggete l’intervista fattagli da Lorenzo Kamel, di cui riporto un passaggio:

«Le vostre iniziative non rischiano di mettere in secondo piano gli errori compiuti dalle leadership dei paesi arabi?

Siamo coscienti del ruolo nefasto svolto da molti Paesi arabi, Stati che sovente ancora oggi usano il dolore dei profughi palestinesi più come pretesti da sfruttare che come cause da difendere. Tuttavia ciò non può essere una scusa per giustificare i nostri errori e soprattutto per avallare i vari tentativi che tuttora vengono effettuati in Israele per cancellare la memoria della Nakba, tanto dalla narrativa ufficiale del paese quanto dal suo paesaggio fisico».

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