«L’Aula della Camera ha negato l’autorizzazione all’arresto di Nicola Cosentino, il coordinatore campano del Pdl indagato per camorra. (…) «Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso. È una decisione assolutamente giusta, in linea con la Costituzione», dice Silvio Berlusconi commentando il voto della Camera contro l’arresto del deputato del Pdl (lastampa.it)».

La tutela di se stesso? Pensavo che il Parlamento dovesse occuparsi prima di tutto di legiferare nell’interesse del paese…

Cosentino continuerà, non solo a restare fuori dal carcere mentre un qualunque altro cittadino sarebbe già in cella, ma anche a godere dei soldi dei cittadini, di noi cittadini.

A marzo, in Germania, il ministro della Difesa si è dovuto dimettere perchè un giornale ha scritto che aveva copiato la tesi di dottorato.

In Italia, i politici si autotutelano.

La Germania cresce, l’Italia va a rotoli…chissà perchè?!

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Se i parlamentari sono i soli che possono decidere quanto darsi di stipendio, perchè non lo possono fare anche gli operai della Fiat?

Non è possibile?

Allora lasciate che siano gli operai a decidere quanto dare di stipendio ai parlamentari. Si risolverebbero tanti problemi!

 

 

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meglio attori che…

scritto da il 5 dicembre 2011

Sta per pronunciare la parola sacrifici ma tutte le lettere dopo le prime due le muoiono in gola e Elsa Fornero scoppia in lacrime (laStampa). Le lacrime (…) non sono piaciute all’ex ministro dell’interno, Roberto Maroni. Ai microfoni di radio padania libera l’ex ministro leghista ha detto: “E’ stata una scena patetica, più da attori di hollywood che da ministri” (Repubblica).

Può darsi, è possibile che sia stata una scena da attori. Non possiamo dirlo con sicurezza.

Ma è certo, è sicuro, è innegabile che è preferibile essere un attore di Hollywood piuttosto che una mezza attricetta italiana.

Una di quelle che Maroni conosce bene: quelle che fino a ieri l’ex ministro ha avuto come colleghe. Che il suo partito ha sostenuto. Che ci hanno portato in rovina.

Ma, come si chiedeva oggi mia moglie: la Gelmini avrà capito che cosa stavano dicendo ieri sera?

L’unica scena patetica continuano ad essere gli anni del governo Berlusconi-Bossi.

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Una follia negare la cittadinanza

scritto da il 23 novembre 2011

«Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un’autentica follia, un’assurdità. I bambini hanno questa aspirazione».

Lo ha detto ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La Lega si è subito opposta.

Ma loro si definiscono padani: perchè non lasciano che l’Italia decida da sola?!

 

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Perchè state festeggiando? Perchè Berlusconi si è dimesso e quindi non lo vedremo più?

Si è dimesso. Ma ha subito precisato, con un comunicato video degno del regime, che non ha nessuna intenzione di mollare. A proposito del video: considerato che si è dimesso, chi lo ha autorizzato ad usare ancora il logo della Presidenza del Consiglio?

Siete contenti perchè il presidente incaricato si chiama Monti? Beata ingenuità…

Berlusconi si è dimesso senza essere mai stato sfiduciato, come ha sottolineato nel video di cui sopra. Berlusconi quindi lascia da vincitore.

Adesso il suo partito appoggerà il governo Monti, che in cambio gli garantirà l’immunità.

Fino a quando? Non importa, anche fino al termine della legislatura.

Il governo Monti farà manovre lacrime e sangue. Ma che piaceranno tanto alla destra: basti pensare che tra i candidati al ministero del lavoro c’era la Marcegaglia. Così, finalmente, sarà rispettata la volontà degli elettori di destra, che è dal 2008 che stanno aspettando.

Il governo Monti dovrà fare manovre lacrime e sangue perchè Berlusconi e la Lega ci hanno fatto affondare in un mare di mer…escrementi. Ma quando andremo a votare, nessuno si ricorderà di chi è stata la colpa.

