LEAP: i nuovi bivacchi alpini

scritto da il 12 gennaio 2011

Il primo sarà installato sul ghiacciaio del Freboudze, nel massiccio del Monte Bianco, il secondo sotto il Naso del Lyskamm, sul Monte Rosa: sono le nuove, e per ora uniche, tipologie ‘hi-tech’ di bivacco alpino, ideate e realizzate da architetti torinesi, in cui si fondono comfort, sicurezza, resistenza, igiene e rispetto dell’ambiente.

Quelle che un tempo erano semplici e spartane capanne di legno o di lamiera, nate per ospitare gli alpinisti di passaggio alle alte quote, ora diventano strutture all’avanguardia riassunte nel progetto Leap (Living ecological alpine pod), creato da Luca Gentilcore e Stefano Testa (con il contributo di Fondazione Crt e Goretex).

La vecchia struttura del Gervasutti sara’ smantellata nell’estate prossima per far spazio a quella nuova, a ‘fusoliera’, con quattro sezioni (unita’ soggiorno/pranzo, unita’ ingresso, unita’ letto e unita’ bagno) e 12 posti letto. Trenta metri quadrati pensati ”per offrire un comfort ottimale, con un’attenzione particolare alla inalterabilita’ delle attrezzature, all’igiene, alla sicurezza”. Il peso complessivo e’ di 2.000 chilogrammi (500 a modulo).

La struttura sara’ costruita a valle, elitrasportata in quota e fissata nella roccia (senza bisogno di fondamenta) in un giorno di lavoro.

Gli arredi sono resistenti e facili a pulire, le finiture delle pareti sono in legno di betulla; le parti ‘imbottite’, spesso causa di problemi di igiene, sono sostituite con reti di fibra ad alta resistenza, inalterabili, ignifughe, idrofughe ed antibatteriche. Per gli amanti del panorama e’ anche prevista una vetrata con vista sulla Val Ferret.

”Il fabbisogno di energia elettrica – aggiunge Gentilcore – e’ generato dalle celle fotovoltaiche con batterie al litio. Gli apparecchi installabili risolvono i bisogni primari: illuminazione, piastra ad induzione per la cottura di cibi, essicatoio, chiamata di soccorso. E’ anche disponibile un sistema dedicato di autodiagnosi e di rilevamento di dati ambientali, con funzione di e-book on line”.

Infine, l’involucro del bivacco e’ studiato per garantire livelli elevati di isolamento e un sistema di ventilazione naturale consente la regolazione dei flussi.

(da Corriere.it e Impermeabile)

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