venerdì: giorno di mercato

scritto da il 5 febbraio 2010

A Ivrea il venerdì è il giorno del mercato. C’è anche il martedì, in cui però c’è solo una parte del mercato alimentare.

Il venerdì è il giorno del mercato grosso. Anche stamattina, nonostante la neve mista pioggia, i banchi erano presenti.

E così ho potuto fare un po’ di spesa: carciofi, olive, carote e barbabietola.

A me il mercato piace!

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pane!

scritto da il 29 gennaio 2010

Il pane è appena stato sfornato!

E mentre cuoce la torta (anzi…la bio-torta, vista la destinazione!!!), ci dedichiamo ai carciofi.

bagna cauda aglio free

scritto da il 9 gennaio 2010

Mia moglie è anni che la sostiene e promuove: altro che Parigi!

bagna cauda senza aglio from Massimo Sozzi on Vimeo.

Però adesso devo riuscire a scoprire qual’è questa ricetta: da qualche parte ho letto che l’aglio viene sostituito con le rape. Direi che è possibile: si attendono conferme!

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L’altro Piemonte 2009

scritto da il 25 novembre 2009

Dal sito AIS Piemonte: «Assaggi trasversali tra le varie denominazioni hanno confermato ancora una volta la tendenza che vuole una crescita qualitativa che questi vini stanno avendo negli ultimi anni. Abbiamo riscontrato con piacere, ricordando e confrontando le degustazioni delle annate precedenti, una svolta decisa mirata a ottenere prodotti più equilibrati e piacevoli, senza però snaturare le caratteristiche fondamentali dei vini, mantenendo la forte impronta caratteriale e territoriale che li ha sempre contraddistinti».

E qui potete vedere l’intervista a Mauro Carosso, delegato AIS di Torino.

L’altro Piemonte 2009 from Massimo Sozzi on Vimeo.

tre castagne

scritto da il 21 ottobre 2009

Ieri pomeriggio sono andato a raccogliere un po’ di castagne. Man mano che raccoglievo mi sono accorto che ogni riccio conteneva tre castagne.

Una un po’ più grande, due un po’ più piccole o viceversa. Tutte grandi uguali. O tutte piccole uguali. Ma sempre tre…

Il perchè l’avevo già sentito, ma non lo ricordavo più benissimo. Allora siamo andati a cercarlo per conferma.

La leggenda vuole che le castagne nel riccio siano tre, perchè sono da dividersi così: una al padrone del terreno, una al contadino che lo cura e una al povero, al viandante senza terra nè lavoro.

In questi giorni c’è chi cavalca il disagio di una società che non ha più certezze, lanciando proclami in favore di ciò che ha contribuito a distruggere (legggi: lavoro a tempo indeterminato), con la sola finalità di confondere ancor di più le acque.

La natura invece continua a pensare, senza tornaconto, alla terza castagna per i poveri. Ogni tanto vien da pensare che Rousseau, con il suo “buon selvaggio”, avesse trovato la via giusta!

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Master del Nebbiolo 2008

scritto da il 2 dicembre 2008

Domenica scorsa, 30 novembre, si è svolto a Villa Sassi (Torino) il 6° Master del Nebbiolo.

La finale ha parlato piemontese, vedendo classificarsi al 1° posto Matteo Barolo da Gravellona Toce, e al 2° e 3° Elsa Guarise e Mario Bevione della delegazione di Torino.

Il Tg3 Regionale ha mandato in onda oggi un servizio:

Mentre sul sito dell’AIS Piemonte trovate una dettagliata descrizione della prova.

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Avevo già parlato del Chinotto Abbondio in tempi non sospetti. Sabato scorso ho scoperto essere un prodotto lanciatissimo sul mercato, insieme alla Gazzosa Lurisia, grazie a un servizio del Tg3 del Piemonte dal Salone del Gusto.

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Barolo assaggiato…

scritto da il 23 settembre 2008

Ancora sul Barolo 2004: dopo le etichette provo a parlare di contenuto.

Premesso che:

1- stavo lavorando e il tempo per gli assaggi è stato letteralmente “rubato”;

2- parliamo di un vino che non si produce dall’oggi al domani, ci vogliono anni per preparare la vigna e anni di pazienza (e investimenti) per mettere il prodotto in vendita. Quindi, sempre massimo rispetto per il produttore onesto.