Invece, avremo presente che sia Pd che PdL si saranno sporcati le mani con il sostegno a Monti.

Ma Berlusconi e la Lega torneranno insieme. E la Lega, dicendo che lei si è opposta alla macelleria sociale (è per questo che oggi va all’opposizione), porterà a Berlusconi i voti necessari per vincere.

Vinceranno.

E il prossimo parlamento voterà per il Presidente della Repubblica, che sarà…provate a immaginare…

State festeggiando? Sarebbe meglio cominciare a piangere.

grazie Pisapia!

scritto da il 31 maggio 2011

Ivrea, piazza Santa Marta:

DE MAGISTRIS

PISAPIA

GRAZIE

E grazie a Fede che ha fatto la foto!

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a Torino nessun ministero

scritto da il 24 maggio 2011

1 – «Il decentramento amministrativo esiste già con l’articolazione delle competenze tra Stato, Regioni, Province e Comuni. La sede fisica dei ministeri mi sembra un fatto formale, i presunti benefici trascurabili».

2 – «Trasferire i ministeri? Abbiamo idea delle difficoltà e delle spese, da ammortizzare in anni e anni? È finito il tempo in cui si prendevano voti lanciando promesse l’ultima settimana, serve buonsenso».

3 – «Ve li immaginate i dipendenti del pubblico impiego che accettano di trasferirsi da Roma a Torino, Milano o Venezia? Il lavoro dei ministeri va concordato con la presidenza del Consiglio, Camera e Senato. Ci mettiamo a girare per tutta l’Italia? E poi già oggi alcuni hanno sedi decentrate».

Chi ha detto queste parole? Rappresentanti del PD? Dell’Idv? Del Terzo Polo?

1 – Agostino Ghiglia, vice-coordinatore PdL

2 – Osvaldo Napoli, parlamentare PdL

3 – Guido Crosetto, sottosegretario e parlamentare PdL (fonte LaStampa).

E’ finito il tempo in cui si prendevano voti lanciando promesse l’ultima settimana. E’ finito se si vive a Torino e si hanno già perso le elezioni.

Nel resto d’Italia, da Milano a Napoli tanto per dire, abolire tasse e balzelli, strisce blu e regolamenti edilizi, è ancora concesso.

Per Torino promettere un ministero è inutile, tanto non si può più vincere: meglio risparmiare l’aria fritta per altri comuni.

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«C’è un video in Rete che vi consiglio di guardare. Si intitola «Non siamo scarti» e consiste in una lettera aperta al ministro Tremonti, letta con ciglio asciutto e garbo antico da un gruppo di uomini e donne che hanno perso il lavoro intorno ai 50 anni. Hanno facce e occhi che ti stringono il cuore, perché ci leggi l’umiliazione e la vergogna per una condizione di vita così innaturale: troppo vecchi per trovare un altro posto e troppo giovani per andare serenamente in pensione. Sono esseri umani azzoppati al culmine della loro maturità esistenziale, quando l’esperienza si aggiunge all’energia e produce una miscela irripetibile di forza e affidabilità. Rinunciare a un simile apporto è peggio che un crimine: è una sciocchezza. Una società abitata da giovani sottopagati e da adulti emarginati ha un futuro bigio. E una classe dirigente degna del nome che porta non dovrebbe pensare ad altro, giorno e notte, tutti i giorni e tutte le notti» (Massimo Gramellini).

Una produzione “Dietro le quinte Savona”
Da un’idea di Mimmo Lombezzi

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Piero, leggi bene i numeri

scritto da il 17 maggio 2011

Piero Fassino è il nuovo sindaco di Torino. Ha vinto al primo turno con il 56,66% delle preferenze.

Ce lo aspettavamo, era una vittoria quasi scontata, perchè la prima capitale d’Italia non può subire anche l’onta di venir governata da un berlusconiano!

