la eno-settimana 2

scritto da il 15 maggio 2008

Sembrerebbe che il bel tempo si sia impadronito delle nostre giornate. E con l’arrivo del caldo, giunge il momento di lasciare riposare le vostre bottiglie di nebbiolo & affini, e «ad altra più facile fonte la sete calmate» (De Andrè)…

Maliziosi! Qui si pensava a vini più leggeri, in particolare a bianchi e rosati.

Ma perchè con la bella stagione aumenta il consumo di queste tipologie? Sicuramente aiuta la temperatura a cui si devono servire. Piacevolmente freschi, a volte quasi freddi. Attenti che non è acqua!
Ma soprattutto bisogna pensare alla cucina che diventa più leggera nei sapori. C’è bisogno, perciò, di accompagnare con vini che non sovrastino i cibi e viceversa. Ma unire in un piacevole abbraccio le percezioni leggere di cibo e bevanda.

Torneremo sull’argomento, magari quando saremo sicuri che sia davvero arrivata la bella stagione. Passiamo invece a vedere cosa ci propone il web per la settimana passata.

Se volerete con la prima classe di Lufthansa e British Airways, potrete assaggiare, in rappresentanza dell’Italia, due vini piemontesi: il Montemareto Countacc 2004, Monferrato rosso doc, di Michele Chiarlo e la Barbera d’Asti Cipressi della Court 2006 (da vino24.tv).

Alice ci parla della nuova cantina di Angelo Gaja in Toscana (che vedete anche nella foto). Una cantina-cattedrale dove «I corpi sono seminterrati ed emergono dal terreno con altezze variabili, senza arrivare mai a dominare il paesaggio. (…) Costata 8,5 milioni di euro la cantina è iper-tecnologica, altamente attrezzata e con un sofisticato sistema di controllo di microclima interno, con pavimenti termoriscaldati e impianti radianti per il raffreddamento

Qui tutto, all’interno e all’esterno, è consacrato al vino». Davvero spettacolare…forse anche un po’ esagerata.

Parte con un’email, inviata a 6000 produttori di vino, la campagna di sensibilizzazione di WineSurf per diminuire il peso del vetro delle bottiglie di vino.
Un calcolo, per difetto, ha rilevato che se ogni singola azienda italiana di vino diminuisse solo del 10% il peso complessivo delle proprie bottiglie, si risparmierebbero 63.500 tonnellate, pari a 10 Torri Eiffel, 300 Jumbo, 1500 TIR che, messi in fila, coprirebbero oltre 16 km di strada.
Un bel risparmio in peso, benzina, rifiuti e inquinamento.

Infine una nota dolente: non avendo ricevuto i chiarimenti richiesti, dal 9 giugno gli Stati Uniti bloccheranno le importazioni di Brunello di Montalcino dei produttori che non dimostreranno, con tanto di analisi chimiche, che nel loro Brunello c’è solo Sangiovese.
Un danno notevole considerato che 1 bottiglia su 4 (il 25%) di Brunello viene venduto negli USA.
Con KelaBlu, «viene da chiederci come possono succedere cose simili. Malgrado il Made in Italy alimentare sia fottutamente importante per l’export italiano, e malgrado noi si abbia 1) oltre a un nuovo ministro dell’Agricoltura, 2) oltre a una nuova sottosegretaria con delega al turismo, 3) anche un “Mr Made in Italy”, nella persona del primatista mondiale di consigli d’amministrazione Luca Cordero di Montezemolo».

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la eno-settimana

scritto da il 8 maggio 2008

Il sommelier, quando deve valutare un vino, si basa su tre parametri: visivo, olfattivo e gustativo.
Quando invece si voleva formare-informare gli bastava entrare in un’edicola o, se cercava qualcosa di più approfondito, in una libreria. Non si contano libri e pubblicazioni sull’argomento vino.
Su tutte le pubblicazioni regnano le guide.

Croce e delizia.

Forse proprio perchè le guide, come tante riviste, sono più croce che delizia per chi vuole un’informazione libera, oggi non si contano i siti dedicati al mondo del vino.

Vi voglio proporre, a partire da oggi, una piccola, piccolissima, rassegna stampa di qualcuno. Senza pretesa di voler strafare (De Andrè) perchè non ne sono capace, cercherò di offrire con regolarità questo appuntamento. Con anche qualche fuga nel campo gastronomico. E magari tornando anche sui tre punti di partenza: visivo, olfattivo e gustativo.

