Come se non fosse colpa sua, come se non fosse il suo governo ad aver stabilito quanto e dove tagliare, Berlusconi ha sbandierato il “ripristino” dei fondi per la cultura. Poi si è andato a nascondere…per la vergogna?

No! Per evitare di andare in parlamento a parlare della guerra in Libia.

Scrive Massimo Gramellini: «Mi inchino ammirato alla perfidia del governo, che finanzia i teatri lirici aumentando il prezzo della benzina. Gli intellettuali ostili non hanno sempre detto che la cultura è il nostro petrolio? E allora si tassi il petrolio degli altri per poter continuare ad attingere a quello metaforico, prodotto dalle viscere della storia patria. «Un piccolo sacrificio che tutti gli italiani saranno lieti di fare», ha suonato il flauto Gianni Letta. (…) I 236 milioni destinati a cultura e spettacolo (una miseria per un Paese che a cultura e spettacolo affida quel poco che resta della sua immagine nel mondo) era davvero indispensabile spillarli ai nostri carburatori?

L’accorpamento dei referendum alle elezioni amministrative di maggio avrebbe permesso, da solo, di recuperare ampiamente il maltolto. Aggiungerei al conto le auto blu e le scorte di statisti del calibro di Scilipoti. Per carità di Patria eviterò di ricordare quanto ci costi il volo di ogni Tornado sopra la Libia in fiamme (32 mila euro all’ora, comunque) (…)».

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“Sono addolorato per Gheddafi e mi dispiace. Quello che accade in Libia mi colpisce personalmente” (da Rainews24).

Parole di Berlusconi a Torino, ieri 21 marzo 2011. Solidarietà tra dittatori.

Inutile contestarlo, chi ieri lo ha fatto è stato picchiato.

Adesso ci aspettiamo una riabilitazione di Hitler…

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L’abbiamo, l’ho attesa per settimane la no-fly zone nei confronti della Libia.

Mi ero chiesto se gli interessi economici erano così forti da far preferire Gheddafi agli insorti, neo-risorgimentali, libici.

Alla fine è arrivata. Ma non è quello che mi aspettavo.

Se cercate una definizione di no-fly zone ne troverete diverse; io non ne ho trovata nessuna “ufficiale” ma definizioni tendenzialmente tutte simili. Wikipedia scrive «Una zona d’esclusione aerea (in inglese No-fly zone, acronimo: NFZ) è un territorio sul quale vige il divieto di volare. Tali zone vengono di solito dichiarate in un contesto di controllo militare degli spazi aerei per delimitare una zona demilitarizzata del cielo».

Il dizionario online Hoepli è più stringato: «in aree di guerra, spazio aereo interdetto ai voli non autorizzati», ma la sostanza non cambia.

Le definizioni rimandano a una risoluzione dell’ONU, la 688, emessa nel 1992 per l’Iraq di Saddam. Risoluzione che, secondo alcuni, non menzionerebbe neppure la no-fly zone. La chiarezza è il punto forte della diplomazia ONU!

Oggi però parliamo della Libia del 2011. Per la quale è stata approvata la risoluzione 1973.

La no-fly zone avrebbe dovuto essere approvata un mese fa: quando gli insorti avevano praticamente conquistato, o meglio: liberato, il loro paese. Avevano bisogno di essere protetti e non lo abbiamo fatto.

Approvarlo ora fa sentire la puzza di neocolonialismo.

Un mese fa avrebbe risparmiato vite umane, oggi no.

Nessuno è così ingenuo da pensare che una no-fly zone voglia dire sorrisi, baci e abbracci: era chiaro che, una volta istituita, si sarebbe dovuto farla rispettare anche con azioni militari e quindi azioni potenzialmente mortifere.

Istituita la no-fly zone, chi non l’avrebbe rispettata sarebbe stato abbattuto. Ucciso.

Ma questo non vuol dire bombardare preventivamente ciò che si vuole.