Tra le affermazioni che Fassino ha fatto ce ne sono alcune particolarmente significative:  «il largo consenso ottenuto mi mette nelle condizioni di cominciare il lavoro con determinazione e fiducia. Sapendo che questa città si aspetta molto farò di tutto per essere il sindaco di tutti i torinesi». Non so chi è stato il primo a dirla, ma la frase “essere il rappresentante di tutti” è divenuta quasi obbligatoria.

Piero, fai attenzione: a Torino ha votato il 66,53% degli aventi diritto, la tua coalizione ha preso il 56,66% di questi voti. Significa che tu sei stato scelto dal 37,69% dei torinesi.

Tradotto: non rappresenti neanche 4 torinesi su 10. Allora, essere il sindaco di tutti sarà davvero un arduo compito al quale sei chiamato e non una frase di circostanza.

Fassino ha ancora detto: «Come primo atto convocherò imprese, sindacati, parti sociali, associazioni, università, enti di ricerca e tutti gli altri soggetti coinvolti per ragionare su un grande piano per far ripartire l’occupazione e creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani» (LaStampa.it).

Chissà se mostrando un po’ più di coraggio, non abbassandovi a zerbini di Marchionne, tu e il tuo partito avreste avuto qualche consenso in più? Torna a guardare il numeri sopra: rappresenti il 37,69% dei torinesi. Si può migliorare.

Buon lavoro Piero!

ps: al di là delle mie parole un po’ velenose, sono contento che Fassino abbia vinto. Anche perchè stavolta, con la candidatura di Coppola, non hanno messo in campo un Buttiglione qualsiasi!

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viva l’abusivismo

scritto da il 13 maggio 2011

Silvio Berlusconi si è impegnato in prima persona nella campagna elettorale per le amministrative di domenica prossima. Per Napoli ha lanciato così la sua offensiva: «Domani nel mio incontro con i cittadini di Napoli farò vedere che ho pronto il provvedimento che sospenderà gli abbattimenti delle case fino alla fine dell’anno» (LaStampa.it).

Stop alla demolizione delle case abusive.

Così che vincano i furbetti, i disonesti, le sanguisughe che ne approfittano di uno Stato carente e assente.

Così che vinca la malavita, la criminalità, la camorra di cui non bisogna parlare per non fare brutta figura.

Così, magari, vince anche Berlusconi.

Io, se fossi napoletano, mi sentirei profondamente umiliato.

 

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Oggi sciopero generale contro il governo.

Perchè? I motivi sono tanti, per fare un esempio si può prendere l’ultima tornata di “promozioni”, tra cui figura quella di Antonio Razzi come consigliere del ministro dell’Agricoltura.

Massimo Gramellini ci parla di questo personaggio: «cresciuto anche lui alla corte di Di Pietro (l’ex magistrato non ha gran fiuto nella scelta degli uomini, gli vengono quasi meglio i congiuntivi). Razzi. Quello che sei mesi fa diceva «io ho una faccia sola: come potrei farmi vedere ancora in giro, se passassi con Berlusconi?» e poi è passato con Berlusconi, faccia compresa.

Quello che denunciava «il Pdl ha persino proposto di pagarmi il mutuo» e da neo-alleato del Pdl ha presentato una proposta di legge per togliere l’Ici agli italiani residenti all’estero, cioè a se stesso. Quello che, sistemata la casa, voleva arredarla con una poltrona, «un posticino, qualcosa per dire grazie». E ieri il posticino è arrivato: consigliere personale del ministro dell’Agricoltura, il corresponsabile Romano. Razzi dovrà occuparsi di lotta alla contraffazione alimentare. Cautamente sondato sulle sue esperienze in materia, il neo-consigliere ha risposto: «Sono un buongustaio e soprattutto un buon cuoco: a tempo perso, aiuto mia moglie in cucina». Perché il vero tratto distintivo di questa casta di macchiette non è più nemmeno l’incompetenza. E’ la mancanza di vergogna».

