Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama, puntualizza così il senso della “moratoria nucleare” del governo: «Siamo assolutamente convinti che l’energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo (…) La gente era contraria, fare il referendum adesso avrebbe significato eliminare per sempre la scelta del nucleare (…) L’accadimento giapponese ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un’opinione pubblica conscia della necessità nucleare» (laRepubblica.it).

L’inganno è svelato, la truffa è stata ammessa: gli italiani sono i sudditi e il sovrano decide per loro. Ma la monarchia non era stata abolita?

E la dittatura non era stata spazzata via?

E’ tornata, perchè ci siamo abituati ai diritti, ci siamo addormentati e ci lasciamo quotidianamente fregare un pezzetto di vita.

Berlusconi ammette di trattarci come popolo bue: terribile. Ma quello che davvero spaventa è l’ignavia che ne segue.

Oggi andremo ognuno per la nostra strada, come se nulla fosse stato detto. Chi avrebbe la possibilità di organizzare una resistenza, i partiti dell’opposizione, l’ultimo vero sindacato rimasto, il popolo viola, diranno qualche parola di circostanza e basta.

L’Italia è nelle mani di un dittatore. L’Italia dovrebbe fermarsi e cacciarlo. L’Italia non fa niente…

Io ho paura.