La risoluzione 1973, secondo Wikipedia:

* chiede l’istituzione immediata di una tregua e la fine completa delle violenze e degli attacchi ai danni dei civili;
* impone una zona di divieto di sorvolo sopra i cieli libici;
* autorizza tutti i mezzi necessari a proteggere i civili e le aree popolate da civili, ad esclusione di qualsiasi azione che comporti la presenza di una “forza occupante”;
* rafforza l’embargo sulle armi e in particolare l’azione contro i mercenari, consentendo ispezioni forzate in “porti e aeroporti, in alto mare, su navi e aerei”;
* impone la proibizione di tutti i voli commerciali libici per fermare l’afflusso di denaro nelle casse del dittatore o l’arrivo di nuovi mercenari;
* impone il congelamento dei beni e delle proprietà delle autorità libiche e ribadisce che le attività di queste ultime dovrebbero essere indirizzate a beneficio del popolo libico;
* estende alcuni punti della Risoluzione 1970 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad un certo numero di altri individui ed entità libiche;
* istituisce una commissione di esperti per monitorare e promuovere l’applicazione delle sanzioni.

Siamo ben lontani da ciò che oggi capita in Libia. No-fly zone non voleva dire guerra per accaparrarsi il petrolio libico!

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Sbaglio o stiamo lasciando da soli i libici che chiedono la libertà?

Le notizie che arrivano sono sempre parziali, ma sembrerebbe che il dittatore Gheddafi si stia rialzando, forte degli armamenti, che ricordiamo essere sempre di ottima qualità: made in Brianza!

E forte, soprattutto, dei “politici” occidentali che discutono, discutono, discutono…e fra qualche giorno un pirla qualunque, magari anche nano!, comincerà a dire che le sue parole sono state travisate dai soluti giornali comunisti e che Gheddafi non è poi così male.

E pazienza se qualche libico ha davvero creduto che l’occidente ami la democrazia! Poveri illusi!

 

ps: nel frattempo riceviamo una lezione di moralità da un’oscura funzionaria di un paese marocchino. In Italia per molto meno avremmo tolto molti più anni!

le primarie di Torino

scritto da il 28 febbraio 2011

Alla fine, Piero Fassino ha ottenuto il 55,3 % delle preferenze contro il 27,4 di Gariglio, il 12,4 di Passoni, il 4,1 di Curto e lo 0,8 di Viale.

Due riflessioni.

La prima: non capisco l’entusiasmo di tanti miei coetanei, 25-35enni, nei confronti della cariatide-di-partito-Fassino. No, sinceramente non vi capisco: non abbiamo un lavoro, siamo finiti in un regime dittatoriale, non abbiamo un futuro e tutto ciò grazie a personaggi come Piero Fassino. E voi esultate per lui?

Tra l’altro, mi pare di capire leggendo tra le righe, che il difetto dell’antagonista Gariglio fosse esclusivamente di essere cattolico! E’ chiaro che non usciremo presto dalla crisi politica ed economica in cui continuate a farci precipitare.

La seconda: Viale? Tu e le idee del tuo partito valete lo 0,8%. Zero virgola. Chiaro?!!!

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la Libia, l’Italia e le armi

scritto da il 24 febbraio 2011

Gheddafi ha accusato l’Italia di aver fornito armi a chi protesta contro il suo regime dittatoriale.

Ha sbagliato, ma non di molto.

L’Italia ha fornito armi. Ma a lui. Ecco perchè era meglio non disturbarlo per telefono…

«Nel 2009 le esportazioni belliche italiane in Libia hanno raggiunto i 112 milioni di euro.

Nel biennio 2008-2009 il nostro paese ha autorizzato le proprie aziende di produzione, con la Finmeccanica in testa, a inviare armamenti (bombe, siluri, missili, apparecchiature per la direzione del tiro) del valore di altri 205 milioni, un terzo di tutte le concessioni rilasciate dall’Unione europea.