Questa nomina da sola potrebbe bastare a giustificare uno sciopero.

 

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Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama, puntualizza così il senso della “moratoria nucleare” del governo: «Siamo assolutamente convinti che l’energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo (…) La gente era contraria, fare il referendum adesso avrebbe significato eliminare per sempre la scelta del nucleare (…) L’accadimento giapponese ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un’opinione pubblica conscia della necessità nucleare» (laRepubblica.it).

L’inganno è svelato, la truffa è stata ammessa: gli italiani sono i sudditi e il sovrano decide per loro. Ma la monarchia non era stata abolita?

E la dittatura non era stata spazzata via?

E’ tornata, perchè ci siamo abituati ai diritti, ci siamo addormentati e ci lasciamo quotidianamente fregare un pezzetto di vita.

Berlusconi ammette di trattarci come popolo bue: terribile. Ma quello che davvero spaventa è l’ignavia che ne segue.

Oggi andremo ognuno per la nostra strada, come se nulla fosse stato detto. Chi avrebbe la possibilità di organizzare una resistenza, i partiti dell’opposizione, l’ultimo vero sindacato rimasto, il popolo viola, diranno qualche parola di circostanza e basta.

L’Italia è nelle mani di un dittatore. L’Italia dovrebbe fermarsi e cacciarlo. L’Italia non fa niente…

Io ho paura.

 

Ieri il consiglio dei ministri ha presentato un emendamento con cui stoppa la realizzazione delle 4 centrali nucleari, previste e sbandierate fin dalla campagna elettorale.

L’emendamento verrà votato oggi al Senato, dove la maggioranza non ha problemi di numeri.

Tutto qui? I più penseranno: finalmente hanno capito che gli italiani, come già avevano detto con il referendum del 1987, il nucleare non lo vogliono.

Il pensiero è giusto a metà: quello che la maggioranza, ovvero il suo duce, Silvio Berlusconi, non vuole è il referendum.

Quelli del 12 e 13 giugno 2011, quando gli italiani sono chiamati ad esprimersi su nucleare, privatizzazione dell’acqua e, soprattutto, legittimo impedimento.

Il nucleare sicuramente aiuterebbe a far smuovere gli italiani per raggiungere il quorum. Allora lo blocchiamo.

Fino a dopo l’estate, perchè lo stesso emendamento rimanda a dopo l’estate le decisioni in materia energetica. E il nucleare è anche materia energetica. Capita la doppia fregatura?

 

ps: abrogare il legittimo impedimento è fondamentale, sarebbe un dispiacere per Berlusconi ma, sono sicuro, anche per D’Alema…

 

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Nell’omelia di ieri, Domenica delle Palme, l’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, ha posto questa domanda: «Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni?».

Ieri, a Milano, nel Duomo di Milano.

A Milano dove qualcuno, nelle stesse ore, sosteneva che la magistratura ce l’ha solo con lui, che povero non ha mai fatto niente di male.

Che combinazione!

 

«La settimana bianca è sempre stata un cavallo di battaglia dell’esponente della giunta Cota. Così ieri il suo staff si è presentato alla Conferenza regionale per il diritto allo studio e ha presentato a sindacati, scuole e famiglie un calendario scolastico per certi versi rivoluzionario. (…) una novità: una settimana di riposo “extra”, tra il 12 e il 18 marzo, che le famiglie potranno sfruttare come vogliono, per esempio facendo una settimana bianca. (…) Ieri l’assessore all’Istruzione non era presente alla conferenza (…)» (da Repubblica.it).

Ma come, assessore Cirio, il tuo staff presenta una rivoluzione e tu non ci sei? Mica avevi paura delle domande?

Perchè io avrei voluto chiederti questo: gli insegnanti potranno fare questa settimana bianca? Così, tanto per sapere…

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