Detto ciò passiamo ai vini. Poche parole, le prime impressioni per ognuno. Conciso a rischio di esserlo troppo.

Bartolo Mascarello: punto di riferimento preferito. Anche se non mi ha convito. Diciamo, carenze di gioventù.

Giuseppe Rinaldi – Le Coste: da acquistare per ritrovarlo fra, almeno, 2 o 3 anni.

Gianni Voerzio – La Serra: molto colorato ma con un buon tannino. Un forte odore di legno nel bicchiere a vuoto.

Terre da Vino – Paesi Tuoi: bella l’idea dell’omaggio a Pavese. Peccato per una puzzetta che salta al naso.

Oddero: ricorda, purtroppo, i “profumi” di Ghemme e Gattinara…

Sandrone – Le Vigne: un buon tannino ma poi? Un po’ piatto…lo voglio riassaggiare.

Josetta Saffirio: colorato, profumi delicati, forse troppo delicati tranne che per il legno. Un buon tannino ma poi cade.

Sacchetto Fiorella – Costa di Rose – Bric Cenciurno: buon tannino ma poco naso.

Marcarini – Brunate: un bel colore e un buon tannino, ma non mi viene voglia di comprarlo.

Comunque, sono tutti da riassaggiare quando, almeno, entreranno in commercio.

etichette di Barolo

scritto da il 22 settembre 2008

Dopo una full immersion di 8 ore di Barolo, oltre a preferire l’acqua e odiare i finti intenditori, ti rimangono tanti pensieri da tradurre in parole…

Prima però si possono tradurre in immagini. E cominciare con le etichette più “interessanti”.

Ai primi due posti ci metto le etichette più “commentate”. Il commento più gentile è stato: «certo che ci vuole del coraggio a mettere un’etichetta così a del Barolo!». Perchè? Io invece ci dedico un post!

La terza invece ve la presento con le stesse parole con cui l’hanno portata a me: «ma tu che sei psicologo, cosa ne pensi?»…

Mah..piccole fissazioni… 😉

NB: tutte le 3 immagini sono prese dai siti dei relativi produttori.

Il Barolo torna a Palazzo

scritto da il 20 settembre 2008

Noi oggi siamo qui:

«L’Enoteca Regionale del Barolo, che ha sede nel Castello Comunale Falletti di Barolo, incontrerà, nella tradizione e nella storia, Torino Capitale.
Il 18, 19 e 20 Settembre 2008il “Barolo torna a Palazzo�? nella sede prestigiosa di Palazzo Barolo in Via delle Orfane, 7.

Dopo un anno di pausa, il Barolo 2004 sarà nuovamente presentato al pubblico torinese e a tutti gli appassionati nelle sontuose ed eleganti sale, recentemente restaurate, di Palazzo Barolo riconfermando il legame esistente tra il Re dei Vini e lo storico edificio di proprietà della famiglia dei Marchesi Falletti.
Ritorneranno così gli oltre cento Produttori degli Undici Comuni del Barolo aderenti all’iniziativa per far degustare i profumi e sapori dell’annata 2004 e richiamando l’attenzione di esperti e giornalisti del settore».

Il 19 e 20 settembre apertura al pubblico dalle 13.00 alle 21.00 (costo € 11.00) con visita agli Appartamenti Storici.

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beffata la bibbia!

scritto da il 22 agosto 2008

La “bibbia enologica mondiale”? Una rivista “autorevole”? Ma fatemi il favore!!!