La prima segnalazione è per il rinnovato sito dell’AIS Canavese. L’Associazione Italiana Sommelier ha anche una delegazione canavesana, che ha appena sistemato il sito. Più leggibile e più attento alle regole di condivisione del web2.0. Ne ho parlato già qui, sottolineando in particolare la presenza di comodi feed per ricevere news e appuntamenti.

Aristide ha provato per noi due etilometri tascabili. Ma soprattutto spiega il perchè di differenze di prezzo anche ragguardevoli: durata e precisione del sensore. Save the points!

Uvetta, che da poco ha cambiato piattaforma per il blog, è stata a Londra, dalla quale è tornata con delle foto decisamente simpatiche!

Infine, ecco lo sciopero del Culatello (segnalato da KelaBlu). Già non costava poco, non oso pensare adesso… tristezza e mestizia!

AIS Canavese: il nuovo sito

scritto da il 2 maggio 2008

In questi giorni sono un po’ latitante, ma tra lavoro fuori casa e lavoro tra case, alias trasloco (non mio!), il tempo che rimane è praticamente nullo.

Così diminuiscono i post… spero solo di non perdere troppi lettori…

Per farmi perdonare, oggi vi segnalo il sito recentemente rinnovato dell’AIS Canavese. L’AIS è l’associazione dei Sommelier di cui faccio parte e di cui il Canavese ha una sua delegazione.

Tra le attività della delegazione c’è stato anche il rifacimento completo del sito, con una vesta più snella e graficamente rinnovata. E, soprattutto, con una grande attenzione alla comunicazione, grazie all’introduzione dei feed RSS per essere sempre aggiornati sugli appuntamenti (feed) e sulle ultime notizie (feed).

Un bel lavoro quello fatto, che sicuramente, dal punto di vista informatico, va sorpassare i siti anche di delegazioni più grosse!

…amici di Torino…scusate lo scatto di orgoglio canavesano! 😉

Buona visione!

la Barbera DOCG

scritto da il 28 febbraio 2008

La Barbera d’Asti e la Barbera del Monferrato Superiore hanno ricevuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Il disciplinare di produzione, da rispettare per poter rientrare nella Docg, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi mesi. Ma già dalla prossima vendemmia 2008, le due tipologie potranno seguirlo e di conseguenza fregiarsi del riconoscimento (da www.barbera.it).

Con la nuova Barbera DOCG diventano quindi dodici i vini di questo tipo nel solo Piemonte, mentre le DOC sono 45. In tutto ben l’80% dell’intera produzione di vino della regione (www.vino24.tv).

Alla faccia della Barbera come vinaccio da osteria! E pensare che quando ho fatto io l’esame da sommelier, le Docg piemontesi erano solo 6 quasi 7. Ma serve veramente ad aumentare la qualità questo passaggio da Doc a Docg? Oppure la facilità (troppo spesso legata a raccomandazioni politiche) con cui qualcuno ha ottenuto la Doc, ne ha ridotto notevolmente il valore e di conseguenza bisogna salire a tutti i costi?

Mah…beviamoci sopra, festeggiando la Barbera che già oggi, anche senza Docg, è sovente un grande vino!

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vino: reggiseni ed sms

scritto da il 22 febbraio 2008

Per prepararci al fine settimana, parliamo un po’ di vino…

La prima notizia arriva dal Consorzio del Chianti Classico: volete avere qualche informazione in più sulla bottiglia che state bevendo? Inviate un sms al 366.3333603, specificando il numero di serie e il formato della bottiglia presenti sulla fascetta di stato, riceverete in risposta un sms con annata, cantina, partita, titolo alcometrico, estratto secco netto, acidità (fonte www.corriere.it).

Così gli italiani avranno un motivo in più per non abbandonare l’amato telefonino neanche a tavola. Qualcuno mormora che il progetto «Cerca la bottiglia» sia stato sponsorizzato da Nokia e Tim. Ma io non ci credo mica…

La seconda notizia, invece, è molto più intrigante: arriva dall’Inghilterra il primo reggiseno che soddisferà la vostra sete! In sostanza, il reggiseno WineRack contiene dei contenitori interni che si possono riempire con ben 750 ml di vino (una bottiglia) o di altro liquido. Ma la parte più bella è che volendo, si può anche bere dal reggiseno attraverso un apposito tubicino (fonte www.vino24.tv).

