Siete anche voi tra i consumatori di cialde per il caffè? Perchè le usate?

Perchè il caffè che “producono” è buono? Qualche volta si, tante volte no. Però sono sempre molto comode: pronte all’uso, veloci, ti garantiscono un prodotto dal gusto costante e non sporcano. Le usi e le butti.

Le butti…dove?

Non nell’organico, seppure contengano caffè, perchè c’è anche la plastica o altri materiali. Ma neanche nel riciclaggio della plastica, sempre per lo stesso motivo: contengono altro. Così finiscono nell’indifferenziato.

E inquinano. Tanto!

Tra l’altro, se provate ad aprirle come ho fatto io, vedrete che di materiale organico, che speriamo sia caffè, ce n’è solitamente ben poco: questo dovrebbe farci dubitare sull’effettiva bontà del prodotto finale.

Se anche voi vi siete posti il problema di come riciclare le cialde usate, vi farà piacere sapere che qualcosa si sta muovendo: «si è aperto un tavolo di discussione tra Associazione dei Comuni virtuosi, Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, Innovation Center della Lavazza e Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari settore del caffè.

La nascita di questo tavolo di lavoro ha come obiettivo quello di tracciare la strada ad una corretta gestione dello smaltimento delle cialde del caffè. La buona volontà delle parti interessate è senz’altro un buon punto di inizio, ma occorre fare in fretta, per porre rimedio ad una chiara falla nel sistema» (TuttoGreen).

Bisognerebbe ancora fare una distinzione: quelle realmente inquinanti sono le capsule, mentre le cialde, confezionate in carta, sono totalmente riciclabili nell’organico. Se, nell’attesa che il tavolo di discussione arrivi a qualche decisione utile, vogliamo iniziare a promuovere una buona pratica, iniziamo almeno ad abbandonare le capsule; magari dirigendoci verso cialde del Commercio Equo e Solidale.

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