«L’idea non è nuova: creare un falso, e vedere quanti ci cascano. Ma un giornalista americano, Robin Goldstein, questa volta è riuscito a beffare addirittura la bibbia enologica mondiale, quel Wine Spectator che ha per motto «learn more, drink better» (impara di più, bevi meglio); il periodico che con poche righe può decidere la fortuna di un produttore in ogni angolo del pianeta. Goldstein, che ha al suo attivo innumerevoli guide e libri di cucina, si è inventato un ristorante, dandogli un nome, «L’Intrepido», e una sede, Milano. Anche un indirizzo di fantasia: via Filippetti 33, e poi un menù e una carta dei vini. Ha pagato 250 dollari, si è iscritto al Wine Spectator Award of Excellence, riconoscimento assai ambito, ha spedito il menù e la lista dei vini, e ha vinto» (M. Baudino su la Stampa).

la eno-settimana 5

scritto da il 5 giugno 2008

Vi ricordate che si era parlato di un possibile blocco di esportazioni del Brunello di Montalcino negli USA? Sembrerebbe che il Consorzio abbia trovato una soluzione.
Come riportato su www.vino24.tv, il Consorzio dei produttori del Brunello di Montalcino adotterà un metodo di analisi per garantire il suo Brunello come Sangiovese puro o, per dirla all’americana, “pure Sangiovese”.
Con un comunicato, il Consorzio dice che sarà creato un Board di Garanzia che “definirà i parametri analitici e gli strumenti operativi per garantire la purezza Sangiovese richiesta dal Disciplinare”
Tutto bene quindi? Forse no.
Su WineNews.it, viene riportato un comunicato dell’Isvea, uno dei laboratori più accreditati per le analisi sul vitigno Sangiovese. Dal comunicato emerge che “le certezze assolute non ci sono e non esistono. Sono tutte da conquistare: sulle analisi di profilo antocianidinico, al momento, non c’è una letteratura scientifica sufficiente da permettere una risposta certa, inconfutabile; servono studi molto approfonditi”.
Si riapriranno le porte americane per il Brunello?

Su www.vino24.tv si parla delle nuove denominazioni francesi. Per capirci, delle loro IGT, DOC e DOCG.
Il governo francese ha un piano quinquennale di modernizzazione del settore vinicolo che, nel tentativo di sviluppare la competitività del paese in particolare nell’export, ha pensato introdotto nuove e piu’ moderne classificazioni.
In particolare le modifiche saranno:
· Vignobles de France al posto di “vin de table�?
· IGP (Indication Géographique Protégée) al posto di “vin de pays�?
· AOP (Appellation d’Origine Protégée) al posto di “AOC�?
Come commenta Arzaman, è interessante notare che il piano quinquennale è un obiettivo nazionale per la Francia. Che si prepari un sorpasso dei cugini?

Paolo Marchi ci conduce in un ristorante davvero speciale: al Vino d’Enrico Bernardo, dove si sceglie cosa bere. E poi ti servono un piatto abbinato!

Per finire una piccola grande segnalazione: lunedì 9 giugno 2008, dalle 15.00 alle 20.00, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO) si svolgerà Ba&Ba. Ovvero: Barolo & Barbaresco. Organizzato dall’AIS Torino, si potranno degustare le anteprime dei due grandi di Langa: Barolo 2004 e Barbaresco 2005.
Ingresso € 20,00, comprensivo del bicchiere da degustazione. Non occorre prenotazione.

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meglio i salatini…

scritto da il 3 giugno 2008

Sono state rispettate le ultime volontà di Fredric J Baur: le sue ceneri sono state interrate in una confezione di patatine Pringles, al cimitero Arlington Memorial Gardens di Springfield Township nell’Ohio.

Eccentrica richiesta? Non tanto, perchè era stato Fredric, nel 1966, a inventare il caratteristico metodo di impacchettamento in contenitori cilindrici delle patatine Pringles. Il chimico e tecnico d’imballaggio aveva poi brevettato il contenitore delle «Pringles» nel 1970 (letta su Corriere.it).

Però, da adesso, forse comincerò a preferire i salatini…

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la eno-settimana 4

scritto da il 29 maggio 2008

Chissà se qualcuno dei miei lettori è riuscito a partecipare a qualche degustazione tra quelle che vi avevo segnalato?

Mentre il nostro Piemonte continua a restare umido, nella cornice dell’hotel Cavalieri Hilton si sono svolte le finali per il Miglior Sommelier del Mondo. Come ci ricordano gli amici di MySobry, ha vinto l’americano Aldo Sohm. Un americano Miglior Sommelier del mondo?
Su vino24.tv possiamo trovare qualche informazione in più sul curriculum del campione: Aldo Sohm è di origine austriaca. In Austria, ha vissuto fino a qualche anno fa, prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Tra le cose più interessanti, da segnalare che oltre al tedesco, la sua lingua madre, e all’inglese parla correntemente in francese, italiano e arabo.