Nel 2008 sono stati venduti otto elicotteri A109 e nel 2009 due elicotteri AW139. E’ stata realizzata pure una parte consistente dell’ammodernamento della flotta di aeromobili CH47.

Una delle aziende controllate di Finmeccanica, la Selex, ha stipulato un contratto del valore di 300 milioni per la creazione di un apparato di sicurezza sul confine del deserto.

La Libyan Investment Authority è la seconda azionista di Finmeccanica» (da iriospark).

inutile Wikileaks

scritto da il 18 febbraio 2011

L’Espresso ha cominciato a pubblicare i nuovi cable, o cablogrammi, che gli ha passato Wikileaks.

Su Berlusconi: «Le sue frequenti gaffe e la povera scelta di parole hanno offeso praticamente tutte le categorie di cittadini italiani e molti leader europei… Ha danneggiato l’immagine del Paese in Europa e creato un tono comico alla reputazione italiana in molti settori del governo statunitense (…) è diventato il simbolo dell’incapacità e inefficacia dei governi italiani nell’affrontare i problemi cronici del Paese: un sistema economico non competitivo, la decadenza delle infrastrutture, il debito crescente, la corruzione endemica».

E sull’opposizione: «il Pd è disorganizzato».

Mi chiedo: ci sarà un giorno in cui Wikileaks ci rivelerà davvero qualcosa che non sappiamo già?

ps: il livello più alto di menzogna lo raggiunge il Giornale: «Leggendo gli articoli apparsi sul settimanale e sul quotidiano, infatti, sembrerebbe proprio che gli americani stronchino il Cavaliere. La verità è diversa»…proprio diversa: gli fanno un sacco e una sporta di complimenti! Ridicoli.

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ti sputtanerò

scritto da il 16 febbraio 2011

«Un omaggio alle grandi coppie che hanno fatto la storia della comicità»

«Ti sputtanerò con certi filmini che darò alla Boccassini dove ci sei tu e le mostrerò donne sopra i cubi e ci metto pure Ruby e ti fotterò»

«Ti sto sputtanando in questura porto anche la Santanchè le ragazze stanno dalla parte mia e so che mi sostengono e se l’affitto in via Olgettina è intestato a me».

«E se tu intercetti la Nicol Minetti c’è Ghedini che intercetta te».

«Ti sputtanerò non mi butti giù si ma il sei aprile in aula ci vai solo tu».

Sono aperte le scommesse: stasera chi telefona a San Remo: Masi o direttamente Berlusconi?

Ma…i fischi finali?!

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il 17 marzo dei 150

scritto da il 10 febbraio 2011

Per guardare al futuro con un po’ di speranza, c’è bisogno di un progettualità. C’è bisogno di un progetto dinamico, coraggioso, concreto e centrato sul futuro.

Un progetto così non nasce nella mente di una sola persona, anche se poi può essere uno solo, particolarmente carismatico, a spingerlo più di altri.

In generale c’è bisogno di più persone leader che, con coraggio, ci guidino in un progetto per un futuro migliore.

Leader: quelli che mancano all’Italia.

Basti guardare a come viene trattato il 17 marzo prossimo, centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia.

Sentire chiosare la Marcegaglia (che profonda delusione!): non possiamo festeggiare perchè costa troppo. E’ sintomo che non andremo da nessuna parte.

Un vero leader avrebbe commentato: che bello! un’occasione in più per il nostro turismo. Un’occasione da festeggiare perchè, grazie al marchio Italia, riusciamo ancora ad esportare qualcosina. Questo avrebbe detto un vero leader.

Ma in Italia non ne esistono. E il nostro futuro non c’è.

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ho solo 25 anni

scritto da il 31 gennaio 2011

«Ho solo 25 anni…»: è la frase preferita da Nicole Castiglione Minetti negli ultimi giorni.

Peccato che non si sia fatta tanti problemi nel rubare lo stipendio come consigliere regionale.

