l’amaro del Risorgimento

scritto da il 14 marzo 2011

Non voglio entrare nelle polemiche tra chi ama e chi odia il Risorgimento, ma la storia del nostro Paese passa anche dalla tavola. O meglio, in questo caso, dal fine pasto…

«Nel 1845 a Milano Maria Scala, usando un ferro pulito (in dialetto fer net) per mescolare un infuso di erbe e spezie, inventa il Fernet. Lei lavora alla Branca e sposerà il titolare Bernardino Branca, dal loro matrimonio nasce il Fernet Branca. Nello stesso anno sempre Milano vede aprirsi vicino alla Scala (nel senso di teatro) il bar di Ausonio Ramazzotti, un farmacista intraprendente che già nel 1815 aveva inventato l’amaro Ramazzotti. Avrà tanto successo da riuscire a far bere Milano negli anni di Craxi.

A Sondrio, nel 1875, ancora un farmacista, Francesco Peloni, mettendo in infusione le erbe della Valtellina, dà vita all’amaro Braulio. A Caltanissetta, nel 1859, Salvatore Averna può ringraziare la Provvidenza e il suo buon cuore: è stato generoso verso i frati dell’abbazia di Santo Spirito (nomen omen) e questi gli regalano la formula di quello che diverrà il «gusto pieno della vita». A Pisticci in Basilicata sempre un farmacista inizia a vendere nel 1864 (sono gli anni duri del brigantaggio) l’amaro Lucano: «cosa vuoi di più dalla vita?».

Qualche anno dopo a Bologna il nobile Stanislao Cobianchi, in onore di Elena di Montenegro, lancia l’amaro Montenegro. Pare che il fernet si producesse anche alla Martini&Sola di Torino. Le cronache dell’epoca riferiscono che aiutò i torinesi a combattere il colera nel 1867. Non si sa se le sue qualità digestive li abbiano anche aiutati a mandar giù nel 1864 il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. Un boccone certo più amaro del fernet» (di Rocco Moliterni).

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Ingria, Valle Soana

scritto da il 14 marzo 2011

Ingria è il comune piemontese che ha ricevuto meno fondi dagli stanziamenti statali per la montagna: 57 euro!

Ma, come dice il servizio, in montagna si può ancora vivere. E aggiunge il signor Giacomo: «Con la crisi che c’è giù di li (…) la gente tornano»!

Ingria (TO), un comune della Valle Soana from Massimo Sozzi on Vimeo.

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