KelaBlu ci propone un divertente gioco di contrasti tra immagini di Eataly. Dal notturno/diurno all’onesto/furbo. C’eravamo stati anche noi, qualche mese fa, da Eataly. E avevamo avuto la stessa sensazione di forti contrasti.
In più c’era un’atmosfera generale di “bello senz’anima”… Però, prima di giudizi definitivi, vorrei tornarci. Intanto godetevi le immagini di contrasto.

E per finire: i salvagoccia. Personalmente li odio. Ma quando ho visto quelli presentati da Alice (li vedete nella foto presa dal blog di Alice), li ho trovati simpaticissimi!
Soprattutto se poi li si usa come soprammobili e non nel collo di una bottiglia…

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la eno-settimana 3

scritto da il 22 maggio 2008

Sperando che Giove pluvio (o chi per esso!) ci regali un attimo di tregua dalla pioggia che sta scendendo, il fine si settimana si presenta ricco di eventi.
In particolare, mi scuserete il campanilismo, per chi vive in Torino e dintorni.

Così la rete diventa un bel mezzo di informazione, attraverso la quale conoscere e decidere tra le tante offerte.

Cominciamo dal “Moscato Wine Festival 2008”: organizzato da Go Wine, si svolge a Torino, in Piazza Carlo Alberto, da giovedi 22 a sabato 24 maggio, con orario dalle 19.00 alle 23.30, l`ottava edizione del `Moscato Wine Festival`, promosso e organizzato da Go Wine, Associazione nazionale di enoturisti e consumatori.
Giunto all’ottava edizione, il Moscato Wine Festival è stato ideato per celebrare un prodotto ricco di storia e cultura, diffuso in tutte le regioni italiane ed in molti paesi del mondo.

Il Consorzio di Tutela Vini Doc di Caluso, Carema, Canavese celebra il quarantennale del riconoscimento delle DOC Erbaluce di Caluso e Carema. L’AIS Canavese segnala la ricorrenza, ma per avere qualche informazione in più bisogna andare sul sito della Provincia.
Qui si può scoprire che domenica 25 maggio, 20 produttori ci aspettano nelle loro cantine per il Canavese Wineries.
Bella la descrizione: “Le topie, i muretti a secco e il profumo dolce e acre dei grappoli nelle passitaie marcano questi luoghi impregnati della presenza del Nebbiolo, nobile vitigno a bacca nera vendemmiato quando le nebbie avvolgono i filari e sfumano i contorni delle campagne e dell’Erbaluce, uva bianca per eccellenza, il cui nome riporta alla leggenda di Albaluce, ninfa del lago”.
Peccato che non ci sia un sito istituzionale del Consorzio. Il quarantennale sarebbe stato una bella occasione per farlo nascere, anche perchè siamo vicini a Ivrea in cui l’informatica, bene o male, è di casa…

Se non siete di casa in Torino e provincia, non preoccupatevi! Domenica 25 maggio si svolgerà anche la sedicesima edizione di Cantine Aperte. Oltre ottocento cantine aperte in tutta Italia, con l’intento di creare, almeno per un giorno, un contatto diretto tra produttori e appassionati.

E finiamo con due argomenti “caldi”.

Riciclo dei tappi: in America è partito un programma pilota che coninvolge i ristoranti. Il riciclo dei tappi del consumo domestico di una bottiglia di vino, seppur lodevole, non impatta molto, ma pensate un po’ ai ristoranti: migliaia di bottiglie, quindi migliaia di tappi riutilizzati ogni anno!
Dal loro riciclo è possibile creare mattonelle per il pavimento, materiali isolanti, prodotti per il giardino e molto altro ancora (via vino24.tv).

Vini in scatola: anche in Italia si è dato via libera ai vini a denominazione d’origine in bag-in-box. Lizzy ce ne racconta i vantaggi. Personalmente ho dovuto ricredermi dopo aver assaggiato, già qualche anno fa, un ottimo Chianti fatto arrivare in scatola. Voi cosa ne pensate?

Buon eno-fine-settimana!

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