Dimissioni. SUBITO!

E poi restituire tutto ciò che si è rubato, ricoprendo una carica per cui non ha la minima competenza.

Per favore, cominciamo ad incazzarci un po’ di più di fronte a queste porcate! Risvegliamo le nostre coscienze addormentate e confuse: non importa se simpatizzate con la destra o con la sinistra, se siete Uomini non potete continuare ad accettare supinamente questi soprusi medioevali!

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click day

scritto da il 31 gennaio 2011

Come facciamo a definirci un paese civile se, per assegnare i permessi di soggiorno, usiamo una gara di velocità?

Nessun altro parametro se non arrivare prima del mio vicino.

Una gara che è stata paragonata a una lotteria, ma che, a differenza del Lotto, non prevede un’estrazione pubblica. Un 100 metri piani in cui si vince un documento che dovrebbe seguire ben altre vie per assere assegnato.

Una gara in cui, se non vinco, non posso neanche capire dove devo migliorare: perchè non c’è un fotofinish a cui ricorrere o una diretta tv che mi mostri come mi sono davvero piazzato.

E noi saremmo un paese civile?

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coca cola e karaoke

scritto da il 26 gennaio 2011

Secondo le indagini della difesa di Berlusconi, le serate di Arcore erano a base di coca cola e karaoke.

Sorvoliamo sul fatto che, se venissi invitato a casa di un vecchio miliardario egocentrico, pretenderei di trovare almeno un po’ di champagne. Possiamo però immaginare la prossima mossa della divisa: sostenere che durante le serate il momento più importante era la recita della corona del rosario. Amen.

Nicole Castiglione Minetti

scritto da il 17 gennaio 2011

Dice il vecchio (e sappiamo che non è il porco che invecchia ma il vecchio che diventa porco): “Nicole Minetti e’ una giovane donna brava e preparata che sta pagando ingiustamente il suo volersi impegnare in politica”.

Anche Virginia Oldoini, nota come la contessa di Castiglione, era una giovane donna impegnata in politica. Cosa c’è di meglio, nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, che seguirne l’esempio?

Anche se forse sarebbe meglio ribattezzarla Nicole contessa di Arcore…

Oggi la Consulta dovrebbe emettere la sentenza sul legittimo impedimento. Ovvero dirci se è costituzionale, o meno, la legge che permette al premier di schivare per diciotto mesi i suoi processi.

Come scrive Diego, la carta costituzionale parla chiaro e ciò a cui stiamo assistendo è solo un incasinamento delle questioni più ovvie.

Ma non date la colpa al diretto interessato: come ha più volte ribadito, non è stato lui a volere tutto ciò.

Da interpretare: se quindi la Consulta dovesse emettere la sentenza “sbagliata”, lui è comunque autorizzato, da se stesso, ad andare avanti.

Fino al referendum, che dovrebbe svolgersi in primavera, per abrogare la legge stessa. Chissà se almeno in quella occasione, gli italiani sapranno recuperare un po’ di buon senso? Speriamo…

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Renzi sta con Marchionne…io no!

scritto da il 11 gennaio 2011

Matteo Renzi (PD), sindaco di Firenze, ai microfoni del Tg la7: “Io sono dalla parte di Marchionne”.

Finalmente! Il simpatico (si fa per dire) giovanotto è uscito allo scoperto e ha rivelato la sua vera natura.

E’ vero che in tanti nel PD la pensano come lui. Non c’è una linea ufficiale del partito (tanto per cambiare) ma sicuramente, tra operai e padroni, gli eredi di falce e martello non stanno dalla parte dei primi!

Perchè Renzi mi da fastidio più degli altri? Perchè continua a strizzare l’occhio ai suoi coetanei, come chi scrive: sparge veleni con proclami di rottamazione, ma non è capace a proporre un progetto per il futuro.

Mi è sempre stato antipatico perchè trasudava falsità ad ogni apparizione. Adesso ne abbiamo anche le prove.