a Torino nessun ministero

Scritto da il 24 maggio 2011

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1 – «Il decentramento amministrativo esiste già con l’articolazione delle competenze tra Stato, Regioni, Province e Comuni. La sede fisica dei ministeri mi sembra un fatto formale, i presunti benefici trascurabili».

2 – «Trasferire i ministeri? Abbiamo idea delle difficoltà e delle spese, da ammortizzare in anni e anni? È finito il tempo in cui si prendevano voti lanciando promesse l’ultima settimana, serve buonsenso».

3 – «Ve li immaginate i dipendenti del pubblico impiego che accettano di trasferirsi da Roma a Torino, Milano o Venezia? Il lavoro dei ministeri va concordato con la presidenza del Consiglio, Camera e Senato. Ci mettiamo a girare per tutta l’Italia? E poi già oggi alcuni hanno sedi decentrate».

Chi ha detto queste parole? Rappresentanti del PD? Dell’Idv? Del Terzo Polo?

1 – Agostino Ghiglia, vice-coordinatore PdL

2 – Osvaldo Napoli, parlamentare PdL

3 – Guido Crosetto, sottosegretario e parlamentare PdL (fonte LaStampa).

E’ finito il tempo in cui si prendevano voti lanciando promesse l’ultima settimana. E’ finito se si vive a Torino e si hanno già perso le elezioni.

Nel resto d’Italia, da Milano a Napoli tanto per dire, abolire tasse e balzelli, strisce blu e regolamenti edilizi, è ancora concesso.

Per Torino promettere un ministero è inutile, tanto non si può più vincere: meglio risparmiare l’aria fritta per altri comuni.

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