Gianni Alemanno, sindaco di Roma, intervistato da la Stampa: «Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commenta il fattaccio di Ponte Galeria, l’aggressione di due turisti olandesi, la violenza, lo stupro della donna: “E’ un caso limite, le vittime si erano accampate, illegalmente, in un posto sperduto, abbandonato da dio e dagli uomini…”. Come a dire che se la sono cercata».
E già, si sono accampati illegalmente. Non fossero olandesi si potrebbe dire che erano extracomunitari.
Ma riprendiamo un vecchio e triste episodio. Triste e vecchio, ma che fece consegnare la città nelle mani di Alemanno:
«Sindaco, lei disse che la morte di Giovanna Reggiani, la donna uccisa da un romeno all’uscita della stazione di Tor di Quinto, sarebbe stata l’ultima.
Quello è stato l’esempio di ciò che non deve accadere. Si trattava, ricordo, di un’aggressione all’uscita di una stazione periferica, un luogo di transito abituale. Ripeto, a Ponte Galeria sarebbe stato impossibile garantire la sicurezza dei due turisti».
Adesso ricorda che la stazione era periferica. Un’immagine che era apparsa chiara subito a chi poteva osservare senza essere emotivamente coinvolto. Ma che si evitò di sottolineare…qualche mesetto fa!
E per finire la soluzione:
«E che prevede?
(…) Nei prossimi giorni, procederò con nuove ordinanze contro i writers, i graffitari, e contro i danneggiamenti».
Ecco la soluzione! Procediamo contro graffitari e writers. Stupratori terribili di muri e carrozze!
Alemanno? Ascolta: quando c’era lui, non solo i treni arrivavano in orario ma i turisti avrebbero potuto campeggiare tranquillamente in ogni angolo d’Italia. Eh, Predappio non è Arcore…