Da non perdere i video sul sito del venditore www.firebox.com.

La mia perplessità però è questa: finchè si tratta di vino rosso la temperatura corporea è un po’ elevata ma accettabile, ma per lo champagne come facciamo?!

E poi, non è che siamo di fronte ad un’alterazione non alimentare ma corporea? Prima ti faccio vedere, così poi quando tolgo la borraccia tu ti confondi?! 😉

(immagini tratte da tracciabilita.chianticlassico.com, www.vino24.tv e www.firebox.com)

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il pranzo di Natale

scritto da il 26 dicembre 2007

Santo Stefano, tempo per sistemare i regali e le carte dei pacchi e pacchetti. Ma anche per dieteggiare (non troppo però!) passato il Natale. E anche tempo per “rallegrare” chi non c’era con il menu di ieri:

  • Tartine di foie gras de canard
    Salmone su tortina tiepida di trevisana
    Insalata tiepida con cavolfiore e arancia
    Terrina di coniglio al miele e crudo
  • Lasagne con ragù bianco e radicchio
  • Taglio della vena di bue brasato
    Cavolini con briciole e pinoli
  • Crema catalana con frutti di bosco
  • Tris di panettoni artigianali dei Maghi Infarinati (Ivrea-TO)

Il tutto accompagnato da:

  • San Giorgio – Erbaluce di Caluso Spumante 2002, Cieck
  • Franciacorta Brut, Contadi Castaldi
  • Vallée d’Aoste – Gamay 2005, La crotta di Vegneron
  • Barolo 1999, Marchesi di Barolo
  • Moscato d’Asti 2007, Piazzo

Grazie a Federica che ha cucinato con me. Grazie a chi ha mangiato e apprezzato. Grazie a chi vorrà assumerci come catering! 😉

E buon Santo Stefano a tutti!

«Per tutti quelli antipatici. A Natale bisogna essere buoni. Natale è passato, quindi impiccatevi» (Diego)

i 30 di Simone…

scritto da il 22 dicembre 2007

Ci sono persone che hanno la capacità di far parlare di loro. In positivo, sia chiaro! E uno di questi è il mio coscritto Simone, che oggi compie trentanni!

Ieri sera ci ha invitato per una seratina decisamente molto interessante e piacevole. E stamattina, con una puntualità svizzera, mi ha fatto avere un enoico-elenco degno di tutto rispetto. Veramente, che fosse degno di tutto rispetto, ce n’eravamo già accorti ieri sera bevendo!

E a voi, che state preparandovi per le natalizie libagioni, non posso altro che lasciare questi ricordi:

Prosecco Spumante Doc Extra-Dry (Cirotto)

Crémant d’Alsace Brut Chardonnay (Robert Klingenfus)

Franciacorta Docg Brut 2002 Bagnadore (Barone Pizzini)

Spumante Brut Metodo Classico 2001 Valentino – Riserva Elena (Podere Rocche dei Manzoni)

Champagne Brut Sélection (Lallier)

Champagne Grande Réserve Grand Cru (Lallier – magnum)

Moscato d’Asti Docg 2006 (Gigi Rosso)

Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc 2006 (Balbiano)

Vin Santo del Chianti Classico Doc 2000 (Rocca delle Macìe)

Buon Compleanno Simone! Benvenuto tra i trentenni!

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USB Wine

scritto da il 12 dicembre 2007

La pubblicità parla chiaro: la prima estensione USB che vi permette di ricevere direttamente il vino a casa via Internet!

Disponibile in tre colori e compatibile MAC e Pc! Sul sito www.usbwine.com trovate anche un video dimostrativo.

Aggiungo io: imperdibile per il sommelier e l’eno-appassionato che vogliono essere tecnologicamente all’avanguardia!

Grazie per la segnalazione a CarlOtto!

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Qualcuno si sarà chiesto come si è conclusa l’avventura della telefonata? Qualcosa penso sia già trapelato dal mio post di domenica sull’elisir di lunga vita… Ma per tutti i curiosi ecco un resoconto più dettagliato della serata di venerdì…

Lui ha messo la casa…

Loro ci hanno preparato: 3 Grand Plateau de St. Malo e 24 perle di Normandia n°1. In più, omaggiati di un Pouilly Fumé e, con grandissima gentilezza, preparato una maionese free-aglio!!!

Grande Michael e un omaggio alla sua gentilissima signora che si è ricordata di me!

