Piero, leggi bene i numeri

Scritto da il 17 maggio 2011

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Piero Fassino è il nuovo sindaco di Torino. Ha vinto al primo turno con il 56,66% delle preferenze.

Ce lo aspettavamo, era una vittoria quasi scontata, perchè la prima capitale d’Italia non può subire anche l’onta di venir governata da un berlusconiano!

Tra le affermazioni che Fassino ha fatto ce ne sono alcune particolarmente significative:  «il largo consenso ottenuto mi mette nelle condizioni di cominciare il lavoro con determinazione e fiducia. Sapendo che questa città si aspetta molto farò di tutto per essere il sindaco di tutti i torinesi». Non so chi è stato il primo a dirla, ma la frase “essere il rappresentante di tutti” è divenuta quasi obbligatoria.

Piero, fai attenzione: a Torino ha votato il 66,53% degli aventi diritto, la tua coalizione ha preso il 56,66% di questi voti. Significa che tu sei stato scelto dal 37,69% dei torinesi.

Tradotto: non rappresenti neanche 4 torinesi su 10. Allora, essere il sindaco di tutti sarà davvero un arduo compito al quale sei chiamato e non una frase di circostanza.

Fassino ha ancora detto: «Come primo atto convocherò imprese, sindacati, parti sociali, associazioni, università, enti di ricerca e tutti gli altri soggetti coinvolti per ragionare su un grande piano per far ripartire l’occupazione e creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani» (LaStampa.it).

Chissà se mostrando un po’ più di coraggio, non abbassandovi a zerbini di Marchionne, tu e il tuo partito avreste avuto qualche consenso in più? Torna a guardare il numeri sopra: rappresenti il 37,69% dei torinesi. Si può migliorare.

Buon lavoro Piero!

ps: al di là delle mie parole un po’ velenose, sono contento che Fassino abbia vinto. Anche perchè stavolta, con la candidatura di Coppola, non hanno messo in campo un Buttiglione qualsiasi!

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