Ed ecco le perle…

Noi abbiamo pensato al bere…

Nell’ordine fotografico:

Franciacorta Brut – Contadi Castaldi
Maximum Rosè – Trento doc – Ferrari
Asti DeMiranda 2004 – Contratto
Champagne Cordon Rouge – Mumm
Champagne Brut 2003 – Jacquesson
Champagne Brut Réserve – Paul Bara
Domanine de grand maison Muscadet Sèvres et Maine 2002 – Langlois-Chateau
Champagne Brut Cuvee Charles de Gaulle 2002 – Drappier
Moscato Giallo 2006 Scuola Enologica S. Michele all’Adige
Metodo Cavazzani Brut 2005 – Foss Marai
Franciacorta Gran Cuvée Satèn – Bellavista

Alla prossima…

come vivere a lungo

scritto da il 1 dicembre 2007

Primo assunto dopo la serata di ieri sera: “non conosciamo nessuno che abbia mangiato ostriche e bevuto champagne tutti i giorni e che sia morto”.

Seguiranno dettagli sulla serata.

L’altro Piemonte

scritto da il 17 novembre 2007

Vi piace il vino? Non avete impegni per questa domenica? Allora l’appuntamento giusto è la manifestazione: “L’altro Piemonte”.
Una degustazione dei vini Gattinara, Ghemme, Lessona, Carema, Bramaterra, Boca, Fara, Sizzano, Colline Novaresi, Coste della Sesia.
Grandi e spesso, purtroppo, sconosciuti vini piemontesi, tutti uniti dal Vigneto del Nord che si presenta alla ribalta!

Dove? A Villa Sassi (Strada Traforo del Pino, 47 – Torino) domenica 18 novembre 2007 dalle 15,30 alle 20,00.
Ingresso senza prenotazione.
Costo entrata: 15 euro (con omaggio bicchiere da degustazione).

Altre informazioni sul sito AIS Torino.

festival del Franciacorta

scritto da il 5 novembre 2007

Oggi pomeriggio a Torino: «Nella rinomata cornice dell’Hotel Principi di Piemonte ventotto cantine franciacortine accoglieranno l’appassionato pubblico con i loro Franciacorta in degustazione. Un appuntamento unico ed imperdibile per avvicinarsi alla Franciacorta e alle ‘bollicine’ che nascono in questo territorio.
Scarica il depliant con i dettagli della manifestazione».

L’ingresso è LIBERO, l’hotel si trova in via Gobetti 15 (tra via Lagrange e via Roma). Io vi aspetto dall’azienda Bellavista!

finito il salone del vino…

scritto da il 30 ottobre 2007

Dopo 4 giorni di Salone, stamattina sono tornato alla mia solita routine disoccupata. Ma così posso recuperare gli arretrati di email e feed che si sono accumulati in questi giorni. E provare anche a buttare giù qualche appunto-ricordo sparso e incoerente. Salutando alcune tra le figure con cui, in questi giorni, mi sono trovato a “interagire”…

Un saluto a chi si presentava con la spilla tastevin appuntata su abiti civili e, avvicinandosi con aria da cospiratore, mi diceva: “ciao sono un collega (avanzamento del bavero spillato) cosa mi dai?”. Cazzone, io sto lavorando e i miei colleghi sono quelli che si stanno facendo il mazzo insieme a me. Tu stai girando allegro e divertito per degustare e stroncare!

Un saluto alla professoressa dell’alberghiero che voleva tanto far assaggiare il passito ai suoi allievi. Ma era timida… tanto timida… tantissimo timida… Povera, ha dovuto mandare avanti due allievi a chiedere se era possibile! Peccato che poi, ottenuto il vino nel bicchiere, non la finisse più di sputar sentenze!

Un caro saluto ai ragazzi delle scuole alberghiere che mi hanno ascoltato, hanno chiacchierato e mi hanno regalato, con la loro presenza, il pubblico più attento e cortesemente critico.

Un saluto a tutti quelli che porgevano arroganti e impazienti il bicchiere…ringraziate che le bottiglie non sparano!

Un saluto a quelli degli ultimi dieci minuti che volevano tutto. E un saluto a quelli degli ultimi dieci minuti che non sapevano neanche più il loro nome!

Un saluto al signore vestito di nero a cui la vita ha dato poco. Se ti dico che le informazioni le danno i produttori dentro lo stand, lo stand è quella struttura non invisibile e animata alle mie spalle! Sveglia, il mondo ruota intorno al sole e la sputacchiera me la chiedi prima di riempirti la bocca!

Un caro saluto a chi ha chiacchierato, ha ringraziato, ha sorriso, ha stretto la mano. A chi era felice di poter passare un pomeriggio in allegria. A chi stava cercando di scoprire qualcosa di nuovo e l’ha trovata mettendosi in ascolto. Un caro saluto a tutte le persone che sono passare a salutarmi perchè amici!

Un caro saluto a tutti i sommelier che stavano indietro, magari in divisa di servizio perchè erano i loro minuti di pausa tra un servizio e l’altro, che con grande professionalità mi facevano segno che ripassavano, che aspettavano il loro turno e mi ascoltavano raccontare cose già sentite. Un caro saluto ai sommelier vestiti in borghese e senza spilline!

E un caro saluto a chi ha lavorato con me nello stand…ma questo è un altro post!

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Salone del vino a Torino

scritto da il 25 ottobre 2007

Si apre domani, venerdì 26 ottobre, la sesta edizione del “Salone del Vino” a Torino. La presentazione è chiara: un salone professionale destinato ai professionisti. Anche se non manca un momento, una giornata e mezza, dedicato al grande pubblico degli appassionati, magari senza titolo ma che in ultima analisi sono quelli che il vino lo comperano per berlo.

Parlavo ieri con un produttore che mi raccontava di alcune perplessità legate alla manifestazione: la posizione a metà autunno quando molti hanno l’uva da lavorare in cantina, lontana dalle grandi manifestazioni della primavera quando il vino nuovo sta per uscire. E poi la carenza di rappresentatività unita un po’ al disinteresse, almeno per lui, da parte di Torino. Ma nonostante i dubbi, la manifestazione la si prepara con entusiasmo e fiducia.

Comunque, in risposta a tutte le guide, ciò che guida oggi il mondo dei grandi produttori non è il tannino più morbido, l’uso sensato della barrique o i profumi floreali dei vini bianchi. Basta vedere che il convegno di apertura della manifestazione, organizzato con la collaborazione de “Il Sole 24 Ore”, che non è un giornale di cultura del buon bere, si propone di “accendere i riflettori sul tema Vino & Finanza. Si parlerà non solo di possibili quotazioni in Borsa, ma anche di tutti gli scenari economici e finanziari che riguardano il principale motore dell’agroalimentare e uno dei simboli del made in Italy: il pianeta vino”.

Chissà perchè ho la sensazione che il promoter stia per diventare più importante del sommelier?!

Ps: io sarò al Salone per i quattro giorni. Se passate di lì possiamo fare due chiacchiere, mentre vi faccio assaggiare qualcosa. Per le coordinate mandatemi un’email…

Ps2: io forse ho 1 o 2 biglietti per entrare gratis…richieste via email…

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sappiamo cosa beviamo?

scritto da il 16 ottobre 2007

Secondo uno studio commissionato da Greenpeace, in uno dei birrifici della Anheuser- Busch, in Arkansas (Stati Uniti), dove viene prodotta la birra Budweiser, si è rilevata la presenza di riso transgenico.

Greenpeace ha informato l’Anheuser-Busch del risultato delle analisi prima di pubblicarle, chiedendo però informazioni sull’estensione della contaminazione e sulla politica circa l’utilizzo di ingredienti Ogm. La Anheuser-Busch ha replicato che il riso rilevato è autorizzato negli Usa e non viene utilizzato per la produzione della birra destinata all’esportazione.

Quello che lascia qualche dubbio è che la Anheuser-Busch è il maggiore acquirente di riso negli Usa. Da quando, nel 2006, gli stock di riso degli Usa sono stati contaminati da quelli Ogm, l’industria statunitense del riso ha subito un impatto estremamente negativo. Il riso contaminato non ha più potuto essere esportato sui mercati esteri dove non autorizzato. La Budweiser è una delle poche birre che utilizza il riso come ingrediente e viene commercializzata in circa 60 paesi, sia esportata direttamente che prodotta in loco grazie ad apposite licenze.

Ora, in Italia viene prodotta e commercializzata dalla Heineken. Ma chi garantisce che qualche lotto commercializzato in Italia non provenga dagli USA? Soprattutto adesso che hanno tanto riso di cui non sanno cosa fare?
E intanto la nostra politica quando si deciderà a mettere qualche regola sull’uso, diretto e indiretto, degli